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Benda sviluppa un bicilindrico a V sovralimentato

Il marchio cinese di proprietà di Zhejiang Changling Binjiang Motorcycle Co ha sviluppato un propulsore bicilindrico V con una particolare caratteristica: nonostante la piccola cubatura, il motore ha un sistema di sovralimentazione. Ecco tutte le caratteristiche e la potenza erogata da questa unità

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Benda Motorcycle è un marchio Cinese nato nel 1994 e di proprietà del gruppo Zhejiang Changling Binjiang Motorcycle Co, che ha prodotto sin dalla sua nascita moto e scooter di piccola cilindrata destinati al mercato domestico.

Da qualche anno a questa parte però Benda ha ampliato i propri orizzonti iniziando a produrre motori di cubatura maggiore, tra i quali spiccano i V4 da 500cc e addirittura 1.200 cc.

Unitamente ai progressi in ambito meccanico, il Brand cinese pare stia lavorando a diversi modelli sui quali montare i propri propulsori: prima della scorsa estate vi avevamo infatti scritto dei render di tre nuove moto comparsi sui canali social dell’azienda che dovrebbero essere destinate proprio all’utilizzo dei nuovi propulsori. Si tratta di tre cruiser dalle linee massicce e muscolose, che ricordano la Ducati Diavel.

All’inizio del 2022 invece vi avevamo parlato dei brevetti depositati da Benda riguardo ad una sportiva spinta da un bicilindrico a V da 300 cc ( lo stesso della cruiser BD 300) a cui però è stato aggiunto un impianto di sovralimentazione. Grazie a questo sistema si passerebbe dai 30,6 CV a 8.500 giri/min. della BD300 ai circa 50 di questa versione sportiva. Magari la Casa potrebbe decidere di stare nei 48 CV, in modo da rendere la moto guidabile anche con la sola patente A2.

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Osservando i disegni riportati nella domanda di brevetto si nota come il sistema di sovralimentazione venga attuato da un compressore centrifugo, simili a quello delle Kawasaki Ninja e Z H2, montato su una delle due testate e comandato dall’albero a camme. L’aria che questo aspira viene incanalata e spinta tramite un intercooler e da lì in un singolo corpo farfallato, per poi venire indirizzta attraverso un condotto a Y nel sistema di aspirazione di entrambe le testate.

Questo brevetto illustra un sistema più compatto rispetto ad uno tradizionale, in cui l’attivazione del compressore dovrebbe avvenire per merito dell’albero motore, ma così facendo va tenuto conto del fatto che l’albero a camme gira ad una velocità ridotta rispetto a quello motore (circa la metà) ed è quindi necessario un compressore di maggior portata per poter ottenere lo stesso risultato.

Per ovviare a questa problematica, gli ingegneri di Benda hanno sviluppato una soluzione per cui il comando del compressore avviene tramite una trasmissione a rapporto variabile con cinghia trapezoidale e pulegge mobili, che ricorda per certi versi la trasmissione automatica di uno scooter. Questo permetterebbe di adeguare la risposta del compressore in base al regime di rotazione.

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Ecco l'immagine della trasmissione a rapporto variabile con cinghia trapezoidale e pulegge mobili. La sua funzione è quella di massimizzare la velocità del compressore in tutta la gamma di giri.

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