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Comparativa maxienduro 2014: le dune si tingono di arancione. Ma...

Sembra impossibile ma siamo giunti alla terza meta. Prima la visita alle case dei Trogloditi e al set di Star Wars, poi fuoristrada puro lungo la pista che porta a Ksar Ghilane, dove i tester hanno trovato tra le dune il loro parco giochi. Tutte le foto nella mega gallery

Comparativa maxienduro 2014: le dune si tingono di arancione. ma...

Giornata molto off-road, quella di ieri. Partiti da Matmata di buon'ora, dopo una visita con foto di rito al set di Guerre Stellari e alle case troglodite, ci infiliamo in una pista sassosa, direzione Ksar Ghilane. Guardate il video dove Federico Aliverti racconta la giornata, sfogliate la mega gallery e poi continuate la lettura.

 

 

REGINE DEL DESERTO: QUALCUNA SÌ, QUALCUNA MENO

Per la prima volta, le nostre 7 maxienduro si trovano a confrontarsi per lunghi km di fuoristrada, e via via che guadagnamo terreno iniziano a delinearsi i loro caratteri. Ognuna piace per qualcosa e ognuna piace a qualcuno. I più veloci apprezzano l'equilibrio di Yamaha (“è ben bilanciata: si guida bene anche con gomme stradal”) e la ciclistica di KTM ("sul veloce è molto precisa”), ma non solo, ci sono parole più che buone anche per Triumph (“ha un comportamento sempre prevedibile, anche quando la si intraversa ad alta velocità”) e per BMW (“riesce a nascondere le pietre come nessun'altra, e ha un motore che aiuta molto quando si guida di buon passo”). La Suzuki mette d'accordo tutti, manette e tranquilloni. È più piccola e più leggera delle altre, e così farci amicizia è facile tanto quanto lanciarla a oltre 100 all'ora su un ghiaione. E quando parcheggiamo le moto all'ombra delle palme dell'oasi di Ksar Ghilane non manca qualche apprezzamento per la Guzzona, che ha un bell'avantreno rassicurante, seppure a fronte di un peso percepito elevato e di un monoammortizzatore meno valido di altri nel assorbire i colpi secchi. Honda invece ha mostrato un'attitudine marcatamente stradale. È troppo larga tra le gambe quando si guida in piedi, e ha la frenata combinata che non è adatta in fuoristrada.

 

SABBIA ARANCIONE

Quando, dopo pranzo, lasciamo l'oasi per vedere come se la cavano tra le dune - la domanda, in realtà è: vediamo SE riescono a muoversi sulle sabbia -, la Crosstourer è l'ultima del gruppo. Là davanti ci sono un Barbiero e un Catanese che iniziano a graffiare le dune manco avessero un monocilindrico tassellato. La buona sorte che a tutto il Motociclismo Test Team ha regalato una sabbia umida e compatta, a loro ha dato anche una funambolica abilità in fuoristrada. Un'abilità che, su questo difficile terreno, trova la miglior compagna nella bicilindrica di Mattighoffen. Le nostre due manette fanno bei numeri con la Ténéré e la GS, ma ogni volta che salgono sulla Kappa è uno spettacolo. “Semplicemente, riesce a far sembrare semplici manovre che con le altre risultano difficili. Si arrampica meglio, si intraversa meglio... Si guida meglio”. Va a finire che la notte ci sorprende che ancora stiamo giocando sulle dune.

 

PROBLEMI DESERTICI

Ma non è ancora ora di puntare Douz. O meglio, certo che sarebbe l'ora, ma purtroppo abbiamo da risolvere un mega insabbiamento del nostro mezzo di supporto. Quando lasciamo Ksar Ghilane è buio pesto, la temperatura è scesa e abbiamo da spararci 150 km. E se è vero che la Kappa è stata la regina della sabbia, lo è altrettanto il fatto che ora vogliamo tutti un'altra moto. Ha sospensioni morbidissime, una protezione aerodinamica totale, le manopole riscaldate, il cruise control e un faro che rischiara a giorno la strada. È la GS.


…ERA LA GOMMA

Il problema di ieri? Risolto: BMW ci ha contattato (le Case seguono Motociclismo sempre con grande attenzione..) informandoci che la primissima partita di Anakee che Michelin ha fornito per la Adventure presentano una rumorosità di rotolamento anomala. Quindi abbiamo inutilmente smontato mezza moto alla ricerca di una difettosità che invece non c'era...

 

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