Le nostre domande a Josef (Sepp) Miritsch, Head of Air-Cooled Boxer Series BMW Motorrad, per approfondire la conoscenza del lavoro svolto sul motore boxer di 1.802 cc.
Quali modifiche sono state apportate per adattare la moto alle esigenze specifiche della categoria delle gran tourer? Avete lavorato in termini di aumento dell'affidabilità o riduzione dei consumi e delle emissioni acustiche?
“Tutto ciò che avete menzionato fa parte del bagaglio R 18. Sono tutte cose prese in considerazione già per la prima versione. Sulle due novità le cose non cambiano, poiché condividono la stessa anima della prima R 18”.
È stato difficile rispettare le più stringenti normative Euro 5?
“Da questo punto di vista, partendo da zero e con l’idea di dover da subito essere in linea con la normativa Euro 5, abbiamo lavorato in un’ottica diversa rispetto a quando occorre aggiornare un’unità. Certo è che le richieste dovute allo sviluppo richiedono competenze specifiche che, fortunatamente, una grande organizzazione come BMW padroneggia”.
Avete mai pensato a una frizione automatica per facilitare ulteriormente la guida?
“Il nostro obiettivo era un ritorno al classico. A evitare la frizione automatica ci aiuta questo Boxer, dotato di un’enorme coppia che permette di non cambiare marcia troppo spesso. Anche per questo non è mai stato previsto alcun cambio automatico”.
Come in altre categorie, anche in quella di appartenenza della R 18 la tendenza è quella di cercare più coppia e potenza. Il Boxer della vostra cruiser crescerà, in futuro, nelle prestazioni?
“L’attuale potenza di 91 CV è assolutamente all'altezza di questo segmento. Al momento non abbiamo in programma di aumentare le performance. Sono sempre disponibili più di 150 Nm da 2.000 a 4.000 giri/min, pensiamo che questo soddisfi già ogni esigenza”
In generale, il boxer R 18 ha la possibilità di aumentare la sua cilindrata?
"Questo non è previsto al momento, anche se da un punto di vista tecnico non sarebbe impossibile".