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di Beppe Cucco
10 February 2021

Finja 500, la nuova SBK per Jonathan Lea

Replica fedelmente le linee e la grafica della Kawasaki Ninja ZX-10R, ma è spinta da un bicilindrico di 500 cc. La Finja 500 non è, però, una moto della Casa di Akashi, ma il clone riservato al "cugino cinese" di Jonathan Rea

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Xinshiji Finja 500 

Ci risiamo! Non è di certo la prima volta che in giro per il Mondo vediamo spuntare moto che hanno “grandi somiglianze" con i modelli più celebri. Ce ne sono alcune solo “leggermente ispirate a” e altre più sfacciate che copiano spudoratamente. Ormai nulla ci sorprende, ma non possiamo nascondere un accenno di “rabbia” nel vedere queste cose, qualunque sia il prodotto in questione. Di recente, ad esempio, abbiamo visto la Yamax Z400, la copia spudorata della Z1000, la Ducati Scrambler dagli occhi a Mandorla Lifan Hunter 125 e la Moto S450RR, il clone cinese della BMW S 1000 RR. Restando in tema di “sbk replica” quella di cui vi parliamo oggi è la Xinshiji Finja 500, il clone cinese della Kawasaki ZX-10R. E questa volta il termine clone è più che mai azzeccato, visto che la Finja copia -o meglio, cerca di copiare- in tutto e per tutto la superbike di Akashi. A partire dal nome, che è stato solo leggermente storpiato sostituendo la "N" iniziale con la "F", fino ad arrivare all’estetica, alla colorazione e alla strumentazione.

Come sempre accade in questi casi, la parte tecnica della Finja 500, invece, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quella della sua musa ispiratrice. La moto cinese lascia da parte il potente quattro cilindri di 998 cc e 204 CV che Kawasaki monta sulla sua ZX-10R, ma è alimentato (come suggerisce il nome) da un bicilindrico di 500 cc, di cui non si conosce l'origine e le prestazioni. Possiamo pensare però che si tratti del “solito” motore cinese che già abbiamo visto sui cloni di Yamaha R3 e Kawasaki Ninja 400. Stesso discorso per forcella e ammortizzatore che, anche se esteticamente possono somigliare a quelli della Kawa originale, siamo molto dubbiosi possano avvicinarsi anche lontanamente in termini di prestazioni. Idem l’impianto frenante, che si avvale sì di pinze ad attacco radiale, ma ben lontane delle monoblocco Brembo M50 della ZX-10R. Nulla è stato lasciato al caso, questa volta è stato copiato anche il design della strumentazione, con il classico contagiri che illumina le barre a LED man mano che crescono i giri del motore, ma nel caso del Finja 500 riporta solo i dati di base.

È curioso vedere come sono stati riprodotti fedelmente anche i colori della superbike giapponese, così come il design dei fari, e persino gli indicatori di direzione integrati negli specchietti. Qui nulla è stato lasciato al caso.

Inutile dire che questa "pseudo" Ninja non potrà lasciare il mercato asiatico (dove è in vendita a soli 2.000 $), poiché il suo produttore si troverebbe ad affrontare seri problemi di diritti. Vorrà dire che se la potrà godere solo il "cugino dagli occhi a mandorla" di Jonathan Rea.

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Xinshiji Finja 500 

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