Il tipico clima portoghese caldo e mite è un lontano ricordo, proprio come lontano è il ricordo della KTM 790 Adventure, arrivata nel 2019. La nuova 890 Adventure sembra aggiornata solo nelle apparenze, anche se le forme cambiano nella zona anteriore; il telaio invece è lo stesso mentre il motore da 889 cc è stato introdotto per adeguarsi alla normativa Euro5. Eroga 105 CV e 100 Nm: di più non chiediamo (soprattutto sotto la pioggia) e non ce n'è bisogno: molto buona l'elasticità del propulsore, con un tiro ai medi che non smette mai di convincere, con un allungo fino a oltre 8.000 giri/min, con la zona rossa a soli 1.000 giri/min più in alto.
Appena seduti, si apprezza una sella più imbottita: la 890 Adventure ti fa sentire pronto a raggiungere qualsiasi meta. La posizione di guida è attiva, ma per nulla faticosa: pedane poste centralmente, gambe disposte nella giusta posizione (nè troppo piegate, nè troppo distese) e un manubrio che permette di tenere il busto leggermente chinato verso l'avantreno. Busto che, tra l'altro, viene protetto a dovere dal nuovo parabrezza che elimina completamente qualsiasi fastidiosa turbolenza grazie all'enorme buco centrale. Tranquilli, non passa la pioggia! L'aria viene deviata sulla parte alta del casco, mentre le spalle sono scoperte soltanto alla loro estremità.
Nei primi metri si apprezza il cambio - uno dei pregi più grandi di questa moto - e una risposta del gas pronta, ma senza generare alcun on/off fastidioso. La frizione è morbida, abbastanza intuitiva allo stacco, poi la dimentico una volta in movimento vista la presenza del quickshifter molto preciso e fluido sia a salire sia a scalare di marcia. Le condizioni di meteo avverse costringono a partire con la mappa Rain, morbida nella prima parte d'erogazione, mentre la Street è più corposa ed è tarata in modo da accontentare anche l'animo più sportivo degli smanettoni visto che non esiste la modalità Sport.
Con il nuovo display - e un layout dei menù ripreso dalla 1290 Super Adventure - cambiare mappa è decisamente più facile e intuitivo. Un aspetto molto apprezzato laddove finisce l'asfalto e inizia lo sterrato. Apprezzata anche la taratura delle sospensioni, che nella posizione standard risulta molto confortevole ma, al contempo, regge anche la guida un po' più sportiva. Un piccolo spoiler: lavorano molto bene anche in off-road.