In concomitanza con la
Dakar è andata in scena l’Africa Eco Race, un rally iniziato il 30 dicembre scorso da Nador (Marocco) e che è passato attraverso tutto il paese nordafricano, per poi sbarcare in Mauritania e concludersi, nella giornata odierna, a Dakar (Senegal) con una “passerella” che costeggia il Lago Rosa.
Dopo un totale di 12 tappe e 6.000 km, il vincitore è Alessandro Botturi, in sella alla Yamaha 450. Un’eccellente prestazione per l’italiano, che ha trovato il ritmo sin da subito portandosi davanti a tutti, ma con qualche difficoltà: si è dovuto difendere da un temibile Ullevalseter, oltre che lottare in sella a una Yamaha non al 100%. Nella tappa 11, che gli ha consegnato la vittoria, Botturi ha dichiarato di aver “
preso più rischi in questa speciale che in tutta la gara. Ho corso con il cuore in gola perché mi sembrava che la moto non andasse bene, faceva rumori strani". Inoltre si tratta di una gara speciale per il pilota di Lumezzane: “
Tre mesi fa ho perso mia mamma e voglio dedicare questa vittoria a lei. Volevo dimostrarle che avrei potuto vincere questa gara, e oggi ci sono riuscito. Non l’ho mai sentita così vicina a me come in questi giorni. Il suo sorriso mi ha accompagnato per tutta la gara”. La vittoria di Botturi è una buona notizia soprattutto nel panorama del fuoristrada italiano, che risolleva gli umori dopo la
controversa situazione nella quale Dutto è stato (sfortunato) protagonista alla Dakar.
Sul secondo gradino del podio troviamo quindi il norvegese Pal Anders Ullevalseter, due volte vincitore della Africa Eco Race e unico vero rivale di Botturi in questa edizione 2019: il distacco tra i due è di circa 4 minuti. Al terzo posto, invece, c’è un altro italiano, Simone Agazzi, con oltre 2 ore di ritardo dalla coppia che lo precede. Bene anche altri piloti azzurri come Domenico Cipollone (7°) e Franco Picco che completa la Top 10.