Sappiamo che una cosa di cui non hai bisogno è la pressione. Nel tuo vecchio team sono sempre stati bravi a toglierti ogni tipo di peso, mentre ora che sei in un team ufficiale come pensi di affrontare la questione?
Sicuramente fa parte di un processo di crescita ed è corretto imparare a gestirla al meglio, però se vedo che è troppa dirò, scherzosamente, ragazzi... calma e vediamo di risolverla.
Però sono sicuro che che dove sono cresciuto, nel team Gresini, c’è stata una filosofia molto diversa da quello che sarà il team Factory; però già durate i test mi sono adattato al nuovo team, le persone con cui ho lavorato sono fantastiche quindi non sono preoccupato.
La scorsa stagione i piloti Ducati erano tutti d’accordo su come Pecco faccia la differenza in frenata. Anche tu la pensi in questo modo?
Pecco senza dubbio frena molto forte, è sempre stata la sua peculiarità sin da quando era più piccolo e correvamo insieme in Moto3. Penso che sarà sempre così, lui è molto forte sotto quell’aspetto. Io sono forte in ingresso, Martin è forte in uscita, Zarco è forte nei tornantini e nelle curve strette... ognuno ha il suo stile ed è questo il bello. Abbiamo secondo me una moto che va bene con tutti e ognuno sa sfruttarla al meglio sotto diversi aspetti.
Fra i tuoi rivali, quale sarà quello che patirà maggiormente l’arrivo della gara sprint?
È difficile da dire ora, credo si possa fare una previsione, ma non è detto che sia quella giusta. Ad esempio io nella scorsa stagione, nei primi giri della gara, non davo proprio il massimo ecco, quindi potrei essere io, ma vedremo.
Con la Sprint Race a maggior ragione è ancora più importante fare una bella qualifica, è ancora questo il tuo “punto debole”?
Quello della qualifica è un punto che ho colmato con il passare del tempo, nelle ultime gare della scorsa stagione sono sempre partito abbastanza avanti quindi devo solo cercare di mantenere la stessa filosofia e diciamo che con la moto del 2019 era difficile fare delle belle qualifiche.
Si dice che la Ducati sia la miglior moto, ti crea qualche problema a livello psicologico?
No, perché penso anche io che sia la migliore moto. Non ho provato le altre però credo sia così, ovvio il livello è alto, molto alto, e ciò che fa la differenza è veramente il dettaglio, ma per questo credo che Ducati sia un passo avanti.
Come ti aspetti il tuo primo Mugello da pilota ufficiale Ducati?
Penso che sarà molto bello vedere la tribuna Ducati visto che ne farò parte e quindi la soddisfazione è tanta. Il Mugello purtroppo per me non è mai stata una gara troppo fortunata, mi è sempre successo qualcosa quindi speriamo che quest'anno la situazione cambi.
Hai qualche preoccupazione ad essere in un team ufficiale?
A parte la quantità di giornalisti che mi intervista no... Tolto quello non mi preoccupa niente.
Neppure la mancanza del tuo capo tecnico Alberto “pigiamino” Giribuola?
Sicuramente con “pigiamino” avevo instaurato un ottimo rapporto ma dovrò farlo anche con Marco e credo sarà una cosa che verrà spontaneamente durante l'arco delle gare.