Nella gamma Harley-Davidson ci sono numerosi modelli che superano i 3 quintali di peso, alcuni addirittura 4 (431 kg la CVO Road Glide, ad esempio)! Capite bene che muoversi alle basse velocità e far manovra da fermo con questi “bisonti” non è affatto semplice: sbilanciarsi e perdere l’equilibrio è un attimo. E rialzare poi una moto da 300 kg non è affatto semplice… Così, per cercare di evitare questo inconveniente Harley-Davidson ha brevettato un sistema di assistenza alla guida in grado di mantenere autonomamente in piedi una moto quando è ferma o procede a bassa velocità.
Si tratta di un giroscopio tradizionale a massa rotante, una versione ingrandita dei giroscopi giocattolo per bambini che sembrano sfidare le leggi di gravità. Il giroscopio Harley, però, è costituito da un grosso volano in grado di ruotare tra i 10.000 e i 20.000 giri/min. grazie ad un motore elettrico collegato tramite un giunto cardanico. Questa soluzione consente al volano di muoversi liberamente in entrambi gli assi (rollio e imbardata) durante la guida. Ciò significa che, a parte il peso aggiuntivo, il sitema non influenza il comportamento dinamico della moto alle alte velocità. Ad andature ridotte (al di sotto di circa 5 km/h), invece, il giroscopio entra in azione come ausilio all'equilibrio: una frizione si innesta bloccando l'asse di rollio, mentre una centralina gestisce l’inclinazione laterale della massa rotante, creando una forza che influenza l'equilibrio della bici. I sensori presenti registrano quando la moto inizia a piegarsi su un lato e la centralina e l'attuatore lavorano per compensare tale inclinazione. Ci vuole relativamente poca forza per farlo, a condizione che questa venga applicata prima che la moto abbia iniziato a inclinarsi troppo. Piccoli movimenti applicati al giroscopio sono sufficienti per consentire alla moto di auto-bilanciarsi. Non appena la moto raggiunge velocità superiori a 5 km/h, l'attuatore del giroscopio viene disinnestato.