Nel box 23 di Vallelunga ci sono due Aprilia, una RSV4 Factory e una RS 660 Extrema. Mi trovo qui per provare la seconda e ho già fatto con lei sei turni da 20 minuti. Resta l'ultima sessione della giornata e, volendo, potrei prendere la V4. Invece torno senza esitazione dalla "mia" piccola RS per il semplice motivo che con lei mi diverto quanto mi divertirei con la sua sorellona e faccio un ventesimo della fatica. Ragazze e ragazzi, è ora di rimettere la testa a posto: le moto con 220 CV sono strepitose, emozionanti, ma per divertirsi e lavorare sulla guida le supersportive più piccole sono fantastiche e ingiustamente sottovalutate. Il primo tabù che andrebbe affrontato è quello che vadano piano. Sì, la RS in rettilineo non è un fulmine, ma in curva vola e i tempi che può realizzare sono di tutto rispetto. C'è poi forse una questione di machismo, tipo più CV uguale più virilità? E come la mettiamo in sella a una qualunque millona farsi sverniciare all'esterno da una biclindrica di 660 cc? Un aspetto secondo me super interessante dell'utilizzare in pista la RS è che ti obbliga a lavorare sui fondamentali: frenare tardi, fare tanta velocità di percorrenza, accelerare presto. Avere CV a centinaia maschera le lacune in questi aspetti perché le moto in uscita di curva volano. Con la piccola Aprilietta, se non ti focalizzi su queste fasi di guida non vai da nessuna parte. Quando lo fai vedi i risultati (non esiste moto più grossa che riesca a essere altrettanto veloce a centro curva) e ciò è super soddisfacente e divertente, oltre che, dicevamo, poco faticoso. Con un "mille" devi essere un triatleta per spingere per più di due turni. Con la RS serve una doppietta per fermarti. Lasciando da parte la teoria per entrare nella pratica è una motoretta che funziona molto bene. I freni sono potenti e modulabili, la posizione di guida è corretta, la luce a terra in piega abbondante, l'elettronica a punto. È in generale molto veloce nei movimenti (ingresso curva, cambi di direzione) e mai nervosa. Noi stiamo usando un esemplare equipaggiato con monoammortizzatore Ohlins (optional ufficiale) e nel complesso possiamo dire che a livello di sospensioni è molto soddisfacente, con un bel sostegno tanto in frenata quanto in accelerazione. Col setting standard dedicato alla pista il retrotreno tende ad alleggerirsi parecchio in staccata a discapito della possibilità di rallentare tanto in poco spazio, ma con pochi interventi (i tecnici Aprilia hanno "tolto" un giro di molla dietro) la situazione è migliorata moltissimo. Il motore ha una bella grinta ai medi e ciò rende la RS abbastanza brillante da centro curva al cordolo esterno, poi 100 CV sono 100 CV, non si scappa. Non un difetto come dicevamo ma una caratteristica della moto con vari risvolti positivi. Bene il cambio che chiede come unica accortezza di non scalare più marce tutte insieme: esiste una strategia di sicurezza che impedisce la scalata quando porterebbe il motore a raggiungere un regime troppo elevato - basta cadenzare i cambi marcia con un pelo di calma. Il solo aspetto un po' fastidioso cui non si può far fronte è la puzza di benzina che si respira "in carena" dovuta probabilmente al modo in cui l'aria fa "girare" i vapori che escono dal canister.