Uno potrebbe dire: ma scusa, ci parli sempre di stupende strade di montagna, che cosa ce ne può fregare dei viottoli che fai per andare al lavoro? Il fatto è che finora ho parlato di tracciati che reputo essere bellissimi, che portano in luoghi splendidi e che hanno il loro perché nella bellezza dei panorami e nel gusto di scoprire posti nuovi. Ma, al contrario, una strada può essere intrigante proprio perché, facendola tutti i giorni, ti si svela ogni volta in maniera diversa, a seconda del clima, dell'orario e del tuo stato d'animo. Per cui parlerò della MIA strada, ma potrebbe essere una delle vostre. Nello specifico, io ho vissuto dentro Milano città dal 1966 al 2010, quando la nascita del secondo figlio mi ha spinto a fuggire in campagna per poter avere una casa più grande allo stesso prezzo del trilocale in cui vivevo nel quartiere cinese, in Via Paolo Sarpi. La scelta è caduta su Cisliano, un tipico paesino da hinterland milanese: prende origine da una cascina e si espande con tante villette in stile The Truman Show. Buona parte dei suoi quattromila abitanti, infatti, sono milanesi in fuga dal caro prezzi delle case in centro, come noi. Nonostante sia un paesino minuscolo privo di particolari attrattive, in realtà Cisliano è spesso al centro delle cronache, per una sfilza di motivi: blitz anti 'ndrangheta della polizia con tanto di elicotteri, infanticidi, aggressioni, tesorieri del Qatargate, incidenti mortali, gente che si perde nelle campagne e muore... A parte ciò, anche se io trovavo divertente vivere nella China Town milanese, sono stato contento di trasferirmi a Cisliano perché volevo vivere in campagna, pur avendo la metropolitana a soli 8 km. Vivere in campagna significa che, appena arrivato, ho studiato un modo per andare in redazione facendo fuoristrada, sia in bicicletta, sia in moto. Ho così trovato una serie di sterrati che, messi insieme, mi fanno vivere in maniera un po' avventurosa la routine del casa-ufficio quotidiano. Si sa che Milano è una grossa città industriale piazzata in mezzo a una pianura piattissima, quindi non è il massimo dal punto di vista motociclistico, per non dire enduristico, ma una delle cose che mi piace dell'Uomo è il sapersi adattare a qualsiasi ambiente e il trovare motivi di divertimento ovunque, sfruttando ciò che ha a disposizione. Uno dei motivi per cui apprezzo questi sterrati alla periferia di Milano sta in una cosa che ho scoperto a mano a mano che riuscivo a girare nei posti più fighi del Mondo: più sfizi mi levo, più apprezzo ciò che mi circonda. Perché ho meno ansia da prestazione, sono più appagato, più calmo e posso concentrarmi anche sull'immediato. Non tutti fanno questo ragionamento. C'è chi dice "Ho visto la Patagonia, nulla sarà più come prima" e appende la moto al chiodo. A me viene da dire "Che bella la Patagonia, ma proprio per questo scopro quanto sia bella la campagna intorno a casa mia". Che sarebbe la tipica verdura da Pianura Padana, quella piatta, con il canale, l'albero tutto solo e le cascine isolate.