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I segreti della ciclistica della Yamaha Tracer 9

La Yamaha Tracer 9 è dotata di un telaio a doppio trave che sfrutta il motore come elemento stressato e di un forcellone a doppio braccio, entrambi in alluminio; si tratta però di elementi nuovi, molto diversi da quelli utilizzati sul precedente modello

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Yamaha Tracer 9 2021

La Yamaha Tracer 9 è dotata di un telaio a doppio trave in alluminio che sfrutta il motore come elemento stressato e di un forcellone a doppio braccio anche lui in alluminio; si tratta però di elementi nuovi, molto diversi da quelli utilizzati sul precedente modello.

Il doppio trave, identico a quello della MT-09 2021, ha una rigidità laterale superiore del 50% e il cannotto di sterzo posizionato 30 mm più in basso rispetto al passato. Nella zona posteriore ha un disegno più tradizionale: l’accoppiamento col forcellone avviene all’interno delle travi discendenti anziché all’esterno, a favore della rigidezza dell’insieme. L’inclinazione del cannotto di sterzo è di 25°, l’avancorsa di 108 mm (24° e 100 mm per la versione precedente). Il tre cilindri è fissato con un’inclinazione diversa. L’angolo tra asse dei cilindri e suolo era di 47,5°, ora è di 52,3°. Cambia, infatti, la distribuzione dei pesi: dal 51,2% sull’asse anteriore si è passati al 49,8%.

Il doppio braccio deriva da quello della sorella “nuda”, rispetto al quale è più lungo di 64 mm. Nuovo anche il telaietto reggisella. Realizzato in tubi di acciaio, riduce l’altezza della sella (regolabile su due livelli, 830 e 845 mm rilevati contro i precedenti 843 e 863 mm) e migliora la capacità di carico, che cresce da 180 a 193 kg (+7%). Pedane e manubrio sono ora regolabili su due posizioni. Per le prime, la configurazione alternativa a quella standard è 4 mm indietro e 14 mm in alto; per il secondo è 9 mm in avanti e 4 mm in alto. Le sospensioni sono nuove. La forcella è più corta (di 39 mm) per via del cannotto di sterzo posizionato diversamente e il monoammortizzatore è abbinato a un nuovo leveraggio. La corsa assicurata alle ruote passa da 137 a 130 mm davanti e da 142 a 137 mm dietro. La Tracer 9 ha sospensioni tradizionali regolabili nel precarico della molla e nella velocità di estensione.

La Tracer 9 GT ha sospensioni con regolazione della frenatura idraulica semiattiva e del precarico molla manuale (quello del “mono” attraverso un comodo registro a pomello). I cerchi sono in alluminio, realizzati tramite forgiatura a rotazione: un processo che ha permesso di ridurre lo spessore del materiale (e quindi il peso) in modo considerevole: 2 mm contro i 3,5 mm dei precedenti cerchi, 1 kg più pesanti. Il serbatoio ha capacità di 19,3 litri rilevati. A detta di Yamaha la Tracer 9 è 1 kg più leggera della Tracer 900 (213 kg col pieno contro 214 kg). La Tracer 9 GT protagonista della prova pesa 208,7 kg a vuoto (216,8 con le borse montate). Per la versione GT precedente abbiamo rilevato 205,7 kg a vuoto (215,7 con le borse).

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Yamaha Tracer 9 GT 2021

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