Francesco Bagnaia, classe 1997, inizia a correre nelle Minimoto e nei campionati MiniGP, quando a 12 anni diventa campione europeo. Nel 2010 corre con le PreGP 125 il Campionato Mediterraneo e finisce 2°, mentre nei due anni successivi si sposta in Spagna per correre nel CEV 125 e poi nel CEV Moto3, chiudendo 3°.
Nel 2013 Bagnaia esordisce nel Motomondiale, nella classe Moto3, con il Team Italia al fianco di Romano Fenati, senza però mai finire in zona punti. L’anno successivo entra a far parte del vivaio di Valentino Rossi, la VR46 Academy, entrando nella neonata squadra SKY Racing Team VR46: al suo fianco si ritrova ancora Romano Fenati. Con la KTM ottiene 50 punti iridati finendo 16°, con un ottimo 4° posto a Le Mans come miglior risultato stagionale; purtroppo salta due GP (Olanda e Germania) per la frattura del radio sinistro, procuratasi dopo una caduta nel Warm Up di Assen.
Nel 2015 Bagnaia passa in sella alla Mahindra, gestita dal team di Aspar Martinez, con la quale ottiene più ritiri che con la KTM (5 invece che 3), ma risultati decisamente migliori. Sempre a Le Mans, ottiene il suo primo podio nel Mondiale, ma anche l’unico della stagione: chiude l’anno con 76 punti e il 14° posto. Il 2016 è l’anno della consacrazione: nella Classe Cadetta inizia la stagione con un 3° posto a Losail, ritrovando il gradino più basso del podio a Jerez e al Mugello. Ad Assen invece arriva la prima vittoria in assoluto del giovane Pecco, allora 19enne, nonché il primo trionfo per Mahindra nel Motomondiale. A Silverstone sale ancora sul podio, stavolta è 2°, mentre a Sepang centra un altro trionfo: termina la sua ultima stagione in Moto3 al 4° posto, a soli 5 punti di distacco da Jorge Navarro (3°).
Il 2017 è il suo anno da rookie nella Classe Intermedia, dove corre con la Kalex dell’esordiente SKY Racing Team VR46 in Moto2. Non cade mai in tutta la stagione, e finisce solo due volte fuori dalla zona punti (Austin e Mugello), mentre arrivano 4 podi (Jerez, Le Mans, Sachsenring e Misano) ma nessuna vittoria. Ciononostante termina 5° e vince il titolo di Rookie of the Year. Al termine della stagione firma un contratto con Pramac Ducati per approdare in MotoGP nel 2019. Ma prima c’è il 2018: anno in cui, grazie a 8 vittorie, un secondo posto e 3 terzi, Pecco si laurea Campione del Mondo della Moto2.
Nel 2019 passa in MotoGP, è la sua stagione d’esordio, ma in sella alla Ducati del Team Pramac Racing, colleziona una serie di ritiri. Tuttavia nel Gran Premio di Australia arriva quarto partendo dalla quindicesima posizione in griglia. Chiude la stagione al 15º posto con 54 punti. Nel 2020 rimane nello stesso team, ma in questa stagione è costretto a saltare i Gran Premi di Repubblica Ceca, Austria e Stiria per la frattura della tibia destra rimediata nelle prove libere del GP a Brno. Il 13 settembre ottiene il suo primo podio in MotoGP sul Circuito di Misano, concludendo la gara al secondo posto. Conclude la stagione al 16º posto con 47 punti.
Nel 2021 passa nel team ufficiale Ducati e al primo gran premio della stagione in Qatar, conquista la sua prima pole position nella massima categoria del Motomondiale, concludendo poi la gara al terzo posto. Il 12 settembre vince la sua prima gara in MotoGP ad Aragon dopo essere partito dalla pole position. Si ripete nel Gran Premio di San Marino e nel Gran Premio dell'Algarve, dove vince dopo essere partito dalla pole position. Vince ancora nell’ultima gara della stagione, il Gran premio della Comunità Valenciana. Chiude la stagione al secondo posto a 26 punti dal campione Fabio Quartararo.
Il resto è storia recente. Grazie Pecco per aver riportato il titolo mondiale della MotoGP in Italia.