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Long Test: i primi 5.000 km con la Yamaha Tracer

Il nostro tester d’eccezione, Alfredo Rota, è a un decimo dell'opera. Ha infatti percorso i primi 5.000 km con la tre cilindri di Iwata. Sembrano pochi, ma già possiamo darvi alcune informazioni interessanti sull'usura dei materiali. Tra un mese tanti test in più per il traguardo dei 10.000 km

50.000 km bastano

A partire da Eicma 2015, Motociclismo inaugurato una nuova modalità di prova. Si tratta del “Long Test”, con cui si verifica il comportamento di una moto in 50.000 km di uso “reale ma intenso” (cliccate qui per maggiori dettagli). Per fare questo, abbiamo ingaggiato come tester d’eccezione Alfredo Rota (nella foto a sinistra è al nostro Centro Prove). Alfredo è uno che - a parte la medaglia d’oro nella spada alle Olimpiadi del 2000 a Sidney - è un vero macinachilometri,  un “culo di pietra” ideale per una prova che deve monitorare l’usura dei materiali, lo stato della meccanica e la costanza delle prestazioni. La prima moto sottoposta a questa “tirata” è la Yamaha Tracer, poi sarà la volta della nuova Africa Twin (cliccate sul link per il test di Federico Aliverti e scoprite qui quanto costa).
Molti ci scrivono per dirci che 50.000 km sono troppo pochi per verificare l’affidabilità di una moto. In particolare se la moto in questione è giapponese come la Yamaha. Allora è bene spiegare meglio che tipo di lavoro è il Long Test e che cosa troverete appena la prova entrerà nel vivo, dopo il tagliando dei 10.000 km. L’obiettivo di questa megaprova non è arrivare alla rottura della moto o del suo motore, cosa che comunque non può essere esclusa a priori. Il nostro scopo è di verificare l’affidabilità della Tracer - e successivamente di tante altre - anche attraverso il suo deterioramento. Questo significa sviscerare ogni componente, quasi anatomizzare la moto. Abbiamo fissato (vedi scheda seguente) le prestazioni del motore all’inizio del suo ciclo di vita. Vogliamo capire se queste decadono e a partire da quando. Faremo lo stesso per le emissioni inquinanti e i consumi di carburante.

MOTO E COMPONENTI DOPO 5.000 KM

  • Potenza max rilevata alla ruota: 98,89 CV a 9.900 giri
  • Coppia max rilevata alla ruota: 77,37 Nm a 8.400 giri
  • Usura pneumatici (ant - post): 0,3 mm – 1,5 mm
  • Usura pastiglie ant (dx – sx): 0,2 mm – 0,1 mm
  • Rabbocchi olio motore: Non necessario
  • Rabbocchi liquido refrigerante: Non necessario
  • Rabbocchi liquido freni: Non necessario
  • Inconvenienti registrati: Perdita rivetto fianchetto destro e bullone di fissaggio del parafango posteriore

All’inizio bene gomme e freni

Nei nostri primi 5.000 km sono già emersi anche i primi dati interessanti sull’usura delle gomme e delle pastiglie anteriori: come cambierà, se cambierà, questo degrado tra inverno e estate? Quanto conta la temperatura esterna o la pioggia o lo stile di guida? Lo spessore dei dischi e delle pastiglie posteriori sono ancora invariati: quando inizieranno ad assottigliarsi? E le sospensioni quando iniziano a non fare più il loro dovere? Tutto questo lo impareremo insieme a voi. Intanto è già possibile dire che la Tracer incassa ottime proiezioni sia nell’usura pastiglie sia nell’usura gomme (Metzeler Z8 Interact) e due piccolissimi inciampi perdendo un bullone e un rivetto.

COME FARE PER SEGUIRE "in diretta" IL LONG TEST

Il nostro tester è sempre rintracciabile comodamente seduti da casa attraverso i Social. Ecco alcuni gli hashtag
  • #longtest
  • #cimettolatesta
  • #taketheroad
  • #daineseAirbag
  • #shoeiitalia
  • #metzeler
  • #yamahamotor
  • #yamahatracer
 
Oltre che sui canali web di Motociclismo, le foto saranno pubblicate da Alfredo Rota anche sui profili personali di Alfredo Rota:
  • @Alfiorota su Twitter
  • alfiorota su Instagram
  • Alfredo Rota su Facebook

L’abbigliamento usato: dainese d-air

Analisi dell’olio con Mecoil

Le scarpe giuste: metzeler

Testa a posto: shoei neotec

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