Il già articolato “pacchetto” della Tracer 9 GT si fa su questa versione GT+ ancora più interessante: arrivano un display TFT da ben 7” con connettività bluetooth e navigazione cartografica, una sella rivista, un cambio elettronico con nuove logiche di funzionamento, le modalità di guida, la frenata combinata. Soprattutto, arrivano due sistemi basati (anche) sulla presenza di un sensore radar, il cruise control adattivo e un dispositivo di supporto alla frenata che aumenta autonomamente la potenza decelerante se stabilisce che il pilota non stia frenando abbastanza nel contesto di una situazione che può portare a un impatto. Per cui, concentriamo sullo scoprire che effetto hanno i nuovi sistemi elettronici sulla guida.
Il cruise control adattivo è intuitivo da utilizzare e ben funzionante. La Tracer segue il mezzo che la precede con precisione e azioni dolci sui freni (quando deve rallentare) e sull’acceleratore (quando deve guadagnare velocità). Nota positiva anche per la capacità di identificare un mezzo “piccolo” come una moto. La distanza che si vuole mantenere col veicolo che ci precede è impostabile attraverso la strumentazione. Gli “step” a disposizione sono quattro e anche quello che prevede la distanza minore appare come molto sicuro.
Il supporto automatico alla frenata (che Yamaha chiama Radar Linked Unified Brake System) si attiva in quelle situazioni che il sistema identifica essere d’emergenza nelle quali il pilota non raggiunge in autonomia la miglior decelerazione fisicamente ottenibile dalla moto. A sensazione, dopo averlo sollecitato avvicinando a gran velocità una moto che ci precedeva ad andatura costante, ci sembra di poter dire che intervenga davvero all’ultimo. Non avremmo disdegnato un’azione leggermente anticipata. A differenza di quanto accade nel mondo auto, questo aiuto di guida non agisce in autonomia sui freni a meno che, come detto, non si stia già frenando. Abbiamo parlato di questo aspetto coi tecnici Yamaha, domandando il perché. Il motivo è che la moto ha un equilibrio instabile e una frenata che coglie di sorpresa potrebbe scomporre il pilota in sella e conseguentemente la moto stessa.
Per il resto, abbiamo ritrovato la Tracer che conoscevamo: una moto veloce, confortevole, ben allestita e con un rapporto tra contenuti e prezzo super interessante.
Troverete il test completo della nuova Yamaha Tracer 9GT+, con interviste e approfondimenti, su Motociclismo di maggio, in edicola tra pochi giorni.