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Long Test, 50.000 km con la Yamaha Tracer: il punto dopo 30.000 km

La nostra Tracer inizia ad accusare i primi, fisiologici segni di stanchezza: catena, corona e pignone sono arrivati "alla frutta", mentre per la prima volta registriamo un'inversione di tendenza al banco: potenza e coppia calano

Primi, piccolissimi segni di stanchezza

Neppure le moto giapponesi sono “indistruttibili”. Confessiamo che ci era venuto un mezzo dubbio dopo i primi 25.000 km in sella alla Yamaha Tracer, protagonista del nostro primo Long Test: potenza e coppia in costante ascesa; nessuna necessità di rabboccare l’olio motore e i liquidi dei freni e del raffreddamento; usura sempre bassissima delle gomme Metzeler; deterioramento pressoché inesistente dei dischi frenanti. Tutto questo lo potete trovare arricchito di dettagli sui fascicoli di Motociclismo da novembre 2015 ad aprile 2016 compresi, dove parliamo delle tappe dei 5.000, 10.000, 20.000 e 25.000 km.
Invece al passaggio dei 30.000 km – verrebbe da dire grazie al cielo: sennò che vi raccontiamo? – la “nostra” Tracer ha accusato i primi piccolissimi segni di stanchezza. Potenza e coppia massime sono calate, pur se in maniera quasi impercettibile (0,5% circa). Le rispettive curve restano comunque ben al di sopra dei valori registrati alcuni mesi fa, a motore ancora “fresco”. Si è resa anche necessaria (dopo 30.000 km!) la sostituzione della coppia di pastiglie anteriori, che a ritmo molto “civile”, quale è quello del nostro Alfredo Rota, si consumano meno di mezzo mm ogni 5.000 km.

FINE DELLA trasmissione

Un risultato comunque straordinario, certamente migliore di quello ottenuto dalla trasmissione finale. Infatti nonostante una puntualissima manutenzione di catena, corona e pignone, siamo arrivati con grande fatica al traguardo dei 30.000 km. Appena dopo i 25.000 km i giochi di trasmissione della moto negli apri/chiudi sono diventati davvero fastidiosi, e le curve al banco che vi mostriamo in apertura di questo servizio lo certificano. Insomma, se è vero che per gomme e pastiglie freno abbiamo sempre optato per dei cambi preventivi, a favore della sicurezza, forse nel caso della trasmissione finale ci siamo spinti un po’ oltre il limite che invece ci sentiamo di consigliare ai nostri lettori: 25.000 km. Non uno di più. Ce lo dicono anche i numeri: la catena, da nuova, e compresa la falsamaglia, misurava 1.765 mm; quando è stata sostituita ne misurava 20 in più, segno di un evidente allungamento. I denti della corona un po’ piegati a uncino hanno fatto il resto.

Ora parte bene

Il terzo tagliando è arrivato provvidenziale anche ad annullare le fastidiose difficoltà di avviamento della moto a motore caldo. Problema cronico della "nostra" Yamaha che è andato via via aumentando a partire dai 6.000 km. É bastata però una profonda pulizia dei corpi farfallati per restituirci la Tracer di sempre. Adesso è un gioiellino, ma al traguardo mancano ancora 20.000 km… (qui la gallery del test).

COME SEGUIRE IL LONG TEST

Per tutti i dettagli, i numeri, i confronti, gli inconvenienti, i costi dei tagliandi, non perdetevi Motociclismo di maggio e non dimenticate di seguire la prova sul nostro sito. Ricordate inoltre che il nostro tester è sempre rintracciabile comodamente seduti da casa attraverso i Social. Ecco gli hashtag
  • #longtest
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Oltre che sui canali web di Motociclismo, le foto saranno pubblicate da Alfredo Rota anche sui profili personali di Alfredo Rota:
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