Nuova Yamaha Tracer 9GT+: come va, pregi e difetti
Presentata ad Eicma, l'ultima versione della crossover di Iwata è caratterizzata dalla presenza del “radar”, che gestisce il cruise control adattivo. Nuova anche la strumentazione, arriva la piattaforma inerziale e alcuni dettagli sono stati rifiniti in ottica del massimo comfort. Ecco le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto
Come è fatta
La crossover di Iwata si evolve adottando una elettronica tutta nuova, che comprende piattaforma inerziale IMU e un radar a onde millimetriche. Questo permette alla centralina di gestione del motore e della frenata di offrire nuove funzioni, tra cui il primo sistema di frenata unificata: Attraverso la piattaforma inerziale e il radar, il gruppo idraulico Bosch regola le azioni sulle pinze, ottimizzando la frenata. Interviene in tre frangenti, sempre per garantire la massima sicurezza: distribuisce la potenza frenante sugli assi nella normale frenata; la regola in modo opportuno quando si frena in curva; aumenta la pressione potenza frenante se rileva il pericolo di una collisione. Oltre a questo c’è il cruise control adattivo che mantiene automaticamente una distanza fissa dal veicolo che precede. Il sistema è integrato con il motore e con le sospensioni elettroniche, e per rallentare la moto agisce prima sul motore e poi sui freni, regolando nel contempo la forza di smorzamento delle sospensioni per assicurare la stabilità. Tutte queste funzioni si monitorano e gestiscono con il nuovo TFT a colori da 7”, che offre tre temi, la connettività con la app Yamaha MyRide e la navigazione a schermo intero con il sistema Garmin.
Resta invece invariata la base tecnica, che prevede il poderoso tre cilindri CP3 da 890 cc, 119 CV a 10.000 giri/min e 93 Nm a 7.000 giri/min con quattro modalità di guida (Sport, Street, Rain, Custom), che lavorano con i controlli di trazione, slittamento, impennata, (con funzione cornering) e con le nuove sospensioni elettroniche. È installato in un telaio pressofuso in alluminio completato con sospensioni KYB semiattive (modalità Sport o Comfort). Per tutti i dettagli di questo modello vi rimandiamo però al nostro articolo di presentazione, ora è arivato il momento di salire in sella.
Nelle pagine seguenti trovate le nostre impressioni di guida, con i pregi e i difetti della moto, oltre alla scheda tecnica e al prezzo.
Come va
Il già articolato “pacchetto” della Tracer 9 GT si fa su questa versione GT+ ancora più interessante: arrivano un display TFT da ben 7” con connettività bluetooth e navigazione cartografica, una sella rivista, un cambio elettronico con nuove logiche di funzionamento, le modalità di guida, la frenata combinata. Soprattutto, arrivano due sistemi basati (anche) sulla presenza di un sensore radar, il cruise control adattivo e un dispositivo di supporto alla frenata che aumenta autonomamente la potenza decelerante se stabilisce che il pilota non stia frenando abbastanza nel contesto di una situazione che può portare a un impatto. Per cui, concentriamo sullo scoprire che effetto hanno i nuovi sistemi elettronici sulla guida.
Il cruise control adattivo è intuitivo da utilizzare e ben funzionante. La Tracer segue il mezzo che la precede con precisione e azioni dolci sui freni (quando deve rallentare) e sull’acceleratore (quando deve guadagnare velocità). Nota positiva anche per la capacità di identificare un mezzo “piccolo” come una moto. La distanza che si vuole mantenere col veicolo che ci precede è impostabile attraverso la strumentazione. Gli “step” a disposizione sono quattro e anche quello che prevede la distanza minore appare come molto sicuro.
Il supporto automatico alla frenata (che Yamaha chiama Radar Linked Unified Brake System) si attiva in quelle situazioni che il sistema identifica essere d’emergenza nelle quali il pilota non raggiunge in autonomia la miglior decelerazione fisicamente ottenibile dalla moto. A sensazione, dopo averlo sollecitato avvicinando a gran velocità una moto che ci precedeva ad andatura costante, ci sembra di poter dire che intervenga davvero all’ultimo. Non avremmo disdegnato un’azione leggermente anticipata. A differenza di quanto accade nel mondo auto, questo aiuto di guida non agisce in autonomia sui freni a meno che, come detto, non si stia già frenando. Abbiamo parlato di questo aspetto coi tecnici Yamaha, domandando il perché. Il motivo è che la moto ha un equilibrio instabile e una frenata che coglie di sorpresa potrebbe scomporre il pilota in sella e conseguentemente la moto stessa.
Per il resto, abbiamo ritrovato la Tracer che conoscevamo: una moto veloce, confortevole, ben allestita e con un rapporto tra contenuti e prezzo super interessante.
Troverete il test completo della nuova Yamaha Tracer 9GT+, con interviste e approfondimenti, su Motociclismo di maggio, in edicola tra pochi giorni.
Scheda tecnica
Motore
4 tempi, Raffreddato a liquido, DOHC, 4 valvole, 3 cilindri, EURO5
Cilindrata
890 cc
Alesaggio x corsa
78,0 × 62,1 mm
Rapporto di compressione
11.5:1
Potenza massima
119,0 CV/10.000 giri/min.
Coppia massima
93,0 Nm/7.000 giri/min.
Lubrificazione
Carter umido
Frizione
in bagno d'olio, dischi multipli
Accensione
TCI
Avviamento
Elettrico
Trasmissione
Sempre in presa, 6 marce
Trasmissione finale
Catena
Alimentazione
Iniezione
Telaio
A diamante
Inclinazione canotto sterzo
25°00′
Avancorsa
108 mm
Sospensione anteriore
Forcella telescopica
Sospensione posteriore
leveraggi progressivi, Forcellone oscillante
Escursione anteriore
130 mm
Escursione posteriore
137 mm
Freno anteriore
298 mm
Freno posteriore
267 mm
Pneumatico anteriore
120/70ZR17M/C (58 W) Tubeless
Pneumatico posteriore
180/55ZR17M/C (73 W) Tubeless
Lunghezza
2175 mm
Larghezza
885 mm
Altezza
Da 1430 mm a 1470 mm
Altezza sella
Da 820 mm a 835 mm
Interasse
1500 mm
Altezza minima da terra
135 mm
Peso in ordine di marcia (compresi serbatoi olio e carburante pieni)
223 kg
Capacità serbatoio carburante
19 l
Quantità olio motore
3,50 l
Il prezzo
La nuova Tracer 9 GT+ 2023 è disponibile in due schemi cromatici: Icon Performance e Power Grey.
La moto sarà disponibile a partire da maggio 2023, al prezzo di 16.749 euro c.i.m.
Vi ricordiamo che il prezzo presente in questo articolo è da considerarsi con la formula “chiavi in mano”, comprensiva di “messa in strada”, che Motociclismo quantifica in 250 euro.