Sulla carta la Honda Africa Twin si presenta con qualche CV in meno rispetto alle sue rivali. L’endurona di Tokyo ha dalla sua 102 CV, contro i 136 della BMW R 1250 GS, i 158 della Ducati Multistrada 1260 e i 170 della nuova Multi V4. Vero che stiamo anche parlando di moto con cilindrata maggiore, ma si sa, la potenza è uno dei dati che più interessano ai motociclisti. Così, sembrerebbe che la Casa abbia nei piani futuri una versione della Africa Twin spinta da un motore sovralimentato. A parlarci di questo progetto sono i brevetti depositati da Honda in Giappone, che ci mostrano un sistema di sovralimentazione, progettato per adattarsi al telaio dell’Africa Twin, a dare più potenza al bicilindrico parallelo di 1.084 cc utilizzato sull'attuale CRF1100L.
I disegni depositati per il brevetto ci mostrano la soluzione scelta da Honda per la sovralimentazione, ovvero un compressore a doppia vite. A differenza del compressore centrifugo utilizzato da Kawasaki sulla gamma H2, che funziona come un “turbocompressore” ed è studiato per fornire più potenza solo ai medi-alti regimi, la soluzione di Honda è studiata per offrire la sovralimentazione già a partire dai bassi regimi. Inoltre, il compressore viene comandato meccanicamente dal motore, e non dai gas di scarico, per annullare eventuali ritardi nella risposta dell’acceleratore.
Dai disegni vediamo il compressore montato sopra il cambio dell'Africa Twin, più o meno nello stesso punto in cui Kawasaki mette il suo compressore centrifugo, con l'aria di aspirazione convogliata dal filtro dell'aria nel lato sinistro dello stesso. Il sistema di Honda utilizza poi per l’iniezione due iniettori per ciascun cilindro: il primo posizionato sotto alla valvola a farfalla, il secondo l'altro direttamente nella camera di combustione. Si tratterebbe quindi di una vera iniezione diretta.