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La moto ideale? Nuda e spartana, con scarico e faro singoli

I nostri tecnici e i nostri designer sono già testa china sui PC per cominciare il lavoro sulla moto da sogno che avete modellato per noi attraverso i nostri sondaggi, con 18.479 voti in poche settimane. Ecco come sarà la moto “del centenario” (il disegno è solo indicativo)

La moto ideale? nuda e spartana, con scarico e faro singoli

La vostra moto ideale ha preso forma. Mancano alcuni dettagli estetici, pratici ed “elettronici”, ma la base da cui partirà il nostro lavoro è già ben definita (ecco cosa desiderate in termini di motoretelaiosospensionifreni). Le scelte tecniche che avete fatto attraverso i nostri sondaggi sono state chiare, in alcuni casi molto nette, e ci hanno portato alla definizione di una moto tutto sommato conservativa. A questa nuova creatura mancava solo il vestito, e anche in questo caso è stata imboccata una strada tradizionale, senza gli eccessi che a volte si vedono nei concept o nei prototipi da salone.

 

NIENTE SPIGOLI, NIENTE CARENA

Il ritorno alla moto nuda, essenziale, così come Casa l’ha fatta, è un processo avviato ormai da anni. Non stupisce, dunque, che solo una persona su quattro tra i 1.526 votanti abbia scelto una carenatura per la vestizione della propria moto ideale. Molto meglio una semicarenatura (33%) se non addirittura la moto completamente nuda (41%). Ecco perché al design elaborato (23%) i nostri lettori preferiscono di gran lunga quello essenziale (46%), con qualche concessione allo stile “spartano ma con alcune chicche” (30%). Per arrivare a questo risultato, solo una persona su cinque passerebbe attraverso linee tese e appuntite (19%) oppure morbide e classiche (23%); la stragrande maggioranza vorrebbe invece ottenere quel design attraverso un compromesso tra spigoli e rotondità (57%).

 

DUELLI RUSTICANI TRA FARI E CUPOLINI

Non appena il nostro sondaggio ha abbandonato il terreno “filosofico” dello stile per passare a domande decisamente più concrete sui componenti della moto, è scattato un entusiasmante testa a testa tra faro singolo e faro sdoppiato e cupolino sì cupolino no. Come è andata a finire? Dopo sorpassi quasi quotidiani, il fanale unico anteriore (51%) batte quello doppio, che si fa preferire in configurazione classica (40%) anziché asimmetrica (9%). E tutto intorno al faro anteriore che ci mettiamo? Un “cupolone” bello protettivo o un’unghia che strizza l’occhio all’esteta? Tra funzione e stile, l’italiano conferma se stesso con una scelta di pancia: piuttosto che un ampio cupolino che mi metta al riparo da acqua e vento (41%), meglio un’unghia (43%) o non avere proprio nulla (16%).

 

TERMINALE ALTO O DOPPIO? NO GRAZIE!

Il terminale di scarico è stato, insieme al cruscotto, l’unico componente su cui non ci sono stati troppi dubbi: una persona su due lo vuole basso e singolo, meglio se piccolo e a tromboncino, aggiungeremmo noi. Il restante 50% dei voti si polverizza un po’ fra terminale sovrapposto e basso (21%), doppio e alto sotto il codino (20%), singolo e alto (9%). Del cruscotto, come dicevamo, una scelta misto analogico/digitale è nettamente la più gettonata (63%), ma occorre dire anche che digitale puro (22%) batte analogico puro (15%). Più incerta la decisione su dove posizionare gli indicatori di direzione: tra inglobarli nelle sovrastrutture (39%) o negli specchietti retrovisori (25%) sono ancora tanti quelli che optano per la scelta della freccia classica sporgente (36%).

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