Durante
il week end a Brno Marc Marquez raggiungerà la soglia delle 100 gare nella Classe Regina. Per l’occasione è stato intervistato da Movistar e ha parlato del campionato, dei rivali e del suo modo di affrontare la stagione. Il numero 93 non si è lasciato sfuggire l’occasione di rispondere anche a Casey Stoner (
qui trovate la nostra ultima intervista all’australiano), che qualche giorno fa lo aveva ammonito a causa dei molti rischi che si prende in gara (
qui trovate le parole di Casey).
“Ha ragione. Ma non puoi vincere senza rischiare. Ho messo sotto pressione i miei rivali proprio perché prendo questi rischi. I piloti Honda tendono a cadere più degli altri perché le nostre moto hanno alcune criticità nel feeling con l’anteriore: stiamo cercando di usare la gomma morbida proprio per ridurre i rischi, ma quella che meglio si adatta a noi è la dura. I miei salvataggi non penso siano dovuti alla fortuna. Non so dire come faccio, il mio è un riflesso. L'allenamento aiuta molto in quei casi: mi alleno al limite, perché è quello che affronterò nelle gare”.
Durante questo week end di gara raggiungerai la soglia delle 100 gare nella Classe Regina. Cosa pensi dei risultati ottenuti fino a oggi?
“Siamo già alla sesta stagione e i numeri sono buoni, il che è bello. Il tempo passa velocemente. Sono maturato come pilota in pista e anche come persona. Il numero che mi rappresenta davvero è quello dei titoli raggiunti. La più bella delle vittorie è stata quella che mi ha regalato il primo titolo iridato”.
Marc, poi, continua…
“Oggi in MotoGP c’è una grande parità a livello di prestazioni e questo è dato dai regolamenti. Tempo fa solo alcune moto potevano vincere, questo fa molto bene ai piloti e al Campionato Costruttori: non vincono ma sono secondi o terzi in classifica. Tornando alla gara di Brno, non sono in apprensione. Anche se si tratta della numero 100 non penso ad altro che a salire sul podio”.
Cosa pensi della stagione di Dovizioso?
“Dovi ha fatto alcuni errori e Lorenzo ha iniziato ad andare molto più veloce. Tutto ha un'influenza. Ma Andrea è più veloce rispetto allo scorso anno: anche se è più lontano nel Campionato, non abbasso la guardia”.