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Rea: "Rossi è molto più forte di me, è un modello da seguire"

Jonathan Rea potrebbe andare in MotoGP? Il Campione del Mondo Superbike non solo parla della Classe Regina ai microfoni di Motociclismo, ma anche di Valentino Rossi, uno dei piloti che stima di più in assoluto. E chissà se anche il figlio di Jonathan diventerà un pilota...
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L'intervista che abbiamo fatta a Jonathan Rea ad Eicma 2018 verte sul Motomondiale, in particolare su un suo possibile futuro in MotoGP. Sempre parlando della Classe Regina, è impossibile non parlare di Valentino Rossi, che Rea ha già dichiarato in precedenza di essere uno dei piloti più forti della storia. Il nordirlandese conclude poi parlando di suo figlio e di un suo possibile futuro da pilota.

"Sarebbe bello vedere Vale in Superbike"

Ci sarà per Jonathan Rea un futuro in MotoGP?
Penso proprio di no, anche se mi piacerebbe molto correre in MotoGP. Adesso sono al top della Superbike, e per fare questo prendo tanti soldi, ma quando sei il più forte vuoi sempre il massimo, anche quando cambi campionato. Andrei nella Classe Regina soltanto se mi venisse offerto un pacchetto estremamente competitivo, ma penso proprio che non mi verrà mai offerta un’opportunità del genere. Si, ho avuto qualche proposta ma niente che mi avesse entusiasmato più di quanto lo faccia Kawasaki. Sto davvero bene in Superbike, soprattutto con il mio team: mi diverto tantissimo ogni weekend con loro!

Tu hai affermato in passato che Rossi secondo te è il più grande pilota della storia del Motomondiale. Ma immaginiamo che tu e lui vi sfidiate su una stessa moto, pensi di batterlo?
Forse con la moto da cross si, ma se si tratta di sfidarlo sull’asfalto… non ci sarebbe sfida, nemmeno in sella alla Ninja. Sarebbe bello se Rossi venisse in SBK, anche soltanto per una gara. Però il mio mondo è la Superbike, il suo la MotoGP, è molto difficile fare un confronto tra le due cose. Lui ha fatto cose incredibili non solo per sé, o per il motociclismo, ma per lo sport in generale. Per me è un modello da seguire.

Rossi è ancora tra i protagonisti del campionato a 40 anni. Tu invece dove ti vedi a quell’età?
Mi sarò sicuramente ritirato dalle corse. Ho il massimo rispetto per Vale, l’ho visto l’altra sera alla partita (Inter-Barcellona, ndr) e gli ho detto “quello che fai è incredibile!”. Ha una tale passione per le corse che è fuori da ogni schema, e lui adora tantissimo lo sport in tutte le sue forme: lo ripeto, per me è un modello da seguire.

Un conto è stare in MotoGP fino a quell’età, un altro è farlo rimanendo sempre in vetta come sta facendo Rossi
Rossi è davvero incredibile: il fatto è che io faccio 13 Gran Premi all’anno, lui 19! Comunque conduciamo due stili di vita completamente diversi, io ho dei figli ed il mio livello di popolarità è più basso e quindi posso vivere abbastanza tranquillamente la mia vita privata. Per Rossi è impossibile. E questo è un altro motivo per cui lo rispetto. Sta di fatto che comunque non so con esattezza dove mi vedrò alla sua età.

Magari insegnerai a tuo figlio i segreti per andare forte in moto
Può essere, magari si!

Vorresti che diventasse un pilota professionista?
Ne parlavo stamattina con Leon (Haslam, ndr). Adesso lui corre ed è bravo per un bambino della sua età, ma fare le gare è un altro discorso. Anche la mia vita è iniziata con il motocross, ma poi a 10 anni mi sono ritrovato nei paddock.

Se lui tra qualche anno venisse da te e ti dicesse “papà, io voglio diventare pilota” tu cosa faresti?
Se è bravo lo supporterei, ma se il suo potenziale non è elevato lo incoraggerei a correre solo per divertimento. Le corse sono uno sport in cui appena inizi a correre seriamente, diventa davvero costoso. Vorrò solo essere sicuro che il potenziale ci sia, poi il futuro… non si può prevedere!
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