di Beppe Cucco e Alberto Motti
Da anni in alcuni Paesi europei è obbligatorio avere a bordo di auto e moto un kit basico di pronto soccorso. Da noi non è imposto, ma è assolutamente consigliabile averne uno nel sottosella o nelle valigie. Il kit risponde alla norma DIN 13167 (specifica per le moto) ed è obbligatorio, tra i Paesi nostri confinanti, in Austria e Slovenia mentre è raccomandato in Francia e Svizzera.
Gli altri Paesi europei dove è necessario averlo a bordo sono: Albania, Bulgaria, Montenegro, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Slovacchia, Ucraina e Ungheria. Il kit è standard: in linea di massima ci sono bende, garze, cerotti, forbici e coperta termica, oltre a un manuale di primo soccorso dai contenuti codificati.
Occhio alla scadenza
Le varie componenti del kit hanno una data di scadenza e nei Paesi dove è richiesto, ovviamente, i presìdi devono essere mantenuti al completo e in corso di validità. Controllate sempre la data di scadenza dei vari prodotti, su otto kit in nostro possesso due erano già scaduti e un terzo lo avrebbe fatto a gennaio 2024. Considerate che gli altri hanno vite utili comprese tra il 2026 e la fine del 2027.
Se è vero che questa cassetta del pronto soccorso difficilmente può essere risolutiva in caso di incidenti molto gravi, in tutta una serie di situazioni intermedie può rivelarsi estremamente utile, fosse anche solo per la coperta termica per scaldare un infortunato o delle garze per fasciare una piccola ferita. Ricordiamo, tra l’altro, che anche senza kit, il nostro Codice della strada prevede l’obbligo di prestare soccorso nei limiti delle proprie capacità. Questo non vuol dire, attenzione, intervenire per forza sul ferito. La norma impone di fare il possibile per proteggere l’infortunato e allertare i soccorsi.
Si potrebbe fare un rapido ragionamento sulla potenziale utilità di un corso di pronto soccorso (obbligatorio in molti Paesi europei: Austria, Croazia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia e Svizzera) in occasione della preparazione all’esame per la patente, visto che un sondaggio dell’Adac sui guidatori europei ha messo in luce come il 97,5% degli italiani non sappia cosa fare per assistere una vittima quando si arriva per primi sulla scena di un incidente, contro, per esempio, il 67,5% dei tedeschi.
Anche BMW e KTM
Gli otto kit che abbiamo selezionato arrivano da noti produttori europei di accessori, ma anche - in tre casi - dai cataloghi di quei Marchi che li propongono come accessori: BMW e KTM. La Casa di Monaco, addirittura, ne propone due, uno tascabile che, tuttavia, non è certificato DIN, e un altro con la dotazione completa richiesta dalla norma. Quello non certificato, ovviamente, non ha valore nei Paesi dove è obbligatorio il kit certificato, ma in altri, come in Italia o in Francia, è un "meglio che niente". Inoltre essendo estremamente piccolo può essere alloggiato in quasi tutti i vani sottosella, a differenza degli altri, un po' più voluminosi. Questi ultimi andranno nelle valigie o nella borsa da serbatoio.
Forbici, guanti e manuale
Con garze e bende dalle misure standardizzate, abbiamo concentrato la nostra analisi del contenuto su tre elementi: le forbici, unico presidio duraturo del kit e importanti, per esempio, per tagliare il cinturino di un casco, i guanti in lattice (taglie e resistenza) e il manualetto di pronto soccorso. Il contenuto di quest’ultimo è standardizzato, ma impostazione, dimensioni, illustrazioni e lingue disponibili possono variare.
E in una situazione concitata come un soccorso, non riuscire a trovare l’italiano o non capire cosa fare perché l’immagine è piccola e sfocata può fare la differenza tra aiutare un infortunato e non combinare nulla. Il nostro consiglio è quindi quello di leggere il manuale appena comprato almeno una volta, in modo che non sia una primizia totale quando serve. Inoltre, il libretto, per esempio, spiega - molto - sommariamente come togliere il casco a un motociclista incosciente: è davvero l’ultima spiaggia, basta un piccolo errore e si rischia di compromettere la colonna vertebrale.