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"In Ducati è stato come cambiare categoria, con Honda sarà diverso"

"Passare dall'Aprilia 250 alla MotoGP è stato meno drammatico del mio arrivo in Ducati. Sono curioso di salire sulla Honda perchè...". Le parole di Jorge Lorenzo dopo il GP di Buriram
Jorge Lorenzo, grande assente dell’ultimo GP in Thailandia, ha parlato ai microfoni dei colleghi di Motorsport.com, ecco un estratto di quanto dichiarato dal maiorchino riguardo al proprio futuro in Honda.

Ti aspettavi di riuscire a raggiungere una competitività simile con la Ducati?
"Arrivo sempre. Ho il talento per essere veloce su una moto e diciamo che sono una 'spugna'. Lavoro molto e, se le cose funzionano, lavoro anche il doppio. I problemi che abbiamo avuto sono stati legati al tempo, alla fretta e l'entità del cambiamento che ha comportato la rottura con la Yamaha e l'inizio con la Ducati. Con la Yamaha toccavo a malapena il freno posteriore e rilasciavo molto prima il freno anteriore per aumentare la velocità in curva. Con la Ducati è tutto il contrario: devi bloccare il freno posteriore all'ultimo e farla scivolare di traverso, traendo beneficio in accelerazione in uscita di curva. Per me è stato come cambiare categoria. Passare dall'Aprilia 250 alla Yamaha MotoGP è stato meno drammatico del mio arrivo in Ducati. L'Aprilia era meno nervosa della Ducati, perfetta per il mio stile. La Ducati era l'opposto ed è per questo che è stato una shock la prima volta che l'ho provata. Ma insisto, alla fine ci arrivo sempre. L'ho vissuto un 125cc, poi in 250cc e alla fine in MotoGP. Il problema è che alcune persone pensavano che sarei stato campione del mondo nel mio primo anno in Ducati. Poi davanti c'era Marquez, che erano già cinque anni che correva con la Honda".

Riguardo alla stagione 2019…
"Marquez crede molto in sé stesso e non vuole mostrare di avere punti deboli. Gli devo la possibilità di firmare con la Honda e gli sono molto grato perché in quel momento ero di fronte ad una situazione difficile. Il matrimonio tra Lorenzo e la Ducati ha fatto crescere entrambe le parti. Dal mio punto di vista, sono stato lontano dalla mia zona di confort ed ho dovuto reinventarmi per essere di nuovo veloce. Questo mi ha dato delle nuove abilità che non avevo prima e probabilmente mi aiuterà nel processo di adattamento alla Honda. Ma anche io ho dato molte informazioni alla Ducati su ciò che serviva alla moto per essere ancora più competitiva. Riguardo a Honda, la cosa migliore che puoi fare in una squadra è ingaggiare i due piloti più competitivi: in questo modo aumenterai le possibilità di ottenere vittorie e titoli. È vero comunque che le cose sono cambiare: sei o otto anni fa era più facile salire sul podio rispetto ad oggi. I feedback che posso dare alla Honda saranno importanti per migliorare la grande moto di cui dispone già. Di certo sarà una sorpresa la prima volta che salirò sulla moto, già solo vedendo la differenza in termini di dimensioni. La Honda è molto piccola, ma avrà sicuramente i suoi punti forti ed i suoi punti deboli".

Qui sotto trovate le foto più belle dell'ultimo Gran Premio. Cliccate qui, invece, per leggere tutte le possibili combinazioni all'arrivo del GP di Motegi che consegnerebbero a Marc Marquez il titolo iridato in anticipo.
1/39 MotoGP 2018, Buriram: Rossi, Dovizioso e Marquez
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