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Con Schwantz e la nuova Gixxer al Mugello (video)

Suzuki GSX-R1000R 2017 + Mugello + Kevin Schwantz! Una giornata in pista con il Campione del Mondo ’93 della Classe 500 (guardatelo guidare la Gixxer nel video). Nell’intervista, Kevin parla dello sviluppo della moto, delle similitudini con la MotoGP, di chi per lui vincerà il Campionato...

Tris perfetto!

Il duello all’ultimo giro con Wayne Rainey al GP di Hockenheim del 1991, oppure, sulla stessa pista, ma due anni dopo, l’infilata ad Alex Barros e Daryl Beattie passando nel mezzo… Sono due dei sorpassi più spettacolari che Kevin Schwantz ci ha regalato nella sua carriera. Se non sapete di cosa stiamo parlando correte subito su Youtube a rimediare! Per via del suo stile di guida aggressivo, funambolico, sempre al limite, Kevin è entrato nel cuore di migliaia di appassionati e per molti (compreso chi scrive) è diventato un vero e proprio mito del motociclismo.
Quando poi si è ritirato dalle corse, Schwantz è sempre rimasto legato a Suzuki, come consulente e uomo immagine (anche se poi dalle corse non si è mai ritirato del tutto...). Per questo motivo, lo scorso fine settimana Kevin è volato in Italia per presenziare ai test ride della Casa di Hamamatsu e, quando Suzuki ci ha invitato ad effettuare un test in pista con lui, non ce lo siamo fatti ripetere due volte, l’occasione era di quelle irripetibili: Mugello + GSXR-1000R + Kevin Schwantz! Ed eccoci tra i cordoli con lui…
1/17 La nuova Suzuki GSX-R1000R 2017 colpisce per il suo motore, sempre pronto e con un allungo incredibile e per la sua “facilità”.

Una delle supersportive più “facili”

Arriviamo in fondo al rettilineo dei box che il tachimetro segna i 300 km/h, Kevin è davanti a noi di un centinaio di metri, così ritardiamo la staccata e ci facciamo sotto. Percorriamo la San Donato affiancati, poi le due varianti, lui allunga, lo riprendiamo in percorrenza e proviamo ad affiancarlo in uscita. Vediamo che fatica a tenere quel ritmo. Scendendo dalla Casanova-Savelli però ci stacca. All’Arrabbiata 1 lo riprendiamo, ci facciamo sotto all’Arrabbiata 2 e in uscita di curva lo affianchiamo, arriviamo affiancati alla staccata della Scarperia e… suona la sveglia!
È ora di andare incontrare Kevin Schwantz al Mugello.
La nostra giornata inizia con un test in pista della nuova GSX-R1000R 2017. Come vi abbiamo già detto nella nostra prima presa di contatto a Phillip Island, la nuova Gixxer colpisce in primis per il suo motore, sempre pronto e con un allungo incredibile, e poi per la sua “facilità”. Lo abbiamo messo tra virgolette perché stiamo per sempre parlando di una moto da 202 CV, ma rispetto ad alcune concorrenti la nuova GSX-R ti da confidenza fin da subito e ciò permette di scatenare a terra al meglio la sua potenza. Questo per merito di una ciclistica a punto e un’elettronica al top. Il TC ad esempio, assiste il pilota senza mai essere troppo invasivo e, quando entra in azione, taglia la potenza in modo delicato, quasi impercettibile. Nulla da dire anche sul cambio elettronico, preciso. Ma non dilunghiamoci molto sulla moto, il test completo lo avete letto su Motociclismo di marzo; sul numero di giugno troverete invece l’esito della nostra Comparativa Supersportive, dove la GSX-R1000R è stata una delle protagoniste.
La Suzuki GSX-R1000R 2017 colpisce per il suo motore, sempre pronto e con un allungo incredibile e per la sua “facilità”

In pista con Kevin!

Ci siamo, ora è davvero il momento di entrare "davvero" in pista con Schwantz (qui trovate le foto della giornata). Già essere in sella nella corsia box di fianco a lui è un’emozione indescrivibile. Giù la visiera e si parte: abbiamo finalmente la possibilità di girare insieme a Kevin, o meglio, dietro di lui. Già perché, nonostante le raccomandazioni prima di partire fossero quelle di tenere un ritmo tranquillo, potete immaginare cosa significhi “tranquillo” per un pilota del suo calibro. Lui guida sciolto e rilassato, ma con quel suo inconfondibile stile che l’ha sempre caratterizzato; noi dobbiamo forzare per tenere quel ritmo. È incredibile come riesca a far correre (forte) la moto in percorrenza di curva ed è pura poesia vederlo danzare da una curva all’altra. Poi è impressionante vedere dove stacca: in fondo al rettilineo dei box arriva praticamente quasi dentro alla curva prima di prendere in mano il freno; un punto in cui, se ci provassimo noi, finiremmo dritti nella ghaia di sicuro. Eppure stiamo guidando la stessa moto. Ma lui è Kevin Schwantz, noi certamente no.
Pochi giri in pista insieme a lui sono bastati per regalarci un’emozione incredibile, è stata un’esperienza della quale ci rimarranno i ricordi per molto, molto, tempo.

Per tutto il resto della giornata Kevin si è trattenuto nel paddock per parlare con i suoi fans, scattare foto insieme a loro e firmare autografi. Durante la giornata abbiamo approfittato della sua disponibilità per scambiare quattro chiacchere con lui sulla nuova GSX-R, sul legame che ha con il Mugello, sulla MotoGP… Ecco ciò che ci ha raccontato.
Girare al Mugello insieme a Kevin Schwantz è stata un’emozione incredibile, che ci ricorderemo per molto tempo

Schwantz: "L'elettronica della GSX-R è seconda solo a quella della MotoGP"

Kevin Schwantz risponde alle nostre domande sulla nuova GSX-R1000R 2017, sullo sviluppo della moto, delle similitudini con la MotoGP e fa il suo pronostico sul vincitore del Campionato
In che modo hai contribuito nello sviluppo della nuova GSX-R?
Mi hanno detto che sarebbe arrivato il nuovo modello e mi hanno fatto provare il prototipo 10 mesi prima della presentazione, in modo da poter esprimere il mio parere e fare qualche piccola modifica finale sulla moto. Il grosso del lavoro è stato fatto dagli ingegneri Suzuki che hanno travasato sulla nuova GSX-R tutta l’esperienza maturata nel mondo delle competizioni e nella MotoGP negli ultimi 10 anni”.

Quali sono i punti di forza della nuova GSX-R rispetto alle rivali?
È una GSX-R! Le moto sportive devono essere maneggevoli e nessun’altra supersportiva moderna è maneggevole come la nuova GSX-R. Rispetto al modello precedente è stata cambiata la geometria della moto, è stata fatta più piccola e più leggera… è stato raggiunto un livello di agilità incredibile. Ma la cosa impressionante è la sua facilità di guida, e stiamo parlando di una moto di più di 200 CV!

La tua RGV500 non aveva nessun aiuto elettronico: cosa pensi dell’elettronica delle moto moderne? E di quella della nuova GSX-R?
Gli aiuti elettronici sono fatti per i clienti, sono fondamentali per aiutarli a gestire moto con potenze simili. L’elettronica presente sulla nuova GSX-R è al top tra quelle disponibili sul mercato, seconda solo a quella della MotoGP”.

C’è qualcosa sulla nuova GSX-R che ricorda le moto da GP?
Come detto, la nuova GSX-R ha fatto un enorme passo avanti rispetto a tutti i modelli precedenti. Le sensazioni che ti trasmette sono molto simili a quelle di una moto da GP. Posso raccontarti una storia risalente al 2014: stavo provando la moto per la 8 ore di Suzuka, una Suzuki GSX-R1000 SBK AMA, e nello stesso momento Suzuki provava una MotoGP. Ho avuto la possibilità, dopo due giorni in sella alla mia SBK, di provare la MotoGP, quella da cui poi è nata la nuova GSX-R. Passando da una moto all’altra mi sono reso conto che la MotoGP era più piccola, più compatta, aveva una posizione in sella più raccolta, pedane più alte… In generale era molto più adatta per la guida tra i cordoli. Ecco, ora tutte quelle caratteristiche le ho ritrovate sulla nuova GSX-R”.

Restando in tema di MotoGP, cosa nei pensi dei risultati ottenuti quest’anno? (l’intervista è stata fatta prima del GP di Le Mans)
Che dire, purtroppo non siamo messi benissimo in Campionato, ma siamo solo all’inizio. Speriamo che a partire dalla gara di oggi a Le Mans possano migliorare un po’ le cose. Io penso che la Suzuki MotoGP sia una delle moto migliori in pista e sono sicuro che quando Iannone capirà come sfruttarla al 100%, sfruttando i suoi punti di forza, diversi da quelli della Ducati, vedremo delle belle cose in pista.

Chi vincerà il campionato?
Dopo questo inizio di stagione direi Maverick Viñales (ricordiamo ancora che l’intervista è stata fatta poche ore prima della gara di Le Mans, vinta proprio da Maverick), è veloce e costante nei risultati.

Già ieri hai effettuato alcuni giri qui al Mugello, che legame con questa pista?
“Ho dei ricordi molti belli del Mugello, è una pista bellissima. Uno dei ricordi più belli che ho qui però è quando ho avuto la possibilità di girare insieme a Agostini e Valentino, per uno spot pubblicitario. Poi mi ricordo benissimo la mia vittoria qui nel 1992, è stata incredibile, e la gara dell’anno successivo (3° posto dietro a Cadalora e Doohan, ndr), che mi ha dato una grande mano per vincere il Mondiale.

Qual è il punto più difficile del tracciato?
Le due curve dell’arrabbiata. Devi entrarci forte, tenere la linea giusta e arrampicarti verso la seconda curva senza vedere l’uscita. È molto difficile ma penso che sia uno dei punti chiave del circuito per fare un ottimo tempo”.
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