Segno “più” a settembre e dicembre 2013, poi a gennaio e febbraio 2014. Ora la conferma da marzo: il mercato dei veicoli a 2 ruote motorizzate è ripartito! Ormai non si può più parlare di casualità, se nell’ultimo mese ci sono state 17.916 immatricolazioni di veicoli targati (7.283 moto, +14,7% rispetto a marzo 2013, e 10.633 scooter, +39,6%) e 2.447 vendite di ciclomotori (+11%). Era da 4 anni che non si assisteva ad una progressione “a 2 cifre”, con un miglioramento del 28,3% su marzo 2013, quando il bilancio fu di -47% sul 2012.
Nel primo trimestre di quest’anno le immatricolazioni hanno raggiunto quota 36.250 (+12,9% sul 2013), con 21.005 scooter (+13,2%) e 15.245 moto (+12,4 %). I 50 cc sono ancora in negativo (5.687 registrazioni pari al -7,9%), ma “meno” a cifra singola da quanto tempo non si vedeva? Qui le classifiche Top 100 per moto, scooter e ciclomotori. A completare il tutto mettiamoci anche l’usato, con 43.767 passaggi di proprietà nel trimestre, +5,4%. Consuntivo finale: da gennaio a marzo 2014 sono state vendute complessivamente 41.937 due ruote a motore (targato + 50 cc), con una crescita del +9,5% rispetto al primo trimestre dell’anno scorso.
DETTAGLIO VENDITE MOTO PER CILINDRATE (top 100 moto)
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Oltre 1.000 cc: 5.321 moto (+28,3%)
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800-1.000 cc: 3.551 moto (+9,6%)
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650-750 cc: 2.721 moto (+7%)
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600 cc: con 227 moto (-55,8%)
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300-500 cc: 1.890 moto (+24,1%)
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125cc: 808 moto (-13,5%)
DETTAGLIO VENDITE MOTO PER SEGMENTO (top 100 moto)
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Enduro stradali: 5.757 pezzi (+25,1%)
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Naked: 4.507 pezzi (+20,1%)
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Custom: 1.597 pezzi (+7%)
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Moto da turismo: 1.393 pezzi (-3,5%)
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Sportive: 868 pezzi (– 30,5%)
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Supermotard: 670 pezzi (+7,7%)
DETTAGLIO VENDITE SCOOTER PER CILINDRATE (top 100 scooter)
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125 cc: 6.444 veicoli (+15%)
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150-200 cc: 4.790 veicoli (-4%)
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250 cc 919: veicoli (+11%)
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300-500 cc: 7.021 veicoli (+29%)
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Maxi-scooter: 1.831 veicoli (+8,8 %)
I SOLITI NOTI (MA NON SOLO)
Salgono molto le enduro stradali, per merito dell’inossidabile BMW GS (grande l’accelerazione data dall’arrivo della Adventure) e della Honda NC700/750X, ma dà il proprio contributo anche la Suzuki V-Strom 1000, altra novità molto apprezzata. Ne approfittiamo per ricordare che la BMW e la Suzuki (insieme a KTM 1190 Adventure R, Honda Crosstourer, Moto Guzzi Stelvio 1200 8V NTX, Triumph Tiger Explorer XC e Yamaha XT1200ZE Super Ténéré) sono proprio in questi giorni impegnati nella comparativa maxienduro in Tunisia: aggiornamenti quotidiani su Motociclismo.it e Facebook.
Il settore naked beneficia della bella corsa delle Yamaha MT-09 e MT-07, mentre è evidente che la cilindrata 600 cc è ormai stata rimpiazzata dalla 650. Tra le ultime novità introdotte sul mercato, vanno bene (con numeri contenuti ma apprezzabili, per vari motivi) le MV Agusta Rivale e Dragster, mentre cominciano a farsi vedere anche Ducati Monster 1200 e la BMW R nineT, di cui potete leggere il test su Motociclismo di aprile. La prima delle sportive in classifica è sempre la Ducati 899, mentre per la “sottocategoria” delle vintage, domina sempre la Bonneville, seguita dalle inossidabili Harley-Davidson sportate. Non brillantissimo l’inizio di anno della Moto Guzzi, che ha nella Top 100 dolo la V7. Tra le “entry level” da 500 cc in giù, fanno la parte del leone le KTM 390 e 125 Duke e le Honda CB500F e X.
È ORA DI INSISTERE!
L’ottima performance degli scooter è motivata anche dalle massicce campagne promozionali in atto, ma evidenzia la “voglia di due ruote2” che sarebbe davvero il caso di cavalcare. Dice Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori): “Oltre il 50% dei veicoli esistenti supera i 10 anni di età, e si tratta di 4.400.000 scooter e moto. A causa della crisi economica il tasso di sostituzione dal 2007 al 2013 è passato dal 7% a poco più del 2% e oggi chi utilizza un due ruote per la mobilità urbana è spesso sottoposto a restrizioni al traffico, se non dispone di un mezzo aggiornato. È più che mai necessario insistere affinché le istituzioni affrontino i nodi che frenano il mercato, in particolare chiediamo un efficace intervento sulle tariffe assicurative italiane, fuori controllo e non adeguate alla media europea. Nello stesso tempo, non si possono più rimandare gli investimenti per rendere le infrastrutture sicure e adeguate alle due ruote”.