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Long Test con l’Africa Twin: il punto a 30.000 km

Prova di durata e affidabilità moto: la Yamaha Tracer finisce il Long Test, la Honda Africa Twin è a 30.000. La maxienduro di Tokyo fa registrare potenza da record al banco del Centro Prove. Catena perfetta, qualche problema alle valigie 

La marcia continua

Su Motociclismo di dicembre, continua il Long Test con la Honda Africa Twin. Mentre è terminata la prova di durata con la Yamaha Tracer (la vedete nella foto grande, ospite del Centro prove insieme all’Africa: non perdetevi il resoconto finale sul numero di gennaio 2017!), il nostro “culo di pietra”, Alfredo rota, è su strada con la maxi enduro Honda, seconda moto di cui verifichiamo l’affidabilità con la prova di durata e affidabilità sui 50.000 km. Per sapere come sta andando la prova con la vendutissima Honda, non dovete far altro che acquistare Motociclismo di dicembre, nonché andare a rileggere i precedenti articoli (il punto a 12.000 km; la prova verità sulle gomme; i traguardi dei 18.000 e 24.000 km), intanto ecco un estratto del pezzo in cui descriviamo come è arrivata la Honda al traguardo dei 30.000 km.

In forma smagliante

Come tutti i “tagliandi” delle protagoniste dei nostri Long Test (ogni 6.000 km), anche il passaggio dei 30.000 km per la Honda Africa Twin prevede il lancio al banco del Centro Prove. Sorpresa: il bicilindrico della CRF1000L è nettamente migliorato rispetto al passato, erogando alla ruota ben 84,98 CV a 7.600, contro gli 82,57/7.500 visti a 24.000 km. La coppia massima all’albero è di 98,13 Nm, addirittura migliore del dato dichiarato (98,00 Nm). Non solo, quindi, l’Africona si è ripresa i CV persi al tagliando dei 24.000 km, ma ne ha addirittura ben 4,20 in più di quanti ne sfoderasse a 1.500 km, appena finito il rodaggio. Ma è tutta l’erogazione ad essere migliorata, ci sono punti della curva dove, negli ultimi 6.000 km, sono comparsi ben 3 CV. E anche il tester si è accorto che la Honda è più “vispa”, specie ai bassi. Probabilmente la viscosità dell’olio è leggermente diminuita rispetto a quando era “fresco” a 24.000, quindi il lubrificante lega meno il motore (pur mantenendo inalterate le proprietà protettive). 

solo ordinaria manutenzione

Catena, corona e pignone non mostrano ancora segni di usura tali da imporre la sostituzione, richiedendo giusto la periodica verifica di routine (tensione e lubrificazione della catena). Il materiale usato da Honda è di ottima qualità, visto che normalmente il cambio della trasmissione finale avviene intorno ai 25.000 km (vedi Long Test Yamaha Tracer 900). 

QUELLO CHE NON CI PIACE ...

Le pastiglie dei freni, specialmente le anteriori che sono state sostituite a 18.000 km, mostrano un usura accentuata, mentre quelle posteriori sono arrivate al limite minimo di funzionamento proprio a questo chilometraggio. Gli attacchi delle borse laterali (che sono optional da 675 euro) hanno preso gioco, inoltre queste valigie non sono il massimo per impermeabilità, robustezza e precisione della chiusura dei coperchi, specie il destro. Ultimo dettaglio: la vernice dei copricarter motore appare macchiata in più punti. 

COME SEGUIRE IL LONG TEST

Il nostro tester è sempre rintracciabile comodamente seduti da casa attraverso i Social. Ecco alcuni degli hashtag:
  • #daineseAirbag
  • #shoeiitalia
  • #longtest
  • #trailsmart
  • #cimettolatesta
 
Oltre che sui canali web di Motociclismo, le foto saranno pubblicate da Alfredo Rota anche sui suoi personali:
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