Ricordate che vi abbiamo spiegato il motivo per cui per la formidabile Ninja H2R la Kawasaki ha riesumato lo storico logo “River Mark”? Lo vedete nella gallery e si tratta di un logo nato nel 1870 che, per politica aziendale, viene usato raramente e solo per prodotti di grande significato storico. Come questa moto, progettata e realizzata sfruttando le sinergie di un gruppo industriale che fa quasi letteralmente di tutto! Nell’ambito della serie di video che Kawasaki sta pubblicando su www.ninja-h2.com e che vi riproponiamo, dopo quelli che anticipavano le prime immagini della moto da pista (e ora è la volta della stradale), stanno man mano arrivando quelli che illustrano i dettagli del motore. Prima è stato presentato il compressore, poi il suo sistema di funzionamento, e oggi si torna alla meccanica più “classica”, concentrandosi sulla camera di combustione.
In particolare si accenna al fatto che il motore della Ninja H2 è disegnato basandosi sull’esperienza dei grossi generatori come il Green Gas Engine (lo vedete nel video: è un colosso a 18 cilindri a V, sovra-alimentato a gas naturale, alto quasi 6 metri e lungo 13, pesante quasi 140 tonnellate, capace di erogare fino a 7800 kW, quindi poco meno di 10.460 CV!). Soprattutto l’attenzione è stata focalizzata sulla prevenzione di fenomeni di detonazione, sempre in agguato quando si cercano potenze elevate. E il motore della Ninja H2R spara 300 CV (200 per la versione stradale), quindi il problema detonazione era in effetti da tenere in conto. Guardate il video e sfogliate la gallery.