DE, Dual Explorer, una sigla che in Suzuki sta ad indicare quelle moto che vogliono far divertire anche in off road. Sulla nuova V-Strom 800DE subito apprezziamo la postura di guida: pedane- sella-manubrio sono perfettamente posizionati per guidare in piedi. Il manubrio è bello largo e, finalmente, a doppia sezione. La sensazione di controllo è ottima, ci si sente sempre sicuri, anche se la V-Strom non è un'enduro "pura" e le Dunlop Trailmax non sono gomme che nascono specificamente per il fuoristrada.
Appena ci si mette in movimento ci si rende conto di avere a che fare con una moto molto agile, con un baricentro basso e grande manovrabilità. Ottimo il raggio di sterzata, davvero ridotto, che consente di girarsi in un fazzoletto. E questo aspetto negli stretti sentieri in off road può essere di grande aiuto! Il bordo anteriore della sella e la plastica zigrinata del serbatoio offrono quel grip utile sull’interno del ginocchio per avere un buon controllo, e il serbatoio stesso non impaccia e non allarga troppo le gambe. Questo anche grazie al fatto che avere un bicilindrico parallelo ha permesso di avere una moto molto stretta. Gli spostamenti in sella riescono in modo fluido e anche andando a spingersi sopra al serbatoio per scaricare del tutto la ruota posteriore, in modo da farla scivolare in uscita di curva, si ha sempre un gran controllo del mezzo. Ricordatevi solo di togliere i gommini dalle pedane, per avere più grip sotto agli stivali.
La frizione è ottima: comando morbido e stacco netto. Nonostante i suoi 230 kg di peso (in ordine di marcia) si avvertano un po’ alle basse velocità e nelle curve più strette, non ci si sente mai in difficoltà. Il primo impatto è quindi quello di avere a che fare con una moto estremamente semplice e amichevole, perfettamente in linea con la filosofia delle sorelle V-Strom.
L’erogazione del motore è molto lineare: abbiamo una spinta molto regolare, incentrata forse più sul "turismo", che sul divertimento puro. Vi spieghiamo meglio, il bicilindrico offre una buona coppia lungo tutto l’arco di erogazione, ma senza quella “botta secca” ai bassi che avrebbe fatto divertire maggiormente in fuoristrada. Un po’ di pepe in più sotto sarebbe stato quel guizzo in più che avremmo voluto. La sua erogazione è regolare fin dai 2.000 giri/min., dimostra una bella schiena tra i 4.500 e i 7.000, poi l’allungo non è male e continua a spingere fino agli 8.000 giri/min. La nostra mappa preferita è la B, in quanto la A offre una risposta al gas forse troppo brusca, e la C molto soft, adatta solo ai terreni più scivolosi. L’unico neo è che avremmo preferito una risposta al gas più immediata. Ma una volta imparato a conoscere il funzionamento del motore basta anticipare leggermente le azioni per avere le reazioni esattamente quando si vogliono. In modalità G (Gravel) il traction control taglia, ma lascia comunque un po’ di libertà per guidare in scioltezza e divertirsi con coreografiche derapate in uscita di curva. Se invece preferite avere il pieno controllo della moto, potete anche disattivare del tutto il TC.
Le sospensioni sono settate piuttosto sul morbido, e questo nello sterrato aiuta molto. La forcella copia bene le piccole asperità, anche quelle in rapida successione, e solo sulle buche più profonde il suo comportamento è un po’ più secco. Più sostenuto invece il monoammortizzatore.
Tenendo conto della tipologia di moto, e grazie anche a una posizione di guida perfetta, un'elettronica efficace e un motore divertente, questa nuova V-Strom 800DE risulta piacevole, efficace e sicura da usare -anche- in offroad. Come filosofia assomiglia molto alla sorella maggiore 1050DE, una moto molto equilibrata con la quale potersi concedere qualche scampagnata lontano dall’asfalto senza avere la preoccupazione di essere in sella a una moto impegnativa. Peccato solo per il paracoppa in plastica di serie, che in caso di uso poco attento della moto tra i sassi potrebbe rompersi. Un paracoppa in alluminio avrebbe reso il tutto più sicuro, oltre ad offrire alla moto un look molto più adventure.