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Il cuore grande del mondo della moto

In un momento di grande difficoltà il mondo delle due ruote ha risposto a gran voce alla richiesta di aiuto. Nel nostro Paese siamo riusciti ad arginare la diffusione della pandemia di Coronavirus anche grazie alle generose azioni di privati e aziende

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Non c’è dubbio, il Coronavirus ha letteralmente cambiato il modo di vivere di tutti noi. Ora, dopo settimane di incertezza e preoccupazione, tutti noi abbiamo maggiori libertà, con la possibilità di spostarci liberamente all'interno della propria regione (per varcare i confini regionali senza un "valido motivo" bisognerà aspettare il 3 giugno). Questo lento ritorno alla normalità è stato possibile perché, finalmente, il contagio ha allentato la sua presa. E se siamo riusciti ad arginare la diffusione della pandemia nel nostro Paese è sia perché i cittadini si sono dimostrati responsabili, ma anche grazie alle generose azioni di privati e aziende.

Nel mondo delle due ruote sono molte le aziende che hanno contribuito alla lotta al Covid-19, c’è chi ha donato soldi, chi materiale e chi ha convertito la produzione per realizzare dispositivi medici fondamentali in questi mesi. Brembo ha donato un milione di euro all’Ospedale Papa Giovanni XXIII, alla Fondazione From e all’istituto Mario Negri. Pirelli con i propri dipendenti e la Fondazione Tronchetti Provera ha donato alla regione Lombardia 750.000 euro, oltre a 65 dispositivi per la ventilazione, 5 mila tute sanitarie e 20 mila mascherine; l’Azienda ha inoltre messo a disposizione dei dipendenti degli ospedali di Milano 14 eBike. Honda e altre aziende della Val Di Sangro hanno donato tute e mascherine al personale sanitario della Asl locale. Suzuki Italia ha effettuato una donazione all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino. Moto Morini ha sostenuto il San Matteo di Pavia, vicino alla sede di Trivolzio. Benelli ha donato 4.500 tute e due ventilatori polmonari alla Croce Rossa di Pesaro e agli Ospedali Riuniti Marche Nord, gli stessi cui è giunta la generosa donazione di Valentino Rossi. Qooder, attraverso il progetto solidale Il Cuore di Firenze, ha messo a disposizione della Croce Rossa uno scooter a quattro ruote e un elettrico Oxygen. Capit, azienda di termocoperte di Arese, si è messa a produrre mascherine artigianali utilizzando le proprie scorte di uno speciale tessuto idrorepellente e traspirante, rifornendo forze dell’ordine e volontari della zona. L’autodromo del Mugello ha messo a disposizione della sanità Toscana l’attrezzatura del proprio centro medico: 2 ventilatori polmonari, 2 monitor per terapia intensiva, 4 monitor defibrillatori, un ecografo digitale e altri materiali di rianimazione. La pista di Monza ha donato 10.000 euro al fondo istituito da Regione Lombardia. Motorex ha cambiato momentaneamente la propria produzione, dai lubrificanti è passata ai disinfettanti per aiutare medici, infermieri e forze dell'ordine impegnati nella lotta contro il Coronavirus. All’interno del suo Technology Lab, dove solitamente nascono benzine e lubrificanti per i Team della MotoGP, Repsol ha iniziato a produrre gel igienizzante da donare al personale sanitario e agli ospedali. Bosch ha messo a punto “Vivalytic”, un dispositivo in grado di analizzare i campioni e fornire i risultati dei test nell'arco di due ore e mezza; nel caso di Coronavirus i risultati sono affidabili al 95%.

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Bosch Vivalytic - Test rapido per il Coronavirus

In seguito, il due volte mondiale 125 Fausto Gresini ha donato un ventilatore all’ospedale di Faenza, MV Agusta ha fatto avere apparecchiature per eseguire tamponi rapidi all’ospedale di Varese, Dainese ha avviato una raccolta fondi per la Protezione Civile. I campioni in carica di MotoGP e Moto2 hanno donato all’ospedale universitario di Lleida attrezzatura medica per il controllo dei pazienti semi-critici colpiti da Covid-19; Marc Marquez ha fatto anche una donazione alla Croce Rossa. LS2, marchio cinese di caschi, ha donato migliaia di mascherine agli ospedali di Brescia e Grosseto. Bit Mobility, sharing di monopattini, ha offerto i propri veicoli alle “croci” torinesi per la consegna di medicine. BMW Italia ha donato 50.000 mascherine agli ospedali. I dakariani italiani hanno organizzato un’asta di beneficenza che ha fruttato 40.000 euro per gli ospedali Sacco di Milano e Giovanni XXIII di Bergamo. La FMI ha fatto arrivare 50 saturimetri per l’Asl di Riccione, mentre i suoi motociclisti consegnano medicine coordinati dalla Protezione Civile. Yamaha ha convertito parte della produzione in Giappone per produrre visiere protettive e detergente sterilizzante; entrambi verranno forniti alle istituzioni mediche locali tramite la Iwata City Medical Association. Ducati ha lanciato l’iniziativa #raceagainstCovid, in fundraising internazionale per finanziare i programmi di riabilitazione che il Policlinico di S. Orsola di Bologna ha sviluppato per i pazienti in convalescenza post Covid-19. Racered, marca italo-spagnola di abbigliamento per motociclisti, ha convertito una delle sue catene di produzione in Italia per produrre mascherine, sia per adulti, che per bambini.

Motociclisti… strana, meravigliosa gente!

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Mascherina Racered 

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