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Long Test Africa Twin: dove sono finiti i CV?

Prova di durata e affidabilità moto: la Honda Africa Twin è a 42.000 km e comincia a manifestarsi qualche sintomo di usura. Il Centro Prove registra un calo di prestazioni, ma anche altri problemi. Il tagliando dei 48.000 km tutto potrebbe risolvere  

per "l’africona" si avvicina il traguardo

Su Motociclismo di febbraio 2017, continua il Long Test con la Honda Africa Twin. Mentre è terminata la prova di durata con la Yamaha Tracer (la vedete nella foto grande, ospite del Centro prove insieme all’Africa), il nostro “culo di pietra”, Alfredo rota, è su strada con la maxi enduro Honda, seconda moto di cui verifichiamo l’affidabilità con la prova di durata e affidabilità sui 50.000 km. Per sapere come sta andando la prova con la vendutissima Honda, non dovete far altro che acquistare Motociclismo di febbraio 2017, nonché andare a rileggere i precedenti articoli (il punto a 12.000 km; la prova verità sulle gomme; i traguardi dei 18.000, 24.000 e 30.000 km), intanto ecco un estratto del pezzo in cui descriviamo come è arrivata la Honda al traguardo dei 42.000 km.

36.000 km: segnale d’allarme dal motore

A 30.000 km, la "nostra" Africa Twin era in forma smagliante: potenza da record e coppia migliore del dichiarato; motore particolarmente slegato ai bassi regimi; trasmissione finale senza segni di usura anticipata. Poi i primi acciacchi. Al tagliando dei 36.000 km, dopo la manutenzione programmata (cambio olio ma non del relativo filtro) abbiamo rilevato le prestazioni al banco, come ogni 6.000 km: il motore aveva perso 1,7 CV e altrettanti Nm di coppia massima rispetto al rilevamento dei 30.000 km. Già ai 18.000 km avevamo riscontrato una situazione analoga, ma ai 24.000 i CV erano tornati, dopo un tagliando “importante” con registrazione gioco valvole e cambio dei due filtri aria. 

38.500 km: oscilla il retrotreno e…

Intorno ai 38.500 km abbiamo iniziato ad avvertire una oscillazione al retrotreno, colpa del gioco acquisito dal cuscinetto che supporta il perno ruota dal lato del freno a disco. Sono stati quindi sostituiti i tre cuscinetti montati sul mozzo, ritrovando il rigore direzionale. Come misura cautelativa (lo richiede il manuale di officina) sono stati cambiati anche i due cuscinetti lato trasmissione: non mostravano segni di cedimento, ma hanno sopportato un carico maggiore rispetto al normale. Sempre intorno a questo chilometraggio, abbiamo sostituito le pastiglie freno anteriori, arrivate quasi al limite dopo 18.000 km, e le gomme. Le Dunlop Trailsmart, montate a 24.000 km, dopo 14.500 km erano… finite, specie l'anteriore. Abbiamo optato ancora per le Trailsmart.

MANOPOLE SOLO TIEPIDE

Le manopole riscaldate (un optional da 337 euro) su altre Honda, come la Crossrunner, si sono dimostrate efficaci, ma nel caso della Africa Twin riescono appena a intiepidire le mani del pilota, anche con il comando al massimo.

DOVE SONO FINITI I CV?

A quota 42.000 km, dopo rapida verifica che tutto sia ok, è l’ora di un nuovo lancio al banco: abbiamo perso 4,5 CV di potenza e 4,3 Nm di coppia rispetto ai 36.000 km e, a confronto con i riscontri dei 30.000 km, siamo a meno 6,3 CV e 6,1 Nm. Eppure il motore ha un sound regolare, non ci sono buchi in erogazione o incertezze d'avviamento… Non manca molto al tagliando dei 48.000 km, che prevede registrazione delle valvole, cambio filtri aria e sostituzione (per la prima volta) delle candele: vedremo se tornerà il vigore. Potrebbe esserci un altro fattore: la catena di trasmissione finale mostra un allungamento ancora nei limiti (nonostante l'elevato chilometraggio) ma si nota una minore scorrevolezza tra qualche maglia. A 48.000 km sostituiremo anche catena, corona e pignone, verificando quanto influiva l’usura della trasmissione. [1]

come seguire il long test

1/52 Motociclismo Long Test: Honda CRF1000L Africa Twin. incontri alla stazione di servizio Chianti mcon il camionista Biagio
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Oltre che sui canali web di Motociclismo, le foto saranno pubblicate da Alfredo Rota anche sui suoi personali:
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