Il quadro resta come detto quello di una globetrotter nel complesso assai interessante. Per esempio, il motore risulta piacevolmente vispo pur rispettando i vincoli che lo rendono conforme all’utilizzo con patente A2. È piuttosto “pieno” ai bassi e medi regimi e convincente agli alti, contribuendo a rendere appagante la guida. Tale sensazione di vivacità è certificata da vari numeri rilevati dal nostro centro prove. Con 180 km/h di velocità massima, 5,5” nell’accelerazione 0-100 km/h, 14,1” nell’accelerazione 0-400 m e 7,3” nella ripresa 90-130 km/h in ultima marcia, la Valico 525 è ben più veloce sia della “vecchia” 500 (163 km/h, 6,0”, 14,6” e 8,1” nelle stesse prove) sia della Benelli TRK 502 X (153 km/h, 6,8”, 15,3” e 9,6” per lei).
Tiene testa anche alla leggera Honda CB500X, la quale ha fatto registrare rispettivamente 165 km/h, 5,5”, 14,3” e 7,2”. Questo, senza presentare chissà quale conto al benzinaio. L’abbiamo guidata per circa 500 km tra autostrada e “misto” senza risparmiarci percorrendo mediamente 21 km/l, risultato interessante che relazionato alla capacità del serbatoio di 17,8 litri consegna tra la mani una autonomia teorica di 375 km.
Da parte sua, la ciclistica si fa apprezzare più che altro per il rigore direzionale. Quella di una certa “rotondità” nei cambi di direzione e negli ingressi in curva è una caratteristica diffusa nel mondo delle globetrotter e la Valico non fa eccezione. In qualche modo, sarebbe forse lecito aspettarsi da una “cinquecento” una miglior reattività - ma va riconosciuto nel suo caso che si parla di una moto piccola solo nella cilindrata, dotata oltretutto di cerchi a raggi. È comunque piacevole e, soprattutto, a suo agio su ogni percorso. Nello stretto mostra una apprezzabile capacità di disegnare traiettorie efficaci e nei tratti scorrevoli mantiene la linea impostata con buona precisione. Cerchio anteriore da 19” e sospensioni con escursione abbondante, inoltre, fanno sì che la guida risulti naturale e soddisfacente anche dove l’asfalto è scassato, mostrandosi allo stesso tempo all’altezza della situazione dove la pavimentazione è ottimale.