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Melandri: “Inizio ad abituarmi alla battaglia corpo a corpo”

Mondiale SBK 2017, round 3, Aragon: le immagini più belle della Superbike (e delle altre classi), con la Ducati di Davies che finalmente ferma Rea. C'era Biaggi in pista? Show e duelli in Supersport e WSS300, soprattutto complimenti a Rinaldi per la perentoria vittoria in STK1000. Le parole dei protagonisti
1/29 SBK 2017, Aragon: weekend in chiaro scuro per Chaz Davies. Motore rotto nelle libere; primo posto in Superpole; caduta in Gara 1; trionfo in Gara 2

Riviviamo il round 3

Il Circus delle derivate di serie è tornato in Europa e... finalmente si è visto qualcosa di diverso (sfogliate la gallery delle foto più belle)! Il Mondiale SBK, che sembrava già finito dopo soli due appuntamenti, si ritrova con la classifica generale leggermente accorciata, grazie alla vittoria di Davies in Gara 2. Non che Jonathan Rea si sia dimostrato arrendevole, anzi ha capitalizzato al massimo le due gare sulla pista che da un paio d'anni è il terreno di caccia preferito della Ducati e di Chaz in particolare. Il gallese stava per portare a casa la "solita" doppietta di Alcaniz, ma una caduta all'ultimo giro in Gara 1 lo ha privato di una soddisfazione "piena" che avrebbe raddrizzato alla grande un weekend partito a dir poco sotto una cattiva stella, dopo la rottura nelle libere del venerdì. Così, di fatto, è stato Melandri il miglior ducatista, con altri due podi in carniere. Marco c'è, è uno dei piloti più veloci del lotto, ma sembra mancare ancora un piccolo step per puntare con decisione alla vittoria. Il podio per il n° 33 è praticamente prenotato ad ogni gara, ora manca il guizzo finale.

Torna l'Aprilia n° 3

L'Aprilia n° 3: non è Biaggi, ma Simon, sostituto di Savadori
La formula della partenza "al contrario" in Gara 2 continua a non convincere: alla fine il risultato non cambia di una virgola rispetto a Gara 1, troppo forti i primi 4 o 5 rispetto alle... seconde linee. Di queste ultime fanno parte a buon diritto Lowes, Fores (che spavento quando la sua moto è andata a fuoco in Gara 1!), Torres, VD Mark... In genere anche Camier, con la MV Agusta, ma questa volta il britannico ha avuto problermi tecnici per tutto il weekend e si è dovuto accontentare di due arrivi intorno al 10° posto (11° e 10°).
Notevole il risultato di Mercado, che ha fatto il suo ritorno in gara dopo l'infortunio e ha portato l'Aprilia Ioda davanti alle "ufficiali" (7° e 8°, in entrambi i casi davanti add un Laverty da cui il team Milwaukee si aspetta certo di più). A proposito: a molti sarà venuto un colpo al cuore a vedere la RSV4 n° 3 (pure con la grafica del numero... conosciuta). Non si trattava ovviamente di Max Biaggi, ma di Julian Simon, sostituto dell'infortunato Savadori. Pur non togliendo nulla all'impegno dello spagnolo (al debutto in SBK), forse non è stata una bella mossa dare proprio QUEL numero ad una moto che sarebbe arrivata verosimilmente indietro...
Prosegue la (fin troppo) lenta marcia di avvicinamento della Honda, con Bradl e Hayden che soffrono più del preventivato, prendendo paga anche dalle certo non irresistibili Kawasaki private (Braddl battuto da Ramos in Gara 2)

Davies: "L’unico momento di gioia è stato la vittoria"

Davies precede Rea, Melandri fa lo stesso con Sykes
Chaz Davies: “Andare d’accordo con la Panigale è una dura battaglia”
Fin dal primo turno non è stato un weekend facile per noi, quindi era molto importante chiuderlo con una vittoria, specialmente dopo la delusione di Gara 1. L’unico momento di gioia è portare a casa la vittoria, e non è male portarla a casa così. Sapevamo che la nostra moto sarebbe stata competitiva su questa pista, ma la vittoria di oggi non è stata affatto facile ed i nostri rivali principali sembrano relativamente a loro agio, quindi ci resta del lavoro da fare in diverse aree. Oggi abbiamo sofferto con il grip a inizio gara. Inoltre, il vento era davvero forte e continuava a spingermi fuori traiettoria. All’ultimo giro, una raffica alla curva 5 mi ha ostacolato in scalata e sono finito leggermente largo, ma siamo riusciti comunque a portare a casa la vittoria. Per adesso stiamo riuscendo ad andare d’accordo con la moto, anche se è una dura battaglia.

Jonathan Rea: “Fare 2 gare con Chaz qui non è impresa da poco”
Ho fatto Gara 1 al meglio che potessi fare e ho imparato molto. Non so come trovare accelerazione in uscita della chicane, perché mi sono sentito sempre annientato in tal senso; tutto quello che potevo fare era mettere tanta pressione a Davies e aspettare un suo errore; che è l'unico modo in cui la “porta” si aperta un paio di volte, ha preso larghe alcune curve. È stata una perfetta opportunità per vincere un'altra gara, perché un ultimo giro di battaglia con lui sarebbe stato durissimo. È una vittoria arrivvata per un incidente, ma io me la prendo.
In generale è stato un ottimo weekend per noi. Siamo venuti su un circuito che non è il massimo per me sulla moto, ma abbiamo messo a segno un buon venerdì e ci sentivamo fiduciosi; e ieri, riuscire 18 giri completi con Chaz, ruota a ruota in tutte e due le gare in uno dei tracciati in cui è più forte non è impresa da poco. Oggi abbiamo fatto una bella battaglia, quindi siamo davvero felici di essere arrivati a podio. Ho avuto davvero una bella lotta e questa è storicamente la pista più forte per Chaz e la Ducati, quindi sono davvero felice di venire via con 45 punti. L'anno scorso siamo stati secondo e terzo, ma eravamo a km di distanza. Questa volta abbiamo corso fino alla fine con Chaz. Sono davvero contento, anche perché non mi sentivo bene questo fine settimana. Ero OK sulla moto e si stava lavorando davvero bene, ma non avevo molte energie, e oggi è stato peggio di ieri.

Marco Melandri: “Inizio ad abituarmi alla battaglia corpo a corpo”
Oggi la moto era più competitiva rispetto a Gara 1 e ci siamo giocati la vittoria quasi fino alla fine. Volevo provare una fuga a otto giri dal termine, ma purtroppo ho rischiato la caduta in un paio di occasioni dopodiché difficilmente sarei riuscito a passare Rea e Davies, quindi non potevo chiedere di più. Non è stato così facile tornare dalla terza fila. Ho lottato con i primi di nuovo, e quando Chaz è arrivato è stato difficile. È sempre difficile cercare di forzare di più nelle pause. Sono stato in grado di avvicinarmi ai ragazzi davanti, ma mi manca ancora qualcosa. Ad ogni gara imparo qualcosa ed inizio ad abituarmi alla battaglia corpo a corpo, ma ci è mancato il grip necessario per forzare con l’anteriore. Comunque il bilancio è positivo, siamo costantemente in lotta per il podio e sempre più vicini alla vittoria. Dobbiamo migliorare il setup per essere un po’ più costanti dall’inizio dalla fine.

Tom Sykes: “Ho corso… da malato”
Pensavo che sarei stato fisicamente meglio in Gara 2, ma invece sono stato peggio che in Gara 1 poiché non ho mangiato nulla. Siamo arrivati a contatto coi primi ma non mi sento bene in moto col vento. Pare che siamo sensibili al setup dell’avantreno, comunque il vento era terribile. Quale che sia il motivo, non riusciamo ad avere un carico costante sulla ruota anteriore e io non sono stato in grado di tenere il passo dei primi. È la prima volta da molto tempo che affronto un weekend di gara da “malato” e sono arrivato terzo e quarto. Non sono stato in grado di dare il 100% e, quando sei in moto, ti accorgi subito che la mente non va alla stessa, normale velocità di sempre. È stata una sensazione strana, surreale: dare il massimo ma sapere di non… girare a pieno regime.

Lowes: "Il mio errore causato dalla moto”

Alex Lowes
Alex Lowes: "Sconvolto dall'aver avuto l'opportunità di lottare per il podio e di non essere riusciti ad arrivarci”
Sono un po’ infastidito, ma è il mio primo piccolo errore in una gara quest'anno. Non è stata tutta colpa mia, non sono stato soddisfatto al 100% del cambio di direzione della moto, e proprio in quel punto non sono riuscito a spostare perfettamente la moto e per questo motivo ho sbagliato la marcia. Sono uscito fuori e ci sono voluti 20 secondi per tornare in gara. La squadra ha fatto un lavoro fantastico, la mia moto era ottima, mi sarebbe piaciuto essere sul podio ma nel complesso sono felice di quello che abbiamo ottenuto. Quando sono tornato in pista il mio ritmo era simile a quello di Melandri ma io ero molto più indietro. Sono un po’ sconvolto dal fatto che abbiamo avuto l'opportunità di lottare per il podio e poi non siamo riusciti ad arrivarci. Sento che abbiamo fatto veramente un buon passo avanti con la moto. Devo migliorare nei primi giri, ma la mia andatura, specie nella seconda parte di gara è buona e credo che sarei potuto arrivare podio. Questo è il mio obiettivo per Assen, restare coerente, continuare a lavorare duro e continuare a divertirsi.

Michael van der Mark: “È stato bello poter combattere nel gruppo di testa”
Sono molto felice, abbiamo fatto un buon inizio gara, al secondo posto alle spalle di Alex, poi Johnny Rea e Marco Melandri mi hanno passato sul rettilineo. Ero un po’ più lento rispetto ai ragazzi davanti a me, ma sono riuscito a stare con loro, e sono felice di questo, di sicuro abbiamo fatto un altro passo avanti, il che è veramente buono. Alla fine ho avuto dei problemi con la gomma anteriore, avevamo scelto quella più morbida e credo che oggi con il vento abbia peggiorato la situazione. Sono felice del quinto posto, ed è stato bello poter combattere nel gruppo di testa. Voglio ringraziare il team per il loro duro lavoro. tutti stanno lavorando davvero molto duramente e possiamo vedere il potenziale che si sta sviluppando bene. Stiamo facendo progressi e ne sono felice .

Jordi Torres: “All’inizio serviva più cattiveria”
Onestamente, la gara di oggi ha avuto un sapore agrodolce. L’intenzione era quella di partire bene, ma purtroppo ho rischiato una caduta alla prima curva quando c’è stato contatto con un altro pilota ed ho perso molte posizioni. Una volta ripresa confidenza con la moto, ho fatto di tutto per raggiungere i piloti davanti a me. Sono riuscito a recuperare abbastanza posizioni ma, senza la cattiveria che serviva all’inizio, oggi non siamo riusciti ad andare oltre la settima posizione

Markus Reiterberger: “Devo ritrovare il feeling”
Ho cominciato abbastanza bene la gara ed avevo un buon feeling nei primi giri. Ho cercato di stare con Jordi, che non era molto distante, ma dopo cinque giri circa ho cominciato a perdere feeling ed ho finito solo al 16mo posto. Dobbiamo analizzare la situazione per vedere come posso ritrovare il feeling che mi serve. Non abbiamo un problema in particolare, perdo un po’ ovunque. Continueremo a lavorare per avere delle idee…

Eugene Laverty: “Abbiamo perso competitività”
Complessivamente per me è stato un weekend difficile; ho fatto quello che ho potuto per portarlo a casa con un decente numero di punti. Alla partenza combattevo per la seconda posizione, ero pronto per una bella battaglia, ma gli altri ragazzi sono arrivati subito su di me. Il vento era davvero terribile e ci ha condizionato tutti. Mi ha spinto fuori alcune volte, erano delle condizioni davvero difficili in cui guidare. Al momento non c’è una moto con la quale possiamo combattere, abbiamo perso qualcosa. Dobbiamo cercare di trovare i tempi sul giro appena possiamo, e sto lottando per renderli costanti.

Juliàn Simòn: “Aver preso punti in entrambe le gare è fantastico”
Oggi è stata una gara difficile per me. C’era molto vento nel primo e secondo settore, ed è stato difficile per me trovare lo stesso ritmo di ieri. Nonostante oggi sia stato più difficile che in gara 1, sono riuscito a lottare con Krummenacher e Reiterberger, e giravo davvero forte nel terzo settore dove il vento era minore. Sono molto contento dell’intero weekend. Sono migliorato ad ogni turno e l’aver preso punti in tutte e due le gare è fantastico. Voglio solo ringraziare di nuovo l’intero team Milwaukee Aprilia per il supporto.

Camier: “Ad Assen torneremo davanti”

Leon Camier
Leon Camier: “Buon lavoro qui ad Aragon, anche se quello di oggi non è certo il nostro risultato migliore”
Oggi ho fatto del mio meglio ed in gara ho notato un discreto miglioramento nel setting del telaio. Abbiamo riscontrato dei problemi in un paio di aree della pista ma questo è il risultato per aver perso alcune sessioni del weekend per lavorare sul setting della moto. Ad ogni modo, abbiamo fatto un buon lavoro qui ad Aragon e, anche se quello di oggi non è di certo il nostro risultato migliore, sono certo che ad Assen torneremo davanti.

Stefan Bradl: “A fine gara la gomma anteriore era finita”
Questo non è il risultato che stavamo aspettando, ovviamente. Abbiamo provato un set-up differente da Gara 1 perché volevano fare un buon turno, e durante il warm up è andato bene. Abbiamo deciso di tenerlo, perché avevamo bisogno di un cambiamento e di vedere come avrebbe reagito la moto, ma sfortunatamente questo non ci ha aiutato durante la gara. Stavo consumando un po’ lo pneumatico anteriore, che mi ha lasciato davvero poco grip per gli ultimi giri, quando stavo lottando con Ramos e Camier. Abbiamo fatto una scelta sbagliata, ma era la prima volta che facevamo dei veri aggiustamenti alla meccanica in quanto prima eravamo principalmente concentrati sull’elettronica e sul motore.

Nicky Hayden: “Out per problemi alla frizione”
Abbiamo aggiustato un po’ la moto stamattina per provare a incrementare la svolta e facilitare il cambio di direzione e la moto si è comportata bene. Ho fatto una buona partenza e guadagnato qualche posizione durante il primo giro. Ero arrivato ad essere ottavo, ma già al secondo giro ho cominciato ad avere problemi con la frizione, diventava sempre peggio ad ogni giro fino al punto che non c’erano più possibilità che avrei potuto finire la gara, così sono dovuto tornare ai box. Ovviamente siamo delusi; le cose non vanno per il verso giusto al momento.

Xavi Forés: “Stavo prendendo Sykes e VD Mark, ma era troppo tardi”
È stato un week end molto strano. Avevamo capito di poter far bene fin dal primo turno, poi l’incidente di ieri è stato una cosa totalmente imprevedibile, ma queste sono le gare, può capitare. Oggi è stato un peccato dover partire così indietro perché all’inizio ho perso tempo per sorpassare qualche pilota, poi quando sono riuscito a fare il mio ritmo sono riuscito a rimontare. Stavo prendendo anche Sykes e Van der Mark, ma era troppo tardi. Davvero un grosso grazie al team che ha fatto un bel lavoro e questo risultato ci voleva soprattutto per loro.

Tutti dietro (e molto) alla Rossa di Rinaldi

Michael Ruben Rinaldi è il dominatore della prima gara 2017 della STK 1000
Passando alle altre classi, segnaliamo il sorpasso strepitoso con cui Mahias ha piegato Morais andando a vincere nel finale infuocato della Supersport. PJ Jacobsen porta ancora a podio la MV Agusta, ma per battere la nuova R6 serve qualcosa di più in gara, dato che in Superpole la F3 non sfigura di certo. Amaro rientro per Sofuoglu, vittima incolpevole nel trambusto seguito alla caduta di Caricasulo.
Già che parliamo di turchi, eccoci alla Stock 1000. Nella gara vinta in solitaria da un grandissimo Michael Ruben Rinaldi, davanti a Marino, il pupillo di Kenan, Toprak Razgatlioglu, ha fatto una gara clamorosa, regalando agli spettatori uno spettacolo grandioso fatto di traversi allucinanti, sorpassi in punti apparentemente impossibili, traiettorie... creative. Peccato cher alla fine la concretezza di un veloce Tamburini abbia avuto la meglio: il podio è andato all'italiano.
Lo spettaccolo non è mancato nemmeno nella neonata classe WSS300, con le piccole moto guidate sempre in carena da piloti assatanati. Forse mettere la gara di questa categoria dopo quelle delle... sorelle maggiori non è però una idea azzeccatissima, dato che né il rumore né la velocità delle 300 cc risultano coinvolgenti quanto l'atmosfera che le 600 e le 1.000 riescono a regalare.

Per ripassare i risultati e le cronache del weekend di Aragona, cliccate sui link nel paragrafo seguente.

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Davies precede Rea, Melandri fa lo stesso con Sykes
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