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Novità patente moto: abolito l'esame di passaggio

Per via di alcune modifiche apportate al DL Infrastrutture-Bis cambia il procedimento per il passaggio dalla patente A1 alla A2 e dalla A2 alla A3: non più esami pratici ma corsi pratico-teorici

Parliamo di patente: il tesserino rosa vive un periodo di forte "agitazione" che va dalla fine delle proroghe per quelle scadute dal 31 gennaio 2020 al 31 marzo 2022 all'abbandono del supporto plastico in favore del QRcode, fino alla riorganizzazione degli esami utili al passaggio alle “categorie” superiori, cioè dalla A1 (conseguibile a 16 anni) alla A2 (con limite dei 35 kW/48 CV) alla A3 (priva di limiti di potenza e cilindrata).

Ad oggi per “guadagnarsi” la patente di livello superiore bisogna, dopo due anni dal conseguimento della patente di partenza, sostenere un esame pratico. Ecco, da metà agosto tutto cambia, scompare la prova di guida in favore dell'obbligo di frequentare un corso in autoscuola della durata di 7 ore, composto da una parte teorica e una pratica.

Questo "stravolgimento" avviene dopo che prima il Senato a fine luglio, poi la Camera nella giornata del 3 agosto, hanno rispettivamente approvato il ddl n.2646 di conversione del decreto legge 68/2022 (“Infrastrutture e mobilità”) recante, come riportato sui siti ufficiali delle due camere, "disposizioni urgenti per la sicurezza e lo sviluppo delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibile, nonché in materia di grandi eventi e per la funzionalità del Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili".

Con l'ok dato ieri dalla Camera grazie a 259 voti favorevoli, 9 contrari e 18 astenuti, da metà mese questa piccola rivoluzione sarà operativa.

Un "colpo di mano" che porterà non solo un’accelerazione nello smaltimento delle tante pratiche inevase (questa la motivazione principe sottesa nell'annullamento dell'esame pratico), ma che metterà anche una pezza alla cronica mancanza di personale che da anni caratterizza le Motorizzazioni.


Restando in questo ambito, sempre per dare soluzione alla mancanza di personale il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha nel mentre introdotto l'esame teorico online da remoto (è richiesto il riconoscimento biometrico facciale del candidato) mentre è al vaglio l'idea di "digitalizzare" anche la prova pratica, con il candidato alla guida dell'auto affiancato non dall'esaminatore in carne ed ossa ma da un monitor tramite cui quest'ultimo dovrà valutare il test di guida.

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