Dici corse, dici Yamaha, e subito pensi ai Campionati del Mondo conquistati dalla Casa nel 2021, quello MotoGP con Fabio Quartararo e quello SBK con Toprak Razgatlioglu. Questi due importanti traguardi sono (solo) la parte emersa di un vero e proprio iceberg che ben rappresenta l’impegno di Yamaha nel mondo racing.
Osservando sotto la superficie si scopre un’attiva partecipazione della Casa dei tre diapason pressoché in ogni altra classe e cilindrata, sia nei campionati nazionali sia in quelli internazionali, anche con trofei monomarca. Tale presenza capillare nell’ambiente delle corse ha, naturalmente, lo scopo di coltivare sotto la propria ala il maggior numero di talenti possibile. Un ottimo esempio in questo senso è rappresentato dalla storia di Matteo Vannucci, giovane pilota (classe 2003) che si è messo in luce nel 2018 vincendo l’R125 Cup e che oggi, accompagnato da Yamaha, e a suon di vittorie (campione R3 Cup 2020, campione CIV SS300 2021), debutta nel Mondiale SS300.
Nel panorama appena descritto il 2022 segna una piccola svolta, ovvero l’introduzione di un trofeo dedicato più al divertimento (di tutti) che alla formazione (dei giovani). Si tratta dell’R7 Cup. La formula è semplice: moto uguali, costi ridotti e poche gare - anche in teatri d’occasione - per godere della competizione senza chissà quali velleità di carriera. La protagonista è, naturalmente, la R7 (9.250 euro indicati c.i.m.), la supersportiva nata attorno al bicilindrico di 700 cc presentata da Yamaha lo scorso autunno. Il costo di iscrizione al trofeo è di 5.500 euro e include il kit di elaborazione e la partecipazione a quattro weekend di gara: a Cremona (22-24 aprile), a Misano (10-12 giugno), al Mugello (1-3 luglio) e di nuovo al Mugello (26-28 agosto). Ogni weekend di gara prevede due turni di libere, ognuno da 20 minuti, il venerdì; due qualifiche, ognuna da 20 minuti, il sabato; e la gara di 10-12 giri la domenica.
Al termine del campionato, i primi tre piloti in classifica guadagneranno il diritto di partecipare alla finale europea che si terrà il 22-24 settembre sul circuito di Catalunya, in concomitanza con la tappa del Mondiale SBK. Nella finale europea correranno i primi tre piloti classificati dei vari R7 Cup nazionali, quello italiano, quello spagnolo, quello tedesco, quello olandese e quello francese.
Il regolamento ammette l’utilizzo di alcune parti speciali ufficiali Yamaha, come ad esempio i semimanubri da corsa e il cambio elettronico. È poi consentita la sostituzione delle molle della forcella e dell’olio, e l’utilizzo di una trasmissione finale di rapporto diverso. Le sole gomme con le quali si può correre sono le Pirelli Diablo Supercorsa SC1 o le Diablo Rain in caso di pioggia.