Il motore è un mostro di coppia e potenza, che lancia la Varano come una fionda tra una curva e l’altra. Ma ciò che sbalordisce è la rapidità nei cambi di direzione. La cura dimagrante, che ha interessato tutti i componenti, dalla carrozzeria alle ruote, ma soprattutto il motore, si fa sentire: meno masse volaniche si traducono in minore inerzia. Certo, rispetto alla versione domestica a due valvole per cilindro, il motore a 4 valvole super-elaborato non ama troppo i regimi bassissimi o il gas pelato, ma resta in grado di spingere forte in un arco di utilizzo molto ampio. Terza-quarta marcia potrebbero bastare a girare nel circuito di Varano de’ Melegari (appunto…) senza tirare in ballo troppo il cambio, che rimane comunque quello Guzzi, ovvero un po’ duro negli innesti. Non morbida, ma molto modulabile, la frizione su questa versione Carbon (che usa un’unità a doppio disco, più piccola e leggera); più pesante quella della Stradale, che utilizza molle rinforzate. Insomma, ci troviamo di fronte a una purosangue capace di regalare emozioni in pista. Le sportive artigianali su base Guzzi viste finora sono sempre rimaste di nicchia, anche a causa di prezzi di listino decisamente elevati. La GC Corse Varano opta per la formula in kit, che volendo ci si può montare da soli nel garage di casa, se si è abbastanza “sgamati” con chiavi inglesi e brugole. Nella sua configurazione più semplificata il kit costa circa 7.900 euro, a cui va aggiunto il costo della moto donatrice.