Questa prova comparativa di borse da serbatoio è dedicata ai modelli che si fissano alla moto con le cinghie e la moto utilizzata come "indossatrice" è la Benelli TRK 502, che, oltre a essere la moto più venduta in Italia, rappresenta il segmento che oggi va per la maggiore, quello delle enduro stradali e crossover.
Sono disegnate per essere installate sulle moto con serbatoi dalla gobba pronunciata; per altre categorie, come le naked, le sportive, le classiche, occorrerà cercare il modello adatto alla propria moto sfogliando il catalogo delle varie Case.
Sistemi di aggancio
Oggi parliamo solo di cinghie, ma ogni costruttore propone la sua versione. La soluzione più semplice e comoda è quella con due cinghie nella parte posteriore e una sola all’anteriore che passa sotto il cannotto. Le cinghie più comode sono quelle con la clip: basta un attimo per assicurarle, per tenderle e per smontarle con un semplice gesto. È il sistema più comodo perché "universale", adattabile alle dimensioni dei vari serbatoi, che siano essi in plastica o metallo.
Perché sì, perché no
C'è chi le ama e chi le odia, ma è vero che con loro si ha il vantaggio di avere tutto al sicuro e a portata di mano, dalla cartina stradale alla macchina fotografica per immortalare velocemente il paesaggio che la natura propina senza dover scendere dalla sella. A questo proposito, però, prediligete modelli di borse che abbiano il fondo imbottito, così che l'attrezzatura - o quel che avete di delicato - non si danneggi per via delle vibrazioni trasmesse dalla moto. Un altro inconveniente è la tenuta all’acqua: a questo proposito, o si opta per una con tessuto impermeabile oppure in caso di pioggia bisognerà fermarsi immediatamente e coprirla con la mantellina impermeabile in dotazione (che, di contro, occupa spazio).
C'è inoltre il "fastidio" di dover togliere la borsa per fare rifornimento: si può sganciare da un lato ma allora occorrerà sostenerla con una mano; oppure toglierla e appoggiarla sulla sella. In questi casi la funzionalità del sistema di aggancio fa la differenza.
Un appunto, infine, sulla finestra trasparente per la cartina. Con tutti i telefonini e i navigatori presenti sul mercato è ancora necessaria? Se l'idea è quella di riporre lo smartphone al loro interno e utilizzarlo per la navigazione, sappiate che queste tasche trasparenti sono fin troppo ampie per tenerli fermi al loro posto, che vista la posizione troppo "sotto" gli occhi portano a una eccessiva distrazione dalla guida e dalla strada, che nei giorni di sole si rischia di "cuocere" il telefono.