La famiglia di Hayden chiede un risarcimento milionario

Dopo il rinvio a giudizio dello scorso dicembre, il 31enne di Morciano (RN) che quel tragico 17 maggio 2017 investì Nicky Hayden dovrà presentarsi a processo presso il Tribunale di Rimini il prossimo 10 ottobre. Ora, da quanto riporta "Il Resto del Carlino", la famiglia del pilota avrebbe chiesto il massimo del risarcimento ottenibile per legge in seguito a danni alla persona provocati da incidenti stradali, ovvero 6 milioni di euro. La richiesta di risarcimento, avanzata dai familiari del pilota, è pervenuta ai legali del ragazzo che guidava l'auto che ha investito Hayden, Pierluigi Autunno e Francesco Pisciotti. L'accusa mossa nei confronti del ragazzo da parte del GIP è quella di omicidio stradale.

Secondo la Procura, l'incidente sarebbe stato un concorso di colpa: Nicky Hayden in sella alla sua bici avrebbe bruciato lo stop di Via Ca' Raffeli (ci sono dei video che lo testimoniano), ma il ragazzo al volante alla guida della macchina non rispettava i limiti di velocità. Le stime dicono che il ragazzo viaggiava a 72,8 km/h in un tratto di strada in cui il limite è di 50 km/h. Da una parte quindi i familiari del Campione del Mondo MotoGP 2006, che sostengono che se l'automobilista avesse rispettato il limite di velocità Nicky si sarebbe potuto salvare. Dall'altra i difensori dell'automobilista, che sostengono che nemmeno se il ragazzo fosse andato a 30 km/h avrebbe potuto evitare l'impatto.

In ricordo di Hayden il prossimo 9 settembre, in concomitanza con la MotoGP a Misano, sarà inaugurata una stele commemorativa nel luogo dell'impatto, tra via Tovoleto e Cà Raffaeli.