Statistiche web
14 April 2014

Kevin Schwantz prova la Suzuki MotoGP ad Austin

Nel circuito texano, dopo il GP delle Americhe, continua il lavoro per il team diretto da Davide Brivio. All'equipe Suzuki si unisce in qualità di special guest Kevin Schwantz, che prova la MotoGP della casa di Hamamatsu, mentre la squadra progetta anche una gara da wild card quest'anno, a Valencia

Kevin schwantz prova la suzuki motogp ad austin

A chi non piacerebbe arrivare a 50 anni come ha fatto Kevin Schwantz? Dopo il podio alla 8 ore di Suzuka 2013, l'annuncio della partecipazione all'edizione 2014 oltre che al Classic Motorcycle Festival a Donington (dove userà la mitica Suzuki 500 2T del 1994), l'amato campione del mondo della 500 ha pensato bene di fermarsi dopo la gara della MotoGP al COTA (che è stata dominata da Marquez, leggete qui) per aiutare la Suzuki nei test. La Casa di Hamamatsu, lo sappiamo, sta infatti portando avanti un'intenso programma di sviluppo in vista del ritorno da ufficiale in MotoGP nel 2015, con una 4 cilindri in linea chiamata XRH-1 (il nome è però provvisiorio), e uno dei tracciati scelti per le prove è il circuito di Austin. Al COTA il team Suzuki testa l'elettronica che dovrebbe usare nel 2015 (l'idea è di correre Factory con regole Open, come Ducati), e ne approfitta per accumulare dati su un tracciato in cui la moto non ha mai girato.

 

50 ANNI E NON SENTIRLI

Cosi Kevin, già ad Austin per seguire la MotoGP e per impegni professionali, si rimette la tuta e aiuta Randy De Puniet e Nobuatsu Aoki nei test che comprendono non solo il team MotoGP ma anche il team SBK Yoshimura del campionato nazionale americano, l'AMA (guardate la gallery). I test sono iniziati ieri, quando da noi era tardo pomeriggio e, oltre alle anticipazioni di Brivio, alle prime impressioni di Kevin, che potete leggere tra qualche riga, e qualche dato ufficioso sui tempi di Schwantz (2’12”7, contro un best lap di Marquez di 2'03"5 e un 2'08"6 come giro peggiore di una MotoGP, fatto da Parkes) non si sa ancora nulla di preciso riguardo al programma dettagliato di lavoro. Si sà però che il lavoro è in ottica 2015 ma comincerà a dare i suoi frutti già quest'anno. La Suzuki ha infatti deciso di partecipare alla gara MotoGP di Valencia in qualità di wild card, con De Puniet a portare l'unica XHR-1 durante l'ultima tappa della MotoGP 2014. Altra cosa che si sa (per ammissione del diretto interessato via Twitter) è che tra poche settimane anche Eugene Laverty salirà sulla Suzuki MotoGP: non è un mistero che sia uno dei papabili per guidarla nell'anno del ritorno ufficiale alla massima serie del Motomondiale. Nel frattempo la Suzuki continuerà a provare in Argentina e a Barcellona (qui i video dei test precedenti, mentre di seguito il video del sempre emozionante momento dell'avviamento del motore ad Austin), saltando però i test di Jerez per problemi tecnici e organizzativi.

 

 

IL TEST DI KEVIN

Schwantz ha fatto due stint per un totale di 11 giri con la MotoGP e i suoi commenti sono pittoreschi e interessanti al tempo stesso: “Ero nel rettilineo di ritorno, in quinta a circa 250 km/h e mi sono detto: Non si può impennare qui. Resto seduto?”. Ma il Campione del Mondo della 500 non ha trovato la moto difficile. Dopo un primo periodo di adattamento alle gomme Bridgestone, la cosa che lo ha colpito di più è stata l’assenza di comportamento strano da parte della moto, con un’elettronica che evidentemente lavora bene perché, dice Kevin,  “la sento fare rumorini divertenti!”. Per il resto la moto fa esattamente quello che deve fare, basta avere “l’abilità di strizzare la leva del freno anteriore e sporgersi all’interno della moto, lei andrà dove deve”. Insomma, Schwantz si è divertito e gli è rimasta la voglia di provare di nuovo la MotoGP di Hamamatsu. Lo farà oggi, anche se il confronto con la superbike potrebbe essere mpietoso. Kevin ha girato con la GSX-R solo 4 secondi più lento che con la MotoGP, ma evidentemente si tratta di due cose parecchio diverse, secondo Kevin: “Perché guidarla ancora (la MotoGP) quando so che in realtà io correrò con la Superbike? Quando tornerò a quella (la superbike) sarà seccante…”.

 

BRIVIO: "NEL 2015 CORREREMO COME FA DUCATI"

L’elettronica è una delle voci principali su cui lavoreremo perché a Sepang non era ancora pronta. Ora abbiamo deciso di iniziare lo sviluppo: così qui ad Austin abbiamo un nuovo aggiornamento, una nuova versione del software, sulla quale nel frattempo abbiamo lavorato in Giappone. Un altro obiettivo importante del test è quello di conoscere questo tracciato e raccogliere i dati per il prossimo anno, poiché non siamo mai venuti qui a girare prima d’ora. Quindi abbiamo bisogno di impararlo e cercare di essere pronti per quando torneremo a correre nel 2015. Il nostro piano è quello di tornare in qualità di ‘Factory’, ecco perchè stiamo sviluppando il nostro software che poi useremo il prossimo anno, mentre nel 2016 passeremo a quello standard”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA