In occasione del
test della nuova Triumph Speed Triple, abbiamo intervistato Stuart Wood, Chief Engineer Triumph. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
La nuova Speed è molto simile a quella del 2016: perché non un nuovo look?
“Ci abbiamo pensato, ma la scelta di non cambiare è stata intenzionale. Gli appassionati amano il family feeling fra i modelli e penso che la Speed Triple abbia proprio nel suo carattere e nelle sue chiavi estetiche le ragioni del successo. Naturalmente non mancano gli aggiornamenti, come i nuovi cerchi e le numerose parti in carbonio presenti sulla versione RS. L’obiettivo è proporre una nuova Speed Triple mantenendo l’essenza, il DNA, delle precedenti”.
Quando possiamo aspettarci un vero e proprio salto generazionale?
“Credo che questo modello proponga già il maggior salto generazionale dell’intera linea Speed Triple: non si sono mai visti tanti cambiamenti nei 24 anni di storia del modello. Ci impegniamo costantemente ad ascoltare cosa ci chiedono gli appassionati e l’evoluzione delle nuove moto è guidata anche dalle loro richieste; è il mercato che detta lo sviluppo”.
Come mai, dopo tanto tempo, non contraddistinguerla dal punto di vista dei colori? Un ritorno alle livree storiche non è ben recepito dal mercato?
“Lo studio dei colori avviene secondo le richieste degli utenti finali. Abbiamo deciso di basare le livree su quello che chiede la gente e che piace. Anche il nero e il bianco sono colori storici per noi”.