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Voge brevetta le "rotelle” per le moto

I bracci meccanici con rotelle presentati da Voge sono un’idea molto più pratica e meno onerosa rispetto ai sistemi di assistenza alla guida ideati da altre Case motociclistiche. Vediamo come funziona

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Nell’ambito dei sistemi di assistenza alla guida, in particolare quelli che aiutano ad avere equilibrio su due ruote nelle manovre a bassa velocità, avevamo in passato parlato del concept ideato da Honda, il Riding Assis, del sistema AMSAS di Yamaha, del Motobot che aveva superato i 200 km/h, ma anche della GS autosterzante di BMW.

Tutte idee piuttosto complicate, che prevedevano inoltre un sistema che consentiva ai veicoli di sterzare da soli, con supporto di attivatori e svariati sensori di inclinazione o giroscopi, per mantenere l’equilibrio.

Quanto presentato da Locin, società madre del Marchio Voge, è sorprendentemente semplice: due piccole rotelle collocate in corrispondenza del forcellone ed estraibili elettronicamente, in grado di adattarsi all’angolo di piega e alle condizioni del terreno grazie a due sensori. Questi, in relazione ai due parametri letti, gestiscono l’estensione della rotelle per far si che la moto resti in equilibrio.

Allegate alla domanda di brevetto depositata dalla Casa cinese c’è poi la raffigurazione di un secondo sistema che funziona mediante l’utilizzo di bracci “a parallelogramma”. La descrizione ci spiega poi che il sistema di rotelle può essere attivato automaticamente o manualmente, premendo un pulsante che presumibilmente verrà collocato sul manubrio.

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