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Che fine ha fatto la Lucky Explorer 5.5?

Un lettore ci chiede lumi sul destino di quella che doveva essere l'adventure entry level di casa MV Agusta e di cui non si sa più niente. Ecco la risposta della Casa e il commento di Motociclismo

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Caro direttore, aggiungerei alla risposta alla lettera La Cina attacca, gli occidentali si ritirano” pubblicata sul numero di gennaio, che oltre a ritirarsi dai saloni delle fiere del settore, gli occidentali ritirano anche modelli di moto che erano di imminente lancio sui mercati. Come MV Agusta con il modello Lucky Explorer 5.5, che doveva arrivare alle concessionarie nel mese di febbraio: un modello nato in collaborazione con Benelli QJ. A gennaio 2023 KTM acquista il 25% di MV, così tutti e tre hanno un modello da immettere sul mercato nella primavera del 2023, Benelli la TRK702, CF la CF 800 con motore sì cinese, ma a tutti gli effetti KTM, e addirittura anche QJ lancia una sua moto. Finale della storia a fine febbraio (quando erano già state prese delle prenotazioni nei concessionari MV della 5.5 con tanto di caparra), la stessa MV toglie dallo store del sito ufficiale la 5.5: questo è a mio avviso un eclatante ritiro dei produttori occidentali, che lasciano alla Cina il lancio dei suoi modelli. La cosa più brutta è che MV tace, non spiegando ai suoi concessionari se il progetto è stato abbandonato oppure rimandato.

Massimo Poletti – email

MV Agusta: Il focus del rilancio del brand MV Agusta si concentrerà sui modelli di punta del marchio, come la Superveloce 1000, la Lucky Explorer 9.5 e la 921S che sono state presentate nei mesi scorsi. Per quanto riguarda invece gli sviluppi di cilindrate più piccole sono stati, per il momento, posticipati.

Il commento di Motociclismo: Secondo noi il caso Lucky Explorer 5.5 non è identificabile come “ritiro degli occidentali”, è piuttosto la rinuncia a una collaborazione con i cinesi. Almeno temporanea, visto che il progetto è posticipato. La 5.5 è sempre stata una creatura ibrida un po’ strana: la base è una Benelli TRK 502 con cilindrata portata da 500 a 554 cc, della quale MV mantiene il telaio, ma sostituisce il forcellone con uno più leggero in alluminio e componentistica Kyaba e Brembo. “Una MV Agusta senza motore MV”, commentavamo nell’analisi post Eicma, sul numero di dicembre 2022. La realtà – a differenza della sorella 9.5 che sarà equipaggiata con un tre cilindri MV – è che la 5.5 non ha DNA varesino ed è a suo modo una moto low cost (il prezzo previsto era di 8.000 euro), contraria alla filosofia della Casa. In più, è evidente, come rilevi, che KTM, appena entrata nella proprietà, debba valutare che progetti appoggiare e di quali proporre il rinvio. Una possibilità è che il progetto risorga con una base CF, attraverso i buoni uffici di KTM, ma siamo nel campo delle ipotesi e resterebbe il problema del DNA MV.

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