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Comparativa Maxienduro 2014: Sousse - Matmata

La seconda tappa tunisina è completata: la visita al Colosseo di El Jem, la pioggia inaspettata, il primo tratto di fuoristrada con argilla e guadi e le prime vere curve su asfalto. Ogni moto ha il suo punto forte… Per ora facciamo il punto della situazione sulle “macinachilometri”

Comparativa maxienduro 2014: sousse - matmata

Quello che non era successo quando siamo sbarcati a Tunisi è accaduto ieri: ci siamo resi conto di essere in Africa. Africa, lontano da casa, in un posto diverso. È accaduto già dalla mattina, nel momento in cui abbiamo lasciato l'autostrada che lentamente ci stava accompagnando a sud e siamo entrati a El Jem. Abbiamo trovato ad attenderci un Colosseo romano - non grosso come il "nostro", ma comunque imponente - e soprattutto un altro mondo: strade affollate di venditori di tutto e niente e colorate come i fiori in primavera che tagliano quartieri di case semicostruite. Un viavai senza ordine scandito da urla, facce sorridenti ma che non capisci fino in fondo. Il classico bagno di folla (bambini) al benzinaio, neanche fossimo celebrità, per fare la foto insieme e smanettare col gas delle moto. Africa, appunto. Una bella, bellissima emozione. 
 
LE MIGLIORI PER MACINARE STRADA
Ma non è stata questa l'unica cosa per cui ricorderemo la prima giornata africana, che è stata ricco di accadimenti. Come uno scroscio di pioggia che ci ha colti verso mezzogiorno (avete presente Piero Angela quando parla della stagione delle pioggie e si vede una verde prateria ricoperta da nuvoloni neri a dir poco minacciosi? Appunto.). O il nostro primo tratto di fuoristrada, molle argilla in mezzo agli ulivi. O ancora, le nostre prime curve "vere" che abbiamo infilato con gran gusto negli ultimi km prima della nostra meta, Matmata, raggiunta sotto un cielo rosa, fattosi sempre più clemente via via che ore e km ci hanno accompagnato verso sud. Non vi parleremo però di pieghe e off-road, perché in  definitiva il nostro viaggio è stato un lungo trasferimento verso sud, per avvicinarci strategicamente ai bellissimi punti che toccheremo nei prossimi giorni. Sono ormai 700 i km che abbiamo fatto a velocità sostentuta con le nostre sette protagoniste, e il quadro sulle loro doti di viaggiatrici prende forma. Sono tutte grandi “macinachilometri”, con alcune eccellenze. Come Triumph, che offre una posizione di guida molto comoda, un motorone infinito, il cruise control, un ottimo riparo dall'aria. Doti che appartengono anche a BMW, addirittura eccellente per protezione aerodinamica e comfort, che però non sta guadagnando i soliti consensi a causa di un rumore anomalo proveniente dalla zona anteriore e avvertibile in velocità: trascinamento meccanico? Verificheremo e vi terremo aggiornati. Ottima anche Honda, sempre apprezzata Yamaha, inossidabile Guzzi. Tre moto molto equilibrate, queste, ambite ad ogni scambio di selle da i componenti del Motociclismo Test Team. Meno "lussuose" per macinare strada Kappa e Suzuki, anche se, come dicevamo, si sono difese bene e... hanno già avuto modo di rifarsi. Ma non vogliamo anticiparvi nient'altro. Insomma: tutto può ancora accadere! intanto, cliccate qui per la gallery con le foto della giornata (qui invece la prima gallery).
 
Prossimo aggiornamento tra 24 ore, ma ora guardiamo il primo mini report video di Federico Aliverti
 
 
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