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Moto Morini X-Cape 1200, la vedremo ad Eicma!

Della futura crossover milledue si sono viste negli scorsi mesi delle foto da cui abbiamo apprezzato l'estetica muscolosa filoenduristica. Avevamo poi contattato l'azienda e scoperto alcune caratteristiche tecniche, con il motore che sarà l’evoluzione del V-twin da 87° (1.187 cc) nato nel 2005 con la Corsaro. Un'immagine Teaser postata da Moto Morini ne conferma la sua presenza ad Eicma 2023!

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Torniamo a scrivere di Moto Morini e nello specifico di quella che sarà la X-Cape 1200. Ne avevamo in passato ipotizzato il nome, vista la somiglianza con la enduro 650.

A pochi giorni dall'apertura di Eicma, Moto Morini ha pubblicato un immagine teaser dove compare il profilo di una moto e il nome X-Cape 1200! Sembra quindi essere tutto confermato, ma facciamo un passo indietro e andiamo a rivedere le foto spia della maxi crossover di Trivolzio e delle sue caratteristiche tecniche, oltre alla chiacchierata fatta con Alberto Monni ad inizio anno dove ci ha chiarito alcuni punti in fatto di dotazioni della moto.

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Moto Morini X-Cape 1200, design tutto italiano per la futura crossover

Pochi giorni dopo Eicma 2022 vi avevamo mostrato una foto di una grossa crossover adventure marchiata Moto Morini, la quale nelle linee discendeva direttamente dalla fortunata sorella X-Cape 650. Successivamente poi erano comparse sul we altre immagini della moto, dove veniva dichiarato il suo arrivo entro il 2024. Per questo motivo, avevamo alzato la cornetta per scambiare due chiacchiere con Alberto Monni, general manager di Morini per sapere qualcosa in più sulla moto.

Alberto, nella telefonata dello scorso febbraio, ci ha confermato come la fase di sviluppo della moto stia procedendo a gonfie vele, con i primi prototipi del propulsore che stanno prendendo forma presso gli stabilimenti produttivi della Casa madre Zhongneng Vehicle Group, in Cina.

Il due cilindri che animerà la crossover italiana è l’evoluzione del V-twin da 87° (1.187 cc) nato nel 2005 con la Corsaro e utilizzato per l’ultima volta sulla MM Scrambler 1200. Il lavoro di aggiornamento svolto dai tecnici del reparto tecnico della sede italiana di Trivolzio è stato importante, nonostante il 90% dei componenti meccaniche derivino dal precedente Euro4: a cambiare infatti è soprattutto la parte elettronica che va ad adeguarsi a quella delle concorrenti dirette, con adozione del Ride by Wire invece del precedente sistema d’accelerazione meccanico, che non permetteva uno sviluppo tale da rientrare nelle restrizioni imposte dalal Euro5.

Non mancheranno poi tutti i congegni di aiuto alla guida basati su piattaforma inerziale a 6 assi (ABS e traction control di tipo cornering, cruise control, riding mode…) così come saliranno le prestazioni, con la potenza massima che dovrebbe attestarsi sui 140 CV (contro i 110 della versione Euro4). Il motore è in fase di sviluppo da mesi, con i collaudatori Moto Morini che intanto stanno macinando km su km concentrandosi soprattutto sull’implementazione della ciclistica, alla ricerca del miglior setting delle sospensioni e delle quote ciclistiche più congeniali all’idea di moto che vogliono produrre.

Per quanto riguarda poi la voce dotazione, da quello che ci è stato detto la moto sarà full optional o quasi, nel senso che qualcosa verrà tralasciato come ad esempio le sospensioni elettroniche, anche se probabilmente saranno disponibili per quando la moto arriverà sul mercato, magari presenti su di una versione più ricca che andrà ad ampliare l’offerta.

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Il design della moto, sviluppato in Italia, sarà sostanzialmente quello che si vede dalle foto, anche se dalla loro uscita ad oggi sono state già apportate delle modifiche di dettaglio che comunque, come ci racconta Alberto Monni, “non hanno modificato né le proporzioni né la figura nel suo complesso”.

La scelta della ruota anteriore da 19” nasce da una serie di considerazioni, in primis dal fatto che questa misura è il giusto compromesso sia dal punto di vista del piacere di guida (anche allegro) sia della sua versatilità, visto che dà la possibilità di utilizzare la moto anche in fuoristrada, seppur poco impegnativo. Scartata la ruota da 21" anche perché nel segmento delle maxi adventouring non solo la concorrenza si sta facendo numerosa e agguerrita, ma la competizione si farebbe complicata pure dal punto di vista del prezzo: qui è la maxi di riferimento è la Honda Africa Twin che completa di tutto costa 15.440 euro c.m.i.

E dato che Moto Morini vuole riproporre lo stesso concetto di moto di qualità a un prezzo concorrenziale che sta dietro al successo della X-Cape 650, è chiaro che alla crossover milledue verrà più facile risultare a "buon mercato" in un segmento in cui il prezzo medio è di 18.000 euro.

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