PELLE
Anilina: è caratterizzata da una superficie molto morbida, che ricorda quella del corpo umano. Ogni poro è ben visibile. È lavabile ma è delicata.
Canguro: a parità di resistenza allo strappo o all’abrasione, è più sottile di quella bovina. Viene impiegata per la realizzazione delle tute professionali o, come inserto, nelle zone più esposte agli urti nelle tute e nei guanti di alta gamma. Un guanto, uno stivale, una tuta “in canguro” hanno sempre una ampia percentuale di pelle bovina per molti componenti. Il costo elevato deriva dalla dimensione del marsupiale, più piccolo di un bovino, con pelle non stratificata e quindi meno sfruttabile e, soprattutto,
potenzialmente più esposto a graffi e urti: non è facile trovare una parte intonsa di pelle per costruire ampie porzioni di una tuta.
Crosta: è la parte sottostante della pelle, leggermente meno resistente e meno morbida ma, comunque, di alta qualità. In genere, non essendo esposta a danni, è di finitura omogenea e, quindi, anche di costo inferiore.
Clarino: pelle sintetica spesso utilizzata nei guanti da fuoristrada o, come inserto, su guanti, giacche e pantaloni www.kuraray.eu
Lorica®: materiale sintetico che replica quasi interamente le caratteristiche di resistenza all’abrasione, traspirabilità ed aspetto della pelle. Non richiede manutenzione specifica: molti stivali e scarpe tecnici sono oggi costruiti con questo materiale www.loricasud.com
Nabuk - Nappa: particolari trattamenti di concia delle pelli (bovine, ovine, caprine) che conferiscono al capo finito un aspetto estremamente morbido e poroso.
Pelle di capra: è tra le più pregiate perché è molto sottile, leggera, antivento e anche resistente alla lacerazione. Per queste proprietà è utilizzata frequentemente per la produzione di guanti.
Pieno fiore: è la parte più esterna della pelle, quella più pregiata in quanto più resistente. È però la parte che, durante la vita dell’animale, può risultare più esposta a danneggiamenti, cicatrici o imperfezioni, anche per questo la sua selezione ne fa