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Parla il Presidente MV Agusta: “In arrivo il motore di 950 cc e una Adventure”

La nostra intervista a Timur Sardarov, Presidente MV Agusta, che ci ha parlato dei piani per il futuro e delle novità in arrivo. L’obiettivo è quello di produrre 25.000 moto entro 5 anni

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25.000 moto entro 5 anni: non è un obiettivo un po’ visionario?

“Questa azienda è stata nei guai per tutta la sua esistenza. Ha creato grande innovazione, moto fantastiche, ma non è mai riuscita a generare un profitto. Nel 2016 riuscì a vendere 8.000 moto, producendone 9.000. Oggi, per la prima volta nella sua storia, ha un piano quinquennale basato su studi e analisi, segmento per segmento, nazione per nazione con una strategia di produzione e vendite estremamente accurata”.

Quante moto ha venduto MV a livello globale nel 2018?

“3.000-3.500. Quest’anno saranno un po’ di più, il prossimo anno il doppio. Poi continueremo a crescere rapidamente e con profitto. Nel 2019 ci siamo volutamente tenuti bassi, per capire bene su cosa poggia l’azienda: concessionari, fornitori, clienti”.

Perché MV Agusta va in Cina?

“La nostra partnership con Loncin è dello stesso tipo di quella che KTM ha con Bajaj o BMW con TWS. Per noi il mercato delle 350 è molto importante: oggi, con l’eccezione della KTM Duke, questo segmento non offre nulla di eccitante, solo risparmio sui costi. Noi vogliamo produrre moto bellissime, disegnate e ingegnerizzate da MV, ma prodotte in Asia. Nessuno potrebbe realizzare queste cilindrate in Europa, neppure BMW o KTM. Non diventiamo cinesi, non ci sono azionisti cinesi. Sono solo dei fornitori. Loncin è lo stesso che realizza numerosi motori per BMW e i loro scooter 400, tra i migliori nel segmento. Abbiamo il pieno controllo della catena dei fornitori: siamo noi a indicare loro quali aziende utilizzare. Realizzeremo un 350 bicilindrico con la stessa filosofia di tutti i nostri motori. Insomma, una piccola MV. Declinata in naked, tourer, sport e scrambler”.

L’alto di gamma resterà a Schiranna?

“Sì, d’altra parte la capacità di Schiranna è tra 17 e 20.000 moto l’anno. Senza espandersi. Ora stiamo lavorando su un nuovo 950. E arriveranno altre novità, come una adventure”.

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MV Agusta Turismo Veloce 800 Rosso 2020

Quali sono i vostri piani per lo sport?

“Se MV parteciperà a qualcosa sotto la mia gestione sarà con degli obiettivi. Nel lungo termine siamo interessati alla Moto2 e alla Supersport, che adotterà la cilindrata di 800 e il nostro 3 cilindri è forse il miglior motore di quella categoria. La storia sportiva di MV è particolare: era straordinaria nel motorsport, ma non così forte nel prodotto di serie, poco "logico". Neppure la MotoGP è affrontabile: un’azienda come la nostra non può permettersi di investire 50 milioni a stagione. Oggi è difficile competere con Marchi come Honda o Yamaha. Fatica Ducati che vende 10 volte più moto di noi. Vedremo KTM. Oggi noi dobbiamo realizzare moto stradali migliori, con servizi e relazioni col cliente migliori. Dopo, raggiunta la nostra dimensione da 25.000 moto/anno, decideremo se e come tornare alle competizioni”.

Cos'è previsto per il marchio Cagiva?

“La produzione Cagiva riprenderà l’anno prossimo, al più tardi a inizio 2021, e sarà dedicata alla mobilità urbana elettrica. Ma non faremo scooter, saranno moto. Facili da guidare e sotto i 4 kW, perché al momento nessuno che produca oltre questa soglia riesce a generare utili. Tra 6 o 7 anni, probabilmente, si potrà arrivare al profitto con veicoli equivalenti ai 350”.

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MV Agusta Superveloce 800 2020

Nei prossimi tre anni è vero che volete investire sulla rete?

“Stiamo aprendo numerosi concessionari. Non noi direttamente, ma creiamo le condizioni perché i dealer possano fidarsi di noi, lavorare e investire bene, in un ambiente sicuro. In Francia entro fine anno avremo 22 concessionarie esclusive. La nostra strategia si basa su store monomarca, coperti dal nostro sistema di vendita on line. Si potrà scegliere, acquistare e – più avanti – anche rivendere on line. A noi resta l’onere di consegnarla. Nel 2020 non è accettabile che un cliente debba industriarsi per capire dove vedere, provare e ordinare una MV. Faremo in modo che si possa acquistare una MV via telefono”.

Questo non danneggerà i dealer?

“Nessuno vuole bypassare i concessionari, che saranno pagati. Noi vogliamo aiutare i dealer a vendere. Concessionari e centri assistenza immatricoleranno e consegneranno le moto, oltre a occuparsi della manutenzione. I concessionari, dopo anni di gestione come quella precedente, sono demotivati. In Italia, il nostro maggior mercato, apriremo un grande store a Milano e altri 3 o 4 punti di nostra proprietà. Dobbiamo arrivare a 3.000 moto vendute in patria”.

Un anno fa Castiglioni era diventato presidente (e prima era AD), meno di un anno dopo “scende” a consulente.

“Nulla è cambiato, abbiamo un’ottima relazione, ma per rilanciarci abbiamo deciso che sarò io a rappresentare l’azienda. Questo porta benefici per i fornitori, i clienti e le banche”.

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MV Agusta Dragster 800 RR SCS 2020

A quale azienda vorrebbe assomigliasse MV tra dieci anni?

“A livello di numeri di produzione potremmo competere con Ducati, di sicuro. Sì, vorrei essere un serio concorrente di Ducati, il Marchio lo merita e sono sicuro che in Italia farebbe piacere a moltissima gente. Senza sforzi MV potrebbe arrivare intorno al 40-50% di Ducati”.

Prima, secondo noi, va risolto il problema affidabilità.

“Lo so. Tutto ciò che è inerente alla qualità e alla soddisfazione del cliente per me è prioritario. Per questo motivo ho richiamato Massimo Bordi, un ingegnere in grado di portare razionalità nel modo in cui facciamo le cose”.

Che moto guida?

“Ne ho un po’… ma la mia preferita è la Turismo Veloce e sto aspettando la nuova Brutale. Prediligo le moto sportive”.

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MV Agusta Brutale 800 RR SCS 2020

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