Bene, ora basta Dakar (peccato). Cambiamo genere. Andiamo a Bonneville, sul Lago Salato, Utah dove, da milioni di anni, vengono tentati i record di velocità massima. Il record assoluto, oltre 1.200 km/h, ottenuto da una... "automobile" dotata di due motori Rolls-Royce a iniezione, in realtà è stato raggiunto su un altro lago salato, nel Black Rock Desert in Nevada, ma non fa nulla, anche a Bonneville sono riusciti a superare i 1.000 km/h. Ebbene, al bresciano Pietro Zanetti è venuto lo sghiribizzo di costruire una moto con cui battere il record mondiale di velocità massima, nel 2018. Questa storia, forse, è ancora più romantica di quella - vera - raccontata nel film Indian - La grande sfida dove Anthony Hopkins interpreta Burt James Munro, un 68 enne neozelandese che, nel 1967, raggiunse i 323 km/h con una vecchia Indian modificata da lui. Pietro ha puntato tutto sul Garelli Mosquito, il celebre motore ausiliario per biciclette, con trasmissione a rullo, che motorizzò gli italiani alla fine della guerra, affrancandoli dalla schiavitù dei pedali, come diceva la pubblicità. Disponibile nelle versioni da 38 e 48 cc, anche con variatore, nella versione più "spinta" raggiungeva i 45 km/h, ma Zanetti aveva elaborato il motore da 48 cc ed aveva raggiunto i 61 km/h. Il telaio su cui montarlo, come sempre in caso di leggende di questo tipo, è stato trovato dentro una cascina, in stato di totale abbandono.