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Navigatore o app, quale scegliere? Ecco la nostra comparativa

Ha ancora senso un navigatore satellitare per moto, quando ci sono applicazioni per smartphone che svolgono lo stesso compito? Siamo partiti da questa domanda per mettere a confronto i due navigatori più diffusi sul mercato con due app gratuite e altre due a pagamento. Riusciremo ancora a sbagliare strada?

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Navigatore, App... e l'immancabile cartina: sugli schermi, ma anche a computer, è impossibile vedere le strade minori, come quelle dei passi alpini, se non ingrandendo tantissimo lo zoom della mappa; con la cartina si può creare il percorso da caricare sullo strumento in un secondo momento

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Garmin, con il suo Zumo XT, e TomTom, con il Rider 550, rappresentano i top di gamma dei navigatori satellitari dedicati espressamente alle moto. TomTom esiste anche in versione App a pagamento: TomTom Go.

Google Maps è universalmente l’App più utilizzata per la navigazione stradale: è gratuita, ma non ha nessuna funzione specifica per moto. Esattamente come Waze, che deve la sua grande diffusione ad una grafica chiara e semplice e a un aggiornamento puntuale su autovelox e traffico (caratteristiche che si trovano anche in Goggle Maps).

L’App a pagamento Calimoto ha funzioni dedicate alle due ruote (su tutte, il calcolo di itinerari alla ricerca di strade tortuose, come avviene nei navigatori Garmin o TomTom). Infine Sygic esiste in versione gratuita, oppure a pagamento (che abilita funzioni extra): non è specifica per moto, ma è importante perché è l’app di navigazione compatibile con le strumentazioni Bosch mySPIN, utilizzate, ad esempio, da Ducati sulla Multistrada V4 o da Suzuki sulla GSX-S1000GT: connesso lo smartphone, viene visualizzata la mappa a tutto schermo sul TFT della moto, e si può comandare il tutto dai comandi a manubrio.

E per testare al meglio i vari sistemi di navigazione (4 alla volta, 6 in totale), abbiamo chiesto in prova una moto da turismo che si prestasse allo scopo: niente di meglio che la nuova Honda NT1100 , perché, oltre a doti di grande viaggiatrice (anche con passeggero e bagagli), offre un manubrio bello largo, perfetto per installare due navigatori e un porta telefono, e, soprattutto, ha il TFT compatibile con Android Auto ed Apple Car Play: questo vuol dire avere, davanti agli occhi, tutte le app del proprio smartphone che sono compatibili con questi sistemi (non stiamo parlando solo di app per la navigazione) su uno schermo antiriflesso di grandi dimensioni, che non soffre surriscaldamento o pioggia intensa. Tra le App in prova, solo Calimoto non è compatibile con Android Auto, quindi lo abbiamo usato direttamente dal telefono.

I più grandi vantaggi dei navigatori satellitari per moto, sono la robustezza e l’affidabilità: non soffrono urti e vibrazioni, non vanno in crisi con la pioggia, non si surriscaldano, sono sempre alimentati, la visibilità dello schermo è ottima in tutte le condizioni di luce, si comandano anche con guanti più spessi, hanno mappe aggiornate a vita comprese nel prezzo, si collegano allo smartphone per avere il traffico in tempo reale e offrono funzioni specifiche per moto, come le già citate “Strade Tortuose”, impostazione che ogni marchio chiama a suo modo.

Ma vale davvero la pena spendere 400-500 euro, quando nel telefono trovo App gratuite, o a costo limitato, che svolgono la stessa funzione di base, ovvero guidarmi verso la meta che voglio raggiungere? Le App sono più veloci e reattive da utilizzare, ad esempio quando si scorre la mappa con le dita, o quando avviene il calcolo e ricalcolo di un percorso. Anche se scegliessimo di acquistare App a pagamento, prima di raggiungere il costo di un navigatore “fisico”, passerebbero molti e molti anni (il più caro tra quelli in prova, Calimoto, costa 49 euro/anno), senza considerare che alcune offrono abbonamenti mensili o settimanali: si possono utilizzare solo nei periodi dell’anno che ci interessano.

Ma ci sono anche dei contro importanti, legati all’utilizzo dello smartphone sul manubrio: surriscaldamento, visibilità dello schermo e resistenza alla pioggia, sono i limiti principali. La retroilluminazione al massimo e l’utilizzo del GPS sono i fattori che fanno crollare la durata della batteria, e di conseguenza, a seconda del modello di telefono, l’autonomia è in media di poche ore.

Per l’utilizzo cittadino può andar bene, ma in viaggio bisogna alimentare il dispositivo. E questo spesso provoca un surriscaldamento tale da mandare in blocco il telefono, nei periodi più caldi. Per limitare il problema, bisognerebbe evitare supporti telefono a custodia, perché impediscono all’aria di raffreddare lo smartphone. Anche se molto spesso non è sufficiente. Ma poi, come lo si protegge dalla pioggia? I telefoni di alta gamma sono ormai certificati IP67, quindi resistenti alla pioggia, ma questo vale se non vengono alimentati con il cavo di ricarica. Altrimenti, come abbiamo verificato in più occasioni, il telefono va in allarme, perché rileva umidità nel connettore di alimentazione, e il cavo deve essere staccato. Quindi, se piove, con un telefono dichiarato impermeabile, bisogna proseguire a batteria.

E poi rimane il problema urti e vibrazioni, punti deboli dei telefoni moderni dotati di fotocamera con stabilizzatore ottico. Esistono smartphone di tipo “rough”, quindi resistenti a tutto e con batteria di grandi dimensioni, che costano anche meno di 200 euro: si possono utilizzare solo come navigatore per la moto, anche senza SIM telefonica, e sfruttare il telefono principale come Router Wi-Fi, per rimanere connessi e aggiornati su traffico e meteo. Hanno però prestazioni modeste.

Il nostro viaggio da weekend “lungo” prevede un’andata in autostrada da Milano a Ovaro, ai piedi del Monte Zoncolan, in Friuli Venezia Giulia. Mentre il ritorno avviene tutto per passi alpini fino al Gavia, per poi rientrare a Milano nel modo più veloce. O meglio, questa era la migliore delle ipotesi, ma visto che si trattava di un tragitto lungo, eravamo pronti a rientrare in modo diretto in qualunque momento, in caso di ritardo.

Partendo dalla nostra bella carta geografica 1:200.000, abbiamo individuato come tappe intermedie Sauris di Sotto, passo Tre Croci, Passo Pordoi, Castelrotto, Mendola, Passo Gavia. Tra alcuni di questi waypoint, i navigatori potevano scegliere diverse strade da farci fare, più o meno tortuose o corrette. Le differenze più importanti si sono viste subito alla partenza: da Ovaro a Sauris, la strada più diretta è la SP 93, che attraversa molte gallerie. Ma questa strada è chiusa da mesi, per lavori: non tutti i navigatori avevano questa informazione, e proponevano di fare proprio quella rotta.

Altra scelta difficile: per arrivare al Passo Pordoi, la strada veloce è dal Passo Falzarego, mentre in alcuni casi veniva proposto il Passo Giau, che è stupendo da fare in moto, ma la strada si allunga abbastanza. Abbiamo trovato molto utile la possibilità di scegliere tra diversi itinerari proposti, con percorsi di durata simile, ma per strade diverse, sia in città, che in viaggio: scelgo quella che mi piace di più. Se invece lasciamo totale libertà di scelta al navigatore, e, ad esempio, inseriamo solo Ovaro e Passo Gavia, lo spettro di strade proposte si amplia: qui diventa interessante la possibilità, per chi lo propone, di scegliere un percorso più o meno tortuoso.

Test

La prova si è svolta in due fasi, ovvero in città e in viaggio. Abbiamo installato i due navigatori “classici” sul manubrio, insieme a un supporto telefono dove era in funzione una app di navigazione, mentre sul TFT della moto veniva visualizzata una seconda applicazione, alternando a turno le 4 App.In città abbiamo verificato la facilità di trovare l’indirizzo di casa, e farci navigare alla meta. Questa è la funzione “base” di tutti i tipi di navigatori, ovvero un tragitto da A a B nel minor tempo possibile.

Discorso diverso per quanto riguarda la pianificazione di un viaggio piuttosto complesso. Ci siamo concentrati su questo aspetto, secondo noi di fondamentale importanza quando si parla di navigatori moto: non voglio andare da A a B nel modo più veloce, ma voglio fare le strade più belle e passare da diversi punti intermedi, passi di montagna e località interessanti. Oggi non serve più passare da un computer, si programma tutto dal dispositivo. Ma è un’operazione facile o complessa? E poi, la navigazione è efficace? Se sbaglio strada, come viene gestito il ricalcolo percorso, e quanto tempo ci vuole? E le indicazioni, sono chiare?

La nostra prova si è focalizzata su come funzionano e “ragionano” i vari sistemi di navigazione. Non abbiamo considerato pregi e difetti della parte “hardware”, per così dire, perché nel caso delle App, le prestazioni o la durata batteria, sono fortemente influenzate dal modello di smartphone che si possiede, e dal modello di supporto telefono. Quindi, la pagella riflette “come si comportano” navigatori e App in modo che le voci di valutazione siano assolutamente comparabili.

Pagella

  • Facilità ricerca destinazione Indica se il sistema trova con facilità un luogo, anche se scritto in modo non corretto: oltre alle tappe del viaggio, abbiamo ricercato indirizzi in città. Un ottimo test è via dell’Aprica 2-Milano. In alcuni casi basta mettere Milano Aprica 2 nella prima barra di ricerca, in altri bisogna scrivere tutto, o passare dai vari step “nome città” – “nome indirizzo”.
  • Chiarezza indicazioni È riferito alla schermata di navigazione, alle indicazioni di svolta e alla mappa: basta uno sguardo veloce, per capire dove andare?
  • Efficacia calcolo percorso Ovvero che strada decide di farci fare da A a B, e se ci propone alternative valide
  • Pianificazione itinerario Riguarda la parte di programmazione del viaggio: riesco a passare dalle strade che ho individuato a tavolino? Oppure, se non ho studiato, mi propone delle alternative interessanti?
  • Funzioni aggiuntive si riferiscono agli strumenti extra, non prettamente di navigazione, ma riferite sempre all’utilizzo moto.
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Comparativa navigatori "fisici", sfruttano attacchi a doppia sfera, con morsetto centrale a vite di tipo Ram-Mount

Sito: www.waze.com/it

Prezzo: gratis

Caratteristiche: App gratuita, disponibile per Android o iOS. Traffico live e autovelox. Non disponibili mappe offline

Dati dichiarati: Formule di abbonamento gratuita

Dati rilevati: Peso della App 305 Mb; "Peso" della mappa Italia non disponibile offline; Tempo di calcolo percorso 3 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 9; Chiarezza indicazioni 8,5; Efficacia calcolo percorso 8,5; Pianificazione itinerario 4; Funzioni aggiuntive 5; Totale 35

Pregi: Puntuale su traffico, radar e problemi sulla strada, grafica semplice

Difetti: Non si possono creare itinerari, funziona solo online

Commento: È l’app più “social”, perché basa la sua efficacia nel segnalare problemi lungo le strade, sulla condivisione di informazioni tra utenti: con un comodo tasto, bello grande, si può segnalare al volo un incidente, una strada chiusa, dei rallentamenti, errori sulla mappa, luoghi di interesse, autovelox, e pericoli. E con la grande diffusione che ha questa app, il sistema funziona decisamente bene. Anche la ricerca delle destinazioni è molto valida, in stile Goggle Maps, da cui riprende la grafica della schermata di viaggio.

Abbiamo visto che propone di rado strade molto strette o tortuose, rispetto a Maps, e si possono scegliere di evitare più elementi: pedaggi, autostrade, traghetti, sterrate e incroci difficili, funzione, quest’ultima, che però non siamo riusciti a verificare (non abbiamo trovato differenze sostanziali).

Ma ha almeno due grossi difetti, che di fatto, lo rendono comodo prettamente negli spostamenti diretti, non certo in viaggio: non si possono creare itinerari (è possibile aggiungere solo una fermata intermedia) nel tragitto verso la meta finale.

In secondo luogo, è sempre necessaria una connessione internet, perché non è possibile scaricare mappe offline. In realtà, una volta avviato un itinerario, la mappa e le indicazioni vengono comunque scaricate “di nascosto”, proprio per evitare di avere problemi o blocchi, in caso di perdita del segnale dati.

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Waze, la schermata di navigazione indica anche i numeri civici delle strade

Sito: www.sygic.com/it

Prezzo: 19,99 euro

Caratteristiche: Mappe offline con edifici 3D realistici; vista Live View con indicazioni sovrapposte alla vista live della videocamera dello smartphone; funzione Daschcam; modalità Veicolo Elettrico, con indicazione colonnine di ricarica; indicazione Stazioni di Rifornimento, calcolo itinerario

Dati dichiarati: Formule di abbonamento 19,99 euro/anno

Dati rilevati: Peso della App 238 Mb; "Peso" della mappa Italia 859 Gb; Tempo di calcolo percorso 12 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 8; Chiarezza indicazioni 7,5; Efficacia calcolo percorso 8; Pianificazione itinerario 7; Funzioni aggiuntive 7,5; Totale 38

Pregi: Funzioni extra esclusive; compatibile con strumentazioni TFT Bosh mySPIN

Difetti: Lenta nel calcolo e ricalcolo percorso; nessuna funzione specifica per moto

Commento: È compatibile con le strumentazioni moto della Bosh, e abbiamo avuto modo di provarla in passato, su Ducati Multistrada V4 e Suzuki GSX-S1000GT: il navigatore prende tutto lo schermo, lasciando liberi alcuni campi dati in alto, relativi al veicolo. Per il resto, sembra di usare Android Auto o Apple car Play, esattamente come avviene con tutte le app sulla Honda NT1100 che abbiamo usato.

Il grosso difetto è che il telefono deve rimanere con lo schermo acceso, altrimenti si spegne tutto: vuol dire rischio surriscaldamento, anche se poi lo teniamo in una borsa serbatoio o in tasca (collegato con il cavo USB). Non ci sono funzioni specifiche per moto, le opzioni percorso prevedono di evitare Autostrada, Pedaggi, ZTL, Traghetti e Sterrate.

Di fatto, si comporta in modo molto simile a Google Maps, anche se la Ricerca destinazione non è altrettanto aperta nel trovare qualsiasi risultato. Anche nella pianificazione itinerario, sembra di usare Maps, con tanto di elenco tappe da riposizionare a piacimento, e vengono sempre proposti almeno due itinerari simili, tra cui scegliere.

Le mappe hanno una grafica molto bella, con tanto di edifici 3D. Gli aggiornamenti sul traffico sono limitati, segnano le code più importanti. Sono necessarie le mappe offline, quelle di Sygic sono le più “leggere”.

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Sygic, utile l'indicazione dei prossimi distributori con tanto di distanza

Sito: www.calimoto.com

Prezzo: 49,99 euro

Caratteristiche: Pianificazione itinerari dedicati ai motociclisti, da app o da computer; funzione Tour Circolare – Tour Casuale; mappe offline; Punti di Interesse per motociclisti (passi di montagna, sequenze di curve, negozi di moto); registrazione traccia e dati di viaggio (km, altitudine, velocità max, angolo di piega); condivisione e ricerca percorsi con la community Calimoto

Dati dichiarati: Formule di abbonamento 99,99 euro una tantum, per mappe offline; versione Premium 6,99/settimana, oppure 49,99/anno

Dati rilevati: Peso della App 125 Mb; "Peso" della mappa Italia 3,4 Gb; Tempo di calcolo percorso 2 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 6; Chiarezza indicazioni 7; Efficacia calcolo percorso 8; Pianificazione itinerario 9; Funzioni aggiuntive 8,5; Totale 38,5

Pregi: Pianificazione itinerari; itinerari caricati dalla community

Difetti: Ricerca destinazione; grafica della mappa

Commento: Sicuramente l’app di navigazione con più funzioni specifiche per i motociclisti: punti di interesse lungo la strada facili da trovare, come stazioni di servizio, officine moto o passi alpini, oltre a una banca dati di percorsi “per motociclisti”, alimentata dagli utenti stessi.

Soprattutto, è il modo di pianificare i percorsi, che fa una grossa differenza: non si parla solo di “viaggi circolari”, come fanno già Garmin e Tomtom (ovvero, imposti lunghezza del giro ad anello che vuoi fare, e il navigatore ti costruisce un itinerario ad hoc, pieno di curve). Qui c’è la possibilità di creare itinerari complessi, scegliendo il tipo di strada che vorremmo fare, tra una tappa e l’altra.

Potremo impostare un “trasferimento veloce”, poi affrontare una tappa con “strade tortuose” e quella successiva con “Strade Supertortuose”. E il ritorno, con la quarta modalità: “Evita Autostrade”. All’atto pratico, è estremamente semplice creare un itinerario “modulare” di questo tipo. Nel nostro caso, per arrivare al Pordoi, con Evita Autostrade faceva passare dal Falzarego, con Strade Tortuose, dal Giau.

C’è però un limite, o un difetto, che riguarda la facilità di ricerca delle destinazioni: spesso non si trova quello che si stava cercando, perché sulla mappa di Calimoto è chiamato in modo leggermente diverso dal nome più conosciuto, e la ricerca non viene corretta in automatico. Manca poi il traffico live.

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App Calimoto: la grafica è troppo basica

Sito: www.tomtom.com/it

Prezzo: 430

Caratteristiche: Wi-Fi integrato; collegamento Bluetooth con Interfono e smartphone, istruzioni vocali, lettore messaggi in arrivo; MyDrive e TomTom Trafic per aggiornamenti live traffico e autovelox; gestione chiamate in arrivo; compatibile con assistenti vocali Siri e Google Now, per gestione musica, contatti, meteo; orientamento orizzontale e verticale; mappe Europa di 48 Paesi aggiornate a vita 8durata del dispositivo); funzione Strade Tortuose; TomTom Road Trips, per scoprire strade dedicate alle moto; gestione e pianificazione itinerario da PC tramite software Tyre Pro; condivisione file con altri utenti TomTom tramite Bluetooth; sincronizzazione tracce GPX. Impermeabile IPX7; memoria esterna micro SD.

Dati dichiarati: Caratteristiche schermo Touch screen 4,3”; Peso 280 g; Dimensioni (LxAxP) 136,8 x 88,4 x 30,5 mm

Dati rilevati: Autonomia 5 h 50 min; Tempo di accensione 32 s; Tempo di calcolo percorso 8 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 8; Chiarezza indicazioni 7,5; Efficacia calcolo percorso 8; Pianificazione itinerario 8; Funzioni aggiuntive 7; Totale 38,5

Pregi: Facilità d’uso; autonomia

Difetti: Dimensione e dettaglio display; funzioni aggiuntive limitate

Commento: Facilità d’uso prima di tutto. La grafica e i menù sono molto intuitivi, e nella barra di ricerca principale, si può inserire direttamente la destinazione che ci interessa, che sia un indirizzo, una città o un passo. Solo strutture come alberghi o ristoranti, richiedono di essere scelti nella relativa categoria.

La schermata di navigazione non ci è piaciuta molto: schermo e caratteri piccoli, e poche informazioni visualizzate, ma la visibilità è molto buona, sicuramente migliore di uno smartphone. Per quanto riguarda il calcolo di un itinerario complesso, non è possibile farlo dal dispositivo, ma ci si deve appoggiare a un’app TomTom: poco male, le velocità nello scorrere la mappa, o la facilità di scrittura, rendono l’operazione molto agile.

Si possono scegliere percorsi in base al grado di Strade Tortuose (3 livelli) e percorsi più o meno diretti (3 livelli). L’aggiornamento sul traffico ci è parso migliore di Garmin (segnalava la strada chiusa tra Ovaro e Sauris), ma poi ci proponeva di passare da passo Giau, per arrivare al Pordoi, anche nella modalità di calcolo “Percorso più veloce”.

Il collegamento con il telefono permette, come detto, gli aggiornamenti live sul traffico, abbastanza puntuali, e di ricevere notifiche.

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TomTom Rider 550 Special Edition

Sito: www.garmin.com

Prezzo: 500

Caratteristiche: Collegamento Bluetooth a interfono e smartphone, per aggiornamenti live traffico e meteo tramite Smartphone Link, riproduzione musica, gestione chiamate, istruzioni vocali; Live Track, consente ai contatti di seguirci in tempo reale; funzione Percorsi Avventurosi; Route Shaping, per aggiungere destinazioni intermedie durante la navigazione; Text to Speech, riconoscimento vocale di nomi delle strade; schermo 1280 x 720 pixel; IPX7 impermeabile, resistente a raggi UV e spruzzi di carburante; mappa stradale europea 46 paesi con aggiornamenti a vita; memoria espandibile micro SD; Multi Routing Preview, propone tre alternative di percorso; Computer di bordo; gestione tracce; orientamento orizzontale e verticale. Sicurezza: segnala curve strette o punti pericolosi e può inviare SMS di allerta in caso di incidente (richiede modulo inReach con abbonamento).

Dati dichiarati: Caratteristiche schermo Touch screen 5,5”; Peso 262 g; Dimensioni (LxAxP) 148 x 88 x 24 mm

Dati rilevati: Autonomia 3 h 10 min; Tempo di accensione 28 s; Tempo di calcolo percorso 10 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 7; Chiarezza indicazioni 9; Efficacia calcolo percorso 8; Pianificazione itinerario 7; Funzioni aggiuntive 9; Totale 40

Pregi: Leggibilità schermo; funzioni aggiuntive

Difetti: Durata batteria; aggiornamento traffico poco preciso

Commento: Eccezionale la leggibilità dello schermo, anche in pieno sole, sia per risoluzione, che per luminosità. Tantissime le informazioni che si possono visualizzare, a scelta, con caratteri belli grandi. Solo le indicazioni di svolta, con il relativo simbolo a freccia, potrebbero essere un poco più evidenti.

Il collegamento bluetooth con lo smartphone permette aggiornamenti live con meteo e traffico, oltre a ricevere notifiche e messaggi, gestire la musica e altre periferiche Garmin, come la loro dashcam. Sono tutte funzioni utili, ma abbiamo verificato che l’aggiornamento traffico non è così puntuale (ad esempio, non viene considerata la chiusura strade tra Ovaro e Sauris nella nostra prova).

Garmin mantiene da sempre un’interfaccia non troppo immediata nell’utilizzo, che non permette di trovare ogni tipo di destinazione dalla barra di ricerca: bisogna selezionare prima la categoria che ci interessa (Ristorante, Albergo, Indirizzo…) mentre un centro città o passo alpino, si trovano subito.

I percorsi si possono calcolare su 4 livelli di Strade Tortuose, ma trovare i punti di passaggio che ci interessano, richiede un po’ di tempo in più, come abbiamo detto. Non molto rapido, in assoluto, il calcolo percorso, così come il tempo di accensione. L’autonomia senza alimentazione, è molto limitata.

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Garmin Zumo XT, la schermata di navigazione ricca di informazioni che possono essere nascoste

Sito: www.google.it/maps/

Prezzo: gratis

Caratteristiche: App gratuita, disponibile per Android o iOS. Traffico live e autovelox. Pianificazione percorso, condivisione posizione e luoghi salvati. Mappe offline gratuite, opzionali. Vista satellitare, vista Street View

Dati dichiarati: Formule di abbonamento gratuita

Dati rilevati: Peso della App 150 Mb; "Peso" della mappa Italia circa 2,5 Gb; Tempo di calcolo percorso 2 s

Pagella: Facilità ricerca destinazione 10; Chiarezza indicazioni 8; Efficacia calcolo percorso 7,5; Pianificazione itinerario 7; Funzioni aggiuntive 8; Totale 40,5

Pregi: Velocità di calcolo e ricalcolo percorso, si trova qualunque destinazione

Difetti: Percorsi a volte poco intelligenti, pochi “Percorsi da evitare”

Commento: È l’app più diffusa al mondo, anche perché è installata di default su quasi tutti gli smartphone Android. La sua forza sta nel fornire funzioni gratuite di alto livello, come la visione Street View: praticamente ogni strada aperta al traffico, è stata battuta e fotografata da una Goggle Car, e abbiamo pure la mappa con vista satellitare.

Per il nostro utilizzo, è una funzione utile per trovare elementi lungo la strada, punti panoramici, ma anche parcheggi, edifici particolari… c’è l’imbarazzo della scelta. Per quanto riguarda la navigazione pura, Goggle Maps ha fatto scuola per quanto riguarda la ricerca delle destinazioni e dei punti di interesse: nella barra di ricerca si può scrivere qualunque cosa, anche in modo scombinato o con errori ortografici: Google capisce tutto.

E poi, per ogni ricerca, ci da una serie di informazioni aggiuntive che nessun altro navigatore può vantare: fotografie, recensioni, orari di apertura ecc... A livello di navigazione, non è sempre impeccabile, anzi, spesso ci porta a fare strade veramente strette e rovinate, e pure sterrate: Google non fa molta differenza, e gli unici elementi che si possono evitare, sono Autostrade, Pedaggi e Traghetti.

È possibile fare un itinerario, con diverse Tappe intermedie, scegliendo pure i punti di passaggio direttamente sulla mappa, funzione utile per perfezionare il percorso secondo le nostre esigenze.

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Google Maps, la schermata di navigazione con le informazioni essenziali

Come si sono comportati i vari sistemi di navigazione, lo vedete nelle schede singole e nella pagella. In generale, possiamo dire che le App gratuite sono le più valide, se si vuole andare solo da A a B senza pensare al tipo di tragitto. Gli aggiornamenti sul traffico e la facilità di ricerca delle destinazioni sono le caratteristiche vincenti. Per pianificare un viaggio complesso Calimoto offre le migliori opzioni, ma poi in navigazione pura non è fruibile come Garmin o TomTom.

Garmin è un po’ macchinoso da impostare, perché non è immediato trovare le destinazioni desiderate. Però è un gradino sopra tutti per quanto riguarda la leggibilità e la chiarezza di informazioni. E poi ha funzioni aggiuntive interessanti. TomTom è decisamente facile e immediato da usare, fa tutto molto bene, ma non offre molte funzioni se non quella principale di navigazione, e il display è piccolo e poco dettagliato.

Se guardiamo principalmente il tempo di arrivo a destinazione, invece, le differenze non sono così evidenti come potrebbe sembrare, se guardassimo solamente le strade scelte da ogni sistema: anche se capitava di trovarsi in grossi incroci o rotonde dove ognuno diceva di prendere una strada diversa, alla fine, i tempi di percorrenza cambiavano di pochi minuti (lo abbiamo verificato, ripercorrendo quello stesso tragitto ogni volta seguendo un’indicazione diversa).

Questa considerazione è valida perché siamo alla guida di una moto, quindi anche stradine molto strette o tortuose non sono un problema. Il discorso sarebbe diverso, se fossimo alla guida di un’auto.

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