Una delle piste più belle del mondo, il Mugello, ci aspetta, e nel box, sui cavalletti, c'è la nuova M 1000 RR coi suoi 212 CV e la vistosa dotazione aerodinamica. Uno scenario da sogno rovinato da un aspetto tutt'altro che secondario: piove. Situazione salvata solo in parte dalla gommatura "rain" - ma sappiamo tutti che la guida sull'acqua non ti permette di apprezzare a fondo una moto. Tant'è: entriamo in pista e scopriamo cosa ci riserva la giornata.
Santa elettronica, prima di tutto. I sistemi presenti lavorano bene e ci permettono di familiarizzare rapidamente con le condizioni. L'ABS permette di staccare ben più forte di quanto ci si possa aspettare durante un acquazzone e interviene solo quando il bloccaggio è davvero vicino. In modo speculare, il controllo di trazione (opportunamente regolato; i livelli di intervento tra cui scegliere sono davvero molti) fa sì che la moto abbia una progressione notevole in uscita di curva, anche con un certo angolo di piega; nondimeno, quando il retrotreno scarta l'intervento è immediato e risolutivo. Parliamo per esperienza diretta. La ciclistica è equilibrata e intuitiva, e anche questo aiuta la confidenza. Difficile dire di più, anche perché la gomme da pioggia "muovono" parecchio filtrando parecchio le sensazioni in termini di precisione e feeling in generale. Di certo i freni sono ottimi, sia per potenza sia per modulabilità. Il motore spinge fortissimo e ha una gran bella erogazione, molto generosa ai medi e cattiva come poche agli alti. È abbinato a un ottimo cambio e la gestione del freno motore è accurata, così come la risposta al comando del gas. Pioggia o no, senza dubbio della M 1000 RR sono apprezzabili la triangolazione spaziosa ma non per questo inefficace e la protezione aerodinamica eccellente. In carena non arriva un filo d'aria, una sensazione davvero racing. Ciò che senza dubbio caratterizza questa moto, indipendentemente dalle condizioni meteo, è l'aerodinamica avanzata. Le appendici (questo vale in generale) servono a limitare l'impennamento e a stabilizzare l'avantreno ad alta velocità. Il Mugello non è una pista adeguata a valutare il primo aspetto, essendo scorrevole ovvero senza stop&go. Riguardo il secondo, oggi, a causa del vento, erano più gli svantaggi dei vantaggi. Una così ampia superficie ("ali" più carena abbondante) diventa una vera e propria vela e le raffiche (fino a 40 km/h, oggi, secondo alcuni siti meteo) spostano letteralmente la moto e fanno perdere persino confidenza con l'avantreno, se capita di essere in piega. Vanno pertanto (ri)valutate in condizioni diverse.