di Marco Riccardi - 01 August 2021

Le nuove BMW R 18 raccontate da chi le ha create

Abbiamo intervistato ingegneri, designer e addetti ai lavori che hanno creato le nuove BMW R 18 Transcontinental e R 18 B per approfondire i concetti chiave che hanno guidato lo sviluppo e conoscerne i segreti. Ecco cosa hanno risposto alle nostre domande Edgar Heinrich (Head of Design), Josef Miritsch (Head of Air-Cooled Boxer Series), Gerhard Müller (Head of Project BMW R 18 B e Transcontinental), Roland Stocker (Project R 18 family), Christian Pingitzer (Head of Product Management)

"Ogni R 18 è indiscutibilmente una BMW"

Le nostre domande a Edgar Heinrich, Head of Design BMW Motorrad, per parlare delle linee e del look delle nuove versioni di R 18, in particolare la Transcontinental.

Il motore boxer è protagonista del design delle R 18. Avete mai pensato di modificarne il layout esterno, ad esempio differenziando carter, colori, dettagli, per dotare ogni moto di un proprio carattere?

“Per creare il Boxer di 1.800 cc BMW ha investito molto, per questo è naturale che lo stesso motore venga usato su più moto e non sul singolo modello. Questo motore è scultoreo e dal punto di vista del design richiama il passato, ma in futuro non si esclude la possibilità di cambiarne le finiture. Forse vedrete finiture diverse nelle moto che verranno. C’è anche da dire che le parti aftermarket presenti a catalogo permettono di personalizzarne il look, ad esempio cambiando i carter”.

Dal punto di vista stilistico le nuove R 18 Transcontinental e B sono radicalmente yankee. Il motore differenzia queste BMW dal resto della produzione mondiale del segmento, ma non si poteva osare di

“La prima cosa che ci siamo detti in BMW è stata questa: se facciamo un moto così, la facciamo a modo nostro! Ciò significa non aver preso in considerazione nessun competitor con V-Twin. Il punto di partenza fondamentale era quello di usare il motore Boxer, che tradotto vuol dire “indiscutibilmente BMW”. Per quanto riguarda il resto, non potevamo che giocare secondo le regole del segmento. Funziona così: se entri in una nuova fetta di mercato deve giocare secondo le regole che la governano e queste sono definite da chi il gioco lo sta già giocando da anni. Questo vale in ogni caso, sia che si tratti di big cruiser che di adventure”.

Poiché la R 18 è un omaggio alla R 5, quale modello BMW (se esiste) ha ispirato la Transcontinental?

“Esatto, la R 18 si ispira alla classica R 5. La Transcontinental non ha un approccio diverso, è solo la versione carenata. Se torniamo agli anni ’30 e ’40 occorre notare come non esisteva alcun segmento. C’era solo un tipo di moto e non era carenata. Quindi, per rispondere, non esiste alcun riferimento classico capace di giustificare la creazione della Transcontinental”.

"Cambio automatico? No, la R 18 è un ritorno al classico"

Le nostre domande a Josef (Sepp) Miritsch, Head of Air-Cooled Boxer Series BMW Motorrad, per approfondire la conoscenza del lavoro svolto sul motore boxer di 1.802 cc.

Quali modifiche sono state apportate per adattare la moto alle esigenze specifiche della categoria delle gran tourer? Avete lavorato in termini di aumento dell'affidabilità o riduzione dei consumi e delle emissioni acustiche?

“Tutto ciò che avete menzionato fa parte del bagaglio R 18. Sono tutte cose prese in considerazione già per la prima versione. Sulle due novità le cose non cambiano, poiché condividono la stessa anima della prima R 18”.

È stato difficile rispettare le più stringenti normative Euro 5?

“Da questo punto di vista, partendo da zero e con l’idea di dover da subito essere in linea con la normativa Euro 5, abbiamo lavorato in un’ottica diversa rispetto a quando occorre aggiornare un’unità. Certo è che le richieste dovute allo sviluppo richiedono competenze specifiche che, fortunatamente, una grande organizzazione come BMW padroneggia”.

Avete mai pensato a una frizione automatica per facilitare ulteriormente la guida?

“Il nostro obiettivo era un ritorno al classico. A evitare la frizione automatica ci aiuta questo Boxer, dotato di un’enorme coppia che permette di non cambiare marcia troppo spesso. Anche per questo non è mai stato previsto alcun cambio automatico”.

Come in altre categorie, anche in quella di appartenenza della R 18 la tendenza è quella di cercare più coppia e potenza. Il Boxer della vostra cruiser crescerà, in futuro, nelle prestazioni?

“L’attuale potenza di 91 CV è assolutamente all'altezza di questo segmento. Al momento non abbiamo in programma di aumentare le performance. Sono sempre disponibili più di 150 Nm da 2.000 a 4.000 giri/min, pensiamo che questo soddisfi già ogni esigenza”

In generale, il boxer R 18 ha la possibilità di aumentare la sua cilindrata?

"Questo non è previsto al momento, anche se da un punto di vista tecnico non sarebbe impossibile".

"Sospensioni semi-attive? No"

Ecco come ha risposto alle nostre domande Gerhard Müller, capo progetto BMW R 18 B e Transcontinental.

Avete mai pensato di dotare le nuove R 18 di sospensioni semi-attive?

“In termini di comfort, le soluzioni adottate sulla R 18 sono già uniche per il segmento. Riteniamo che queste impostazioni siano perfette per offrire le migliori doti dinamiche alla moto, anche quando si guida con carichi diversi dovuti a passeggero, bagagli pieni, ecc”.

Quali ritenete siano gli aspetti vincenti del progetto R 18, e in particolare della nuova Transcontinental?

“Crediamo di aver creato qualcosa di unico, ma senza snaturare il DNA di BMW o le esigenze tipiche del segmento. Qualità, uso dei materiali, ritorno al classico forniscono una combinazione unica nel panorama motociclistico e rappresenta un punto di forza”.

Una moto di queste dimensioni (e di questo peso) ha sicuramente bisogno di un'ergonomia settabile per dare a chi guida il pieno controllo. Avete pensato a più regolazioni di sella, manubrio e pedane?

“Sì, offriamo diverse versioni e opzioni per andare incontro alle esigenze di tutti”.

"Siamo a quota 16.000 R 18 prodotte"

La nostra intervista a Roland Stocker, Project R 18 family di BMW.

Quali altri modelli dobbiamo aspettarci che arrivino dalla piattaforma di partenza R 18. Tra moto da turismo, moto custom, bagger, cosa manca alla famiglia R 18, magari una R 18 più sportiva e più leggera?

“La prima R 18 ha segnato la nascita di una famiglia di modelli, dopo l'aggiunta di R 18 Classic e ora R 18 B e Transcontinental, la famiglia R 18 è completa. Come sapete, non possiamo svelare cosa potrebbe arrivare in futuro”.

Quali previsioni di produzione della famiglia di R 18 avete per il 2021 e quante R 18 sono state costruite nel 2020?

“Non possiamo rilasciare certe informazioni. Posso dire però che fino a ora abbiamo già costruito 16.000 unità tra R 18 e R 18 Classic”.

"Stati Uniti mercato trainante"

Le nostre domande a Christian Pingitzer, responsabile della gestione del prodotto BMW Motorrad.

Una domanda generica sul mondo delle custom-cruiser. Pensate che si sviluppi ulteriormente nei numeri o che mantenga le attuali quote di mercato, sicuramente con modelli estremamente premium nel prezzo di acquisto?

“In quanto a numeri, il segmento delle cruiser è il più grande tra quelli delle moto premium. Negli ultimi anni è stato abbastanza stabile, presumiamo rimarrà tale”.

Pensate che ci siano mercati emergenti per la R 18? E quali sono i paesi in cui il Transcontinental e l'R 18 B venderanno meglio?

“È ovvio che i modelli R 18 venderanno meglio negli Stati Uniti, la patria del segmento cruiser. Ma puntiamo anche a un grande successo in Asia e in Europa, in particolare Germania e Francia”.

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