Il bicilindrico è in buone condizioni, con un'usura minima di albero motore, bielle e cuscinetti lisci. Sui pistoni un eccesso di depositi carboniosi, i cilindri non hanno segni di interferenza con gli stantuffi, ma accusano un principio di ovalizzazione. A fine del test la frizione non disinnesta del tutto.
Assi a camme ok, ma non troppo: le camme non hanno segni di usura eccessiva o altre imperfezioni nella parte a contatto con i bicchierini che spingono le valvole, mentre gli assi che le supportano sono incisi nelle zone a contatto con l'alluminio delle testate.
Siamo in forma: L'albero motore monolitico, le bielle, i vari cuscinetti lisci e i supporti del carter motore sono in condizioni eccellenti per il chilometraggio.
Residui eccessivi sui pistoni: il cilindro anteriore e relativo pistone evidenziano l'eccessiva quantità di depositi carboniosi alla sua sommità. Lo stantuffo posteriore è meno interessato da questi residui, che però sono
meno evidenti. Anche sulle teste e sulle valvole si riflette il sintomo di una combustione che appare differente tra i due cilindri
Quasi nuovo: i cilindri hanno un trattamento superficiale indurente (lo chiamano SCEM Suzuki Composite Electrochemical Material) che riduce l'attrito e migliora il trasferimento del calore e l'affidabilità. I segni del lavoro dei pistoni sono davvero minimi, ma i cilindri presentano un inizio di ovalizzazione che potrebbe aver creato un minimo trafilaggio di lubrificante verso le teste (con la conseguenza dei depositi carboniosi) e il degradarsi delle prestazioni massime nella prova al banco dinamometrico.
Troppo attrito per i dischi: appena prima della fine del test (km 48.000) abbiamo avuto problemi di innesto delle prime tre marce oltre a quello della ricerca del "folle". Si pensava a un problema con il cambio che, invece, è praticamente perfetto. Il problema può essere dovuto a un distacco imperfetto dei dischi di acciaio della frizione che si accoppiano al mozzetto interno. L’alluminio del mozzetto è segnato da vari incavi che interferiscono con i denti dei dischi.
Condotti e farfalle senza detriti: rispetto agli altri motori che hanno già affrontato i Long Test non abbiamo trovato traccia di depositi di alcun tipo nei condotti e sulle valvole a farfalla.