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18 April 2013

Patente A in crisi: se ne fanno sempre meno

Cala drammaticamente il numero di licenze di guida per moto. I motivi sono molteplici e la crisi non aiuta di certo. Ma le nuove regole per il conseguimento della patente scoraggiano ancor di più

Patente a in crisi: se ne fanno sempre meno

di Alberto Motti

 

Il dipartimento statistico del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato uno studio sulle patenti i cui risultati, quanto alle licenze per moto, sono estremamente preoccupanti. Nel 2004, anno record per le “A”, sono state rilasciate oltre 390.000 patenti. Solo nel 2010 erano ancora 291 mila, scese nel 2011 a 242.000. Nel 2012, ultimo anno delle vecchie regole d’esame, meno di 200.000 nuovi motociclisti hanno acquisito il diritto di salire in sella.

 

LE CAUSE

Certamente la situazione drammatica del mercato (cliccate qui per i numeri e qui per un’analisi) fa ben capire quanto in questo momento ci sia poca voglia di moto, o perlomeno poca possibilità di soddisfare questa voglia, ma la burocrazia come al solito riesce a complicare sempre tutto. Da quest’anno sono cambiate le regole (cliccate qui per sapere tutto delle nuove patenti): i motociclisti per passare dalla A1 dei 125 alla A2 per moto dalla potenza massima di 35 kW e ancora alla A libera devono sottoposi ogni volta a un nuovo esame pratico (per fortuna di teoria ne basta una sola. Cliccate qui per un video che spiega il nuovo esame pratico). Quanti avranno voglia di sottoporsi a queste trafile? Anche facendo l’esame da privatista, e avendo già la moto, è difficile spendere meno di 100 euro (48 euro tra bolli e versamenti; visita medica, circa 50 euro), più il tempo in coda alle Motorizzazioni. Mentre una scuola guida chiede tra i 250 e i 400 euro (alcune includono qualche lezione pratica e/o l’uso della moto della scuola per l’esame).

 

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